La seconda fase della stagione, con l’accesso a uno dei due gironi promozione della serie A2, consegna alla Velco Vicenza l’esordio in trasferta sul campo di Crema, domenica 1 febbraio alle 18.30, unica squadra del raggruppamento incontrata anche in stagione regolare prima nell’esordio amaro del campionato al PalaVicenza e poi al ritorno nell’esaltante vittoria sul campo cremonese. Le altre squadre oltre a Crema che Vicenza dovrà affrontare saranno Genova, nel debutto casalingo della Velco sabato 7 febbraio alle 20.30, Santa Marinella Roma, Torino e Castel San Pietro Bologna.
Un seconda parte di stagione che inizia per Vicenza dopo una serie di alti e bassi che hanno caratterizzato fin qui il cammino, ripercorso dalla vice allenatrice Anna Zimerle, al suo primo anno in panchina dopo la conclusione della sua sfavillante carriera con la palla a spicchi tra le mani. “C’è stato un momento molto difficile nella prima parte di stagione – racconta – a causa soprattutto degli infortuni che hanno influito nella qualità degli allenamenti; si è visto però il carattere di fondo di questa squadra, un’impronta data dal tecnico Loris Barbiero e dalle giocatrici più esperte che hanno trasmesso alle compagne la sua filosofia: avere la pazienza necessaria nel lavoro che si sta facendo e saper aspettare che i risultati arrivino”.
Risultati che sono stati soddisfacenti, ma ora si alza l’asticella in un girone promozione difficile, a partire già dalla partita a Crema. “Crema era uno dei roster più quotati del campionato a inizio stagione, ci conosciamo bene entrambe, ma nelle ultime due settimane da parte nostra c’è stato un miglioramento e un’intensità degli allenamenti che mi fa ben sperare”. Anche le altre avversarie, però, hanno le loro carte da giocarsi, sostiene Zimerle: “Conosciamo bene il livello tecnico di Castel San Pietro Bologna, che probabilmente è la squadra con il roster dai nomi più altisonanti, ma ci sono altre squadre più strutturate a livello di gioco; il nostro è un girone da affrontare un passetto alla volta, senza paura”.
Come quella che a Zimerle difficilmente mancava quando scendeva sul parquet. “Il campo non mi manca – confida l’ex campionessa – in certe situazioni avrei ancora voglia di dare un aiuto alle mie compagne, ma sono contenta di aver intrapreso la strada di allenatrice in una società come Vicenza”.
Una società che piano piano sta tentando di tornare un giorno a raggiungere il gotha della pallacanestro femminile italiana, che Zimerle però dall’alto della sue esperienza in Italia e all’estero non vede attualmente con occhi positivi. “Io ho la grande speranza – afferma – che i buoni risultati della Nazionale riescano a smuovere l’interesse e riportare il basket femminile al livello di una volta; purtroppo però oggi c’è una notevole difficoltà organizzativa: ci sarebbe bisogno di una miglior collaborazione tra Fip e le società, e tra Lega Basket e le società; non mi sembra ci sia il desidero di puntare insieme nella stessa direzione, ognuno pensa ai suoi interessi e i risultati purtroppo in Italia a differenza degli altri Paesi si stanno vedendo”.
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