Mantenere la propria identità, pur se qualche cambio sarà necessario con 3 impegni in una settimana, sapendo che domani il Vicenza affronterà la squadra più forte del torneo. Pasquale Marino presenta così la sfida di domani al Menti con il Livorno, dopo la vittoria in casa ottenuta all’ultimo minuto sabato scorso con lo Spezia.
Con lo Spezia reazione importante. “Me l’aspettavo – queste le parole di Marino – e come allenatore guardo alla prestazione, a prescindere dal risultato. E anche quella c’è stata. Abbiamo trovato continuità, a parte qualche passo falso che è pure fisiologico. La squadra possiede voglia di lottare, di emergere e grande applicazione negli allenamenti”.
Possibile qualche cambio, ma mantenere l’identità di gioco. “Domani – aggiunga il tecnico del Vicenza – é possibile ci sia un’alternanza nei reparti viste le partite ravvicinate. Non stravolgeremo comunque nulla, potranno esserci delle staffette. Questa è l’idea. Ma il Vicenza deve avere la sua identità e non cambiare in base all’atteggiamento della squadra avversaria. Dobbiamo mantenere la nostra idea di gioco ed essere bravi sia quando abbiamo noi la palla, sia quando siamo chiamati a recuperarla. Sotto questo aspetto stiamo migliorando perché, a fasi alterne, riusciamo ad esercitare più pressing. Anche contro lo Spezia abbiamo conquistato palloni sulla tre quarti avversaria dove è nata qualche azione pericolosa”.
Livorno, la più forte della B. Il mister si è poi soffermato sull’avversario di domani, giudicato “ la squadra più forte a livello di uomini. Possiedono giocatori – sottolinea il tecnico – che hanno disputato la Serie A per molti anni. Credo che il Livorno si presenterà con un tipo di gioco diverso rispetto allo Spezia, più aggressivo e cercano di fare sempre la partita. Se questo sarà meglio o peggio lo potrà dire solo il campo”.
Mercato, ci vuole qualcosa. Il Mister non si sbottona infine sul mercato di gennaio, ma fa notare che qualcosa, almeno davanti, c’è da aggiungere. “Quello che è stato programmato dal momento del mio arrivo non è cambiato e non ci condizionano i risultati positivi o negativi, sappiamo che numericamente ci vuole qualcosa davanti. Se sto adattando un attaccante esterno in attacco significa che il reparto deve essere completato con qualcosa a livello di alternative. In questo momento tuttavia chi sta giocando sta facendo bene e se arriveranno dei giocatori bisogna dire che qui non molla nessuno, c’è da lottare per tutti. Di mercato preferisco comunque non parlare, per noi ora contano solo le prossime due gare”.