È pronta per partire in direzione Monza e Brianza la Velco Vicenza, per chiudere il tour de force di tre partite in una settimana: sul campo del Bk Biassono alle ore 20 di sabato 10 gennaio le vicentine puntano a mantenere l’imbattibilità in trasferta.
Dopo il recupero a pieno di una delle infortunate di lungo corso, Elena Camazzola, fondamentale nella vittoria sul campo dell’Alpo che prima della sconfitta con Vicenza aveva perso una sola partita tra le mura amiche contro Crema, anche Lucia Ferri, sta crescendo di rendimento in questo avvio di stagione difficile a causa soprattutto dell’infortunio che l’ha condizionata per un paio di mesi:
“Le sensazioni per questa stagione sono buone – racconta il pivot al secondo anno con la casacca biancorossa dopo le stagioni passate a San Martino di Lupari in A2 – io sono uscita di scena dopo poco tempo e non posso giudicare il mio campionato finora: di sicuro le mie compagne sono state brave, perchè la lista di infortuni che ci ha colpito è stata lunga e ha riguardato pedine importanti della squadra: ma come dice il detto siamo “tutte utili ma nessuna indispensabile!”.
“Ora mi sento abbastanza bene – continua Ferri – sicuramente ho molta voglia di giocare; dopo la rottura del dito avevo bisogno di riprendere la sensazione del contatto con la palla, giocare con le dita fasciate non è il massimo…”.
Ferri è una delle torri fondamentali nello scacchiere del tecnico Loris Barbiero, una pedina che difficilmente risalterà dallo sguardo alle statistiche delle partite, ma il suo lavoro oscuro in difesa e nei piccoli accorgimenti utili alla squadra in campo rappresenta una risorsa preziosa. Lo sguardo è già proiettato verso le prossime sfide:
“Biassono è sempre un campo difficile – spiega Ferri – per le condizioni climatiche e per una squadra giovane che non ha niente da perdere: è una partita da non sottovalutare, dobbiamo rimanere concentrate e continuare a migliorare il nostro gioco”.
Una stagione strana quella della Velco finora: una squadra che in trasferta è una schiacciasassi, mentre in casa ha quasi sempre sofferto, lasciando per strada tre successi che avrebbero forse consegnato il pass per accedere alle finali di Coppa Italia:
“È singolare questa scia positiva solo fuori casa – riflette Ferri, una delle giocatrici più esperte del gruppo – io personalmente non vivo tanto l’effetto palazzetto, per me ogni partita è uguale in casa o fuori: la differenza fondamentale la fa concentrazione di tutto lo staff e la collaborazione tra di noi, cercheremo di migliorarci in casa in vista della seconda fase, anche per chiamare maggiore pubblico al palazzetto: siamo una squadra che merita ed è riuscita a riprendersi nei momenti di difficoltà, si poteva rischiare di sprofondare nella negatività”.
