La Regione Veneto sostiene la candidatura per l’assegnazione a Cortina d’Ampezzo (Bl) dei campionati mondiali di sci alpino del 2021: la decisione è stata assunta oggi dalla Giunta veneta, che ha aderito alle richieste di supporto e di partecipazione al comitato promotore avanzate dell’amministrazione comunale ampezzana.
“Ci riproviamo con maggior determinazione di due anni fa – afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia –, quando ingiustamente la candidatura di Cortina a ospitare i mondiali del 2019 non venne premiata per una scelta che ancora oggi appare incomprensibile. Ma quella è ormai acqua passata, adesso guardiamo avanti ma nella convinzione che quel progetto continui a essere attuale e possibilmente ancor più forte e competitivo, in grado di far fare al Veneto e all’Italia una bellissima figura”.
Nel giugno dello scorso anno, a Barcellona, la Federazione internazionale dello Sci, decise di assegnare l’organizzazione dei campionati alla cittadina svedese di Are, che ottenne 9 voti contro gli 8 dati alla località veneta.
“L’attribuzione dell’evento a Cortina – prosegue il governatore – costituirebbe uno straordinario traino per lo sport italiano e per tutto il comparto della montagna, un’opportunità di investimenti utili per la crescita economica, turistica e occupazionale, una irripetibile occasione per consolidare il progetto di eccellenza turistica Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Oltre alle 150 mila presenze turistiche previste, l’assegnazione dell’appuntamento iridato genererebbe anche un positivo impatto mediatico, con 600 milioni di telespettatori presunti e un migliaio di giornalisti inviati a seguire la manifestazione. Ma anche un notevole impatto sportivo, con la partecipazione di circa 600 atleti, e sociale: sarebbero, infatti, chiamati a operare oltre 1.200 volontari.
“Riavviamo, dunque, quell’ottimo gioco di squadra che abbiamo già sperimentato – conclude Zaia – e riproponiamo al mondo le incomparabili bellezze e le notevoli potenzialità organizzative di quella che non a caso è definita la ‘Regina delle Dolomiti’ e che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Veneto e dell’Italia”.
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