L’erba del Vicinalis, si sa, faceva gola al Vicenza C5, affamato di punti come non mai in questa stagione. Tre ciuffi strappati dal campo di Vazzola per rialzare la testa dopo aver abbassato la cresta per un mese, capitalizzando una solidità difensiva ritrovata e riassaporando una vittoria che a metà febbraio riserva i primi punti di un 2015 partito a gambero per i biancorossi, rialzatisi dopo tre sgambetti di fila. Risalita al secondo posto con l’argento vivo addosso e senza la compagnia del Città di Mestre, ora dietro le spalle di due punti, e a sette lunghezze della leader Fenice, tenendo in evidenza che i berici di Dal Santo hanno giocato una gara in meno rispetto le veneziane.
Dopo il 5-1 rifilato al Vicinalis, frutto di un primo tempo non facile e di una ripresa invece gestita con autorità, il Vicenza ritrova in un baleno punti, fiducia e compattezza, un malloppo di sensazioni buone da confermare di venerdì in venerdì. La cinquina porta la firma di un Gancitano tornato esecutore materiale con una tripletta, ben servito dai “mandanti” biancorossi, e del giovane Bance, ancora a segno e stavolta con la prima doppietta personale in serie C1.
Qualche accenno di cronaca, in un avvio di confronto che vede Dobrosavljevic e compagni – assente capitan Radisic per fastidi alla schiena – prendere subito l’iniziativa. Di Gancitano il gol del vantaggio nelle fasi iniziale, abile sottoporta a infilare palla tra palo e portiere di casa. Pochi minuti per applaudire l’uno a uno segnato da Gjierji, sugli sviluppi di un rilancio lungo intercettato e una ripartenza di casa letale. Fase problematica di gara per gli ospiti, che rischiano si soccombere in un paio di occasioni di contropiede per i trevigiani ma prima del break arriva il nuovo vantaggio berico: duetto Dobrosavljevic-Bance, con il giovane alla prima annata di futsal che trova un pertugio libero, angolino indovinato e buon 2-1 al riposo.
Nella ripresa il Vicenza torna in pista consapevole di dover crescere in personalità per centrare la vittoria, e il 3-1 segnato da Bance nasce da una buona manovra, tiro non irrestibile che però beffa il portiere locale impreparato. Ospiti affilati che vogliono chiudere l’incontro, due occasionissime per Gancitano ma l’estremo di casa si riscatta alla grande e nega il poker, che arriverà comunque più tardi grazie ad una ripartenza da manuale, con ancora Dobrosavljevic in versione assistman e Gancitano finalizzatore da due passi. Tutto del cannoniere siciliano invece il 5-1, con uno stop perfetto, una finta d’alta scuola e un tiro secco realizza il 5-1 definitivo. Tutti in campo i convocati da mister Dal Santo nell’occasione, a parte il secondo portiere Casarotto, con l’apporto di tutti la squadra ha risposto e reagito come richiesto.
Il Vicenza così si issa a quota 40 punti, sblocca l’ingranaggio inceppatosi nel corso della Final Eight di Coppa Italia di C1 e si fotografa sul podio, il posto dove deve stare secondo programmi e aspettative estive, perse forse di vista dall’esterno dopo il lusinghiero girone di andata in cui tutto era girato alla perfezione. Venerdì prossimo tocca al Sanve Mille far visita ai biancorossi, e ci sarà da abbattere il tabù della cenerentola per il Vicenza, che in questo inizio di 2015 ha concesso i tre punti prima all’Atletico Bassano e poi al Petrarca Padova quando dostavano in ultima posizione. Niente par condicio, niente detto “Non c’è due senza tre”, niente altri passi falsi. Podio e playoff sono imperativi categorici.
