Domani, venerdì 12 giugno alle ore 10, sarà inaugurata la palestra del carcere Due Palazzi di Padova. L’appuntamento è legato al progetto del Coni nazionale, “Sport in carcere”, finalizzato al miglioramento della condizione carceraria e del trattamento dei detenuti attraverso la pratica e la formazione sportiva. L’obiettivo dell’iniziativa, lanciata alla fine del 2013, era di realizzare in tempi brevi una prima serie di interventi in ambiente carcerario, concordati in sede europea.
Per l’istituto di detenzione padovano il Coni ha stanziato circa 6.500 euro con i quali la palestra, fino a qualche tempo fa una “scatola vuota”, è stata arricchita con materiale sportivo (canestri, reti da volley, segni di delimitazione dei campi) e con cui 12 detenuti sono stati formati per diventare coach e arbitri.
“Ritengo particolarmente importanti progetti come questo – afferma Gianfranco Bardellle, presidente del Coni Veneto – perché attraverso la formazione dei detenuti e l’allestimento della palestra, sarà per loro possibile svolgere regolarmente attività fisica e organizzare tornei interni. Ciò porterà non solo a facilitare il recupero e il reinserimento sociale delle persone sottoposte a regime carcerario attraverso la veicolazione dei valori dello sport; ma anche migliorare la loro condizione psicofisica, dal momento che tutte le patologie legate all’inattività in questo modo saranno più lontane. Lo sport, al pari degli altri lavori che sono svolti al Due Palazzi (cito come esempio il laboratorio di pasticceria), è davvero un elemento che fa la differenza”.
A rappresentare il Coni saranno Gianfranco Bardelle, presidente del Coni Veneto, e Flaviano Buratto, responsabile del progetto. Durante l’inaugurazione di domani saranno consegnati gli attestati di partecipazione ai corsi da parte dei detenuti che ora sono allenatori e arbitri. Saranno inoltre consegnate le maglie logate del Coni. Il primo appuntamento ci sarà a fine giugno, quando saranno organizzate due partite, una di volley e una di basket, con altrettante squadre esterne alla casa di reclusione.