“Promuovere la diffusione dei defibrillatori attraverso l’introduzione di agevolazioni sul pagamento dell’IVA di tali strumenti e nello specifico estendendo quanto previsto dalla legge dell’11 agosto 1991 n. 266 ‘Legge-quadro sul volontariato’ anche sull’acquisto dei defibrillatori da parte di associazioni ONLUS iscritte al registro regionale del volontariato”.
Lo dice Daniela Sbrollini, deputata vicentina del Pd e vice presidente della commissione Affari sociali della Camera durante una conferenza stampa alla Camera per la presentazione di una risoluzione su questo tema. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sottosegretario al ministero della Salute Vito de Filippo, che ha annunciato il parere favorevole del governo sulla risoluzione, e il deputato dem Federico Ginato della commissione Finanze.
“Al momento non esiste alcun tipo di provvedimento in merito ad agevolazioni sul pagamento dell’IVA sui defibrillatori – ha proseguito Sbrollini -, anche se sono considerati strumenti fondamentali per salvare una vita umana in caso di arresto cardiaco. Un eventuale rimborso dell’IVA sull’acquisto di questi strumenti promuoverebbe la diffusione degli stessi attraverso la loro installazione, in primis in realtà sportive e scolastiche”.
L’idea del provvedimento, nasce insieme alla Croce Verde di Vicenza, ed in particolare dal Presidente Sebastian Nicolai. Dal luglio 2013 il progetto “Con il cuore per il cuore” nel giro di quasi due anni ha portato all’installazione di 31 defibrillatori: 12 in luoghi pubblici, 2 all’interno di aziende, 10 nelle scuole e 7 in impianti sportivi. L’impegno complessivo sfiora i 90.000 €, di cui soli 5.500 € relativi a contributi pubblici, la restante parte proviene da risorse interne all’associazione stessa o da donazioni di privati che dimostrano grande senso civico e attenzione al sociale. Grandissimo impegno è stato dedicato alla formazione, sono infatti più di 150 le persone formate gratuitamente per mezzo di appositi corsi svolti in appoggio all’IRC di Vicenza.
“In Italia – si legge nella risoluzione depositata oggi – ogni anno si stimano circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa. Per comprendere l’entità del fenomeno, si consideri che nel nostro Paese le vittime per incidenti stradali nell’anno 2013 sono state 3.400. La legge del 3 aprile 2001, n. 120 e le successive normative in materia hanno consentito l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico anche da parte di soccorritori-cittadini non professionisti, purché adeguatamente addestrati e abilitati. Il decreto Balduzzi, mira a dotare determinati luoghi e strutture, sulla base dell’afflusso di utenti e di dati epidemiologici ed in base a specifici progetti, l’opportunità di dotare di defibrillatori semiautomatici esterni i seguenti luoghi e strutture”.