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23 Dicembre 2024
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Giovedì a Recoaro in Piazza i giochi di una volta (biliardiano, freccette, carte, subbuteo)

foto058 VICENTINI SU 10 SCELGONO I GIOCHI DI UNA VOLTA PER DIVERTIRSI E TORNARE A SOCIALIZZARE

Basta giocare con smartphone, console e personal computer. Il 78% dei vicentini preferisce riempire il proprio tempo libero con i giochi di una volta come biliardino, freccette e carte da gioco. Ritenuti maggiormente educativi, capaci di allenare diverse abilità e socializzanti, i passatempi tradizionali tornano quindi ad animare le piazze e i locali di tutto lo Stivale.

 

Il gioco, momento caratterizzante della fase della crescita, ricopre un ruolo prioritario nella creazione delle nuove relazioni, nel consolidare quelle esistenti e nell’allenamento della mente anche per gli adulti. Nonostante questo aspetto della vita di ognuno stia subendo una rivoluzione, diventando territorio esclusivo degli ultramoderni svaghi tecnologici come console, cellulari e pc, 8 vicentini su 10 scelgono di divertirsi e rinsaldare i rapporti sociali attraverso i giochi di una volta. Oltre al valore socializzante della pratica dei passatempi tradizionali (86%), moltissimi li prediligono perché rappresentano il modo migliore per conoscere se stessi e gli altri (53%), per stimolare capacità come attenzione, concentrazione e competitività (48%) e maturare globalmente come persone (38%). Sul podio dei giochi di una volta ricordati con più affetto e nostalgia il biliardino (82%), le freccette (61%) e le carte (45%).
È quanto risulta da uno studio promosso da Gingerino condotto su oltre 400 vicentini, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, in occasione del Gingerino Mix Tour, che giovedì 25 giugno farà tappa a Recoaro Terme al bar Il Chiosco dalle 11.30 alle 13 e nel pomeriggio dalle 18.30 alle 20. L’iniziativa è stata pensata come una campagna che promuove l’importanza di ritornare a giocare insieme, nei luoghi storici delle proprie città, riscoprendo il valore delle relazioni umane e il piacere del divertirsi condividendo un momento di svago semplice e spensierato.
 

 

Gingerino è da sempre nel Triveneto simbolo dell’aperitivo come momento di aggregazione, socialità e svago – spiega Erika Tuniz, brand manager Aperitivi del Gruppo Sanpellegrino –. Per festeggiare il lancio del nuovo Gingerino Mix abbiamo dunque voluto lanciare un tour che, come una vera e propria campagna, vuole riportare al centro il valore della socializzazione e l’importanza delle relazioni. E con questo studio abbiamo voluto sondare come i giochi ‘di una volta’ sono capaci di rompere barriere e far riscoprire il piacere di divertirsi in modo semplice e genuino”.

 

Se per l’UNESCO il gioco costituisce una vera e propria espressione della cultura umana e popolare, fino al punto di dedicargli una “Carta Internazionale del Gioco”, a maggior ragione questo rappresenta un patrimonio imprescindibile da salvaguardare e tramandare alle future generazioni. PC, videogames e smartphone stanno però man mano monopolizzando ogni momento ludico e di socializzazione dei più giovani, rischiando di cancellare per sempre nella memoria delle nuove generazioni un patrimonio di grande rilevanza storico-sociale.

 

Ma come raggiungere questo scopo? Ritenuti una leva educativa più forte rispetto ai moderni intrattenimenti dal 78% degli intervistati, secondo 8 vicentini su 10 per essere tramandati i giochi tradizionali vanno proprio insegnati ai più piccoli in tenera età, mentre per il 54% del campione è importante organizzare e partecipare attivamente a festival, mostre e dimostrazioni di queste usanze tradizionali; per il 47% delle persone, infine, questi temi andrebbero diffusi anche attraverso appositi corsi e scuole dove si insegnano i giochi di una volta, utili a diffondere e tramandare questo bagaglio culturale.

 

Emerge quindi la tendenza a riscoprire e diffondere i giochi tradizionali, che ancora oggi rappresentano un modo unico per unire le generazioni e far tornare a vivere i luoghi d’aggregazione delle città. Ma quali sono i luoghi principi dove stanno tornando in auge questi svaghi? Al primo posto, come vuole la tradizione, proprio le piazze (83%), vero cuore pulsante dei centri abitati, seguiti da bar e locali (71%), sempre più spesso dotati di aree gioco con apposite postazioni, e dalle ludoteche (44%), presenti in sempre più città.

 

Ma quali sono i giochi di una volta ancora oggi praticati e apprezzati in ogni parte d’Italia? Se al primo posto il biliardino è per distacco il passatempo preferito dai vicentini (82%), sul secondo gradino del podio si piazzano le freccette (61%), mentre la medaglia di bronzo va alle carte da gioco, evergreen senza tempo (45%). Molto apprezzati anche i giochi in scatola, come il Monopoli (37%) e il Subbuteo (32%), e i tipici svaghi da piazza, come il nascondino (29%), la campana (26%) e le biglie (19%).

 

Oltre alla dimensione ludica, esiste infatti anche quella educativa, un tema molto sentito nel Belpaese. Secondo 8 vicentini su 10, infatti, i giochi di una volta sarebbero più educativi di quelli moderni, ma per quale ragione? Per l’83% delle persone i giochi tradizionali insegnano a convivere con gli altri e a rispettarli, mentre al giorno d’oggi si tende eccessivamente al gioco solitario e alienante davanti a uno schermo. Una consistente percentuale (76%) ritiene invece che divertirsi per le strade e le piazze allena oltre che il fisico anche il cervello, stimolando abilità quali la capacità di adattamento, la creatività e la competitività. Un ultimo aspetto da tenere in considerazione secondo il 53% dei vicentini è la totale assenza di violenza e oscenità nei passatempi di una volta.

 

Dall’indagine risulta altresì evidente che il tempo da dedicare al gioco in famiglia o tra amici è sempre più risicato. Impegni quotidiani (75%), lavoro (72%) e preoccupazioni dovute alle difficoltà economiche (66%) riducono il tempo da dedicare allo svago, magari in compagnia di figli e nipoti. Circa 2 vicentini su 3 (68%) infatti non riesce a trovare nemmeno 15 minuti al giorno da dedicare al gioco. La percentuale scende al 34% per chi può dedicare al gioco fino a due ore alla settimana, mentre i fortunati che possono divertirsi anche per più di un’ora ogni giorno rappresentano solamente il 9% del totale.

 

L’importanza che ricopre la dimensione ludica nella vita delle persone emerge anche da un altro dato, quello sul primo ricordo che torna alla mente ripensando alla propria gioventù. Il primo pensiero dell’86% delle persone va infatti a rispolverare i giochi praticati durante l’infanzia, mentre il 75% si sofferma sulle prime vacanze fuoriporta. Molto gettonate anche le prime gite scolastiche (41%), i giochi con gli amici per strada (26%) e le marachelle fatte a fratelli e cugini (18%).

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