“Sono sconcertata di fronte alla quantità di nomi coinvolti. Decine e decine di persone in un sistema di corruzione e illegalità che trova radici in tutti gli angoli d’Italia. Se fossero confermati i sospetti su giocatori, procuratori e dirigenti saremmo di fronte a qualcosa di gravissimo e per certi versi irreparabile. É fondamentalmente un problema di scarsa diffusione di cultura sportiva, purtroppo gli interesse privati di pochi, prevalgono su una grande realtà come il calcio che evidentemente necessita una profonda riforma partendo prioprio dall’educazione e del rispetto dell’avversario e del risultato del campo”.
Così Daniela Sbrollini, deputata e responsabile nazionale Sport e Welfare del Partito Democratico, commenta la nuova inchiesta sul calcioscommesse – “Dirty Soccer” – coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che la scorsa notte ha portato a una cinquantina di fermi tra calciatori e dirigenti di club di Lega Pro e Serie D.
“Lo sport – sottolinea la deputata – prima di tutto è meritocrazia e il calcio scommesse sconvolge proprio questo principio umiliando la passione e la partecipazione di migliaia di tifosi. Auspico che chi eventualmente venisse condannato possa ricevere una sanzione penale esemplare”.
“La Federazione (FIGC) – aggiunge –ha il compito di vigilare sulla lega e sui campionati per garantire la correttezza delle manifestazioni. Sono certa che le indagini proseguiranno e dovranno consentire di fare piena chiarezza sulle dinamiche affinché i responsabili possano essere radiati per lungo tempo dal calcio e dallo sport. Il calcio – conclude Sbrollini – è uno sport straordinario e non possiamo permettere che la sua essenza venga intaccata da sue degenerazioni create da alcuni delinquenti”.