Deluso e amareggiato, sono questi gli stati d’animi di Jacopo Simonato fermato tre turni dopo il rosso rimediato nel finale della gara di domenica pareggiata 1 a 1 sul campo della Clodiense.
Il centrocampista gialloceleste però non ci sta, incredulo nel leggere la motivazione di questo stop a cui la società ha già presentato ricorso. Sul comunicato ufficiale numero 25 la motivazione della squalifica recita così: “Per avere colpito un calciatore avversario con un pugno al volto”. Motivazione forte che meriterebbe sicuramente tre giornate, forse anche più, ma l’amarezza resta perchè il fatto non è stato commesso.
Lo si vede bene anche sul video della partita, un normale contrasto di gioco con la mano di Simonato che non supera mai il torace del giocatore avversario con cui sta contrastando una palla a metà campo. “Siamo nelle battute finali della partita, ricevo palla da Fracaro – il racconto di Simonato – e la stoppo male, il giocatore avversario mi è alle costole e cerco di ostruire il suo recupero mettendomi tra lui e il pallone. Li per li ho pensato che se non riuscivo a prendere palla avrei commesso comunque fallo per evitare un loro possibile contropiede, ma le mani sono normali e non ho mai dato un pugno come ha poi scritto l’arbitro sul referto post gara”.
Se ci fosse stato pugno, sicuramente l’avversario sarebbe rimasto a terra tramortito, soccorso da medico o massaggiatore veneziano che invece sono rimasti in panchina. “L’avversario si è subito rialzato da terra senza aver necessitato di cure mediche. L’arbitro si è avvicinato verso di me e mi ha detto che gli ho dato un pugno, non so cosa abbia visto in quell’azione ma da parte mia mai e poi mai mi sarei sognato di colpire un avversario con un pugno. Ho chiesto anche al giocatore della Clodiense di dire che non aveva ricevuto un pugno ma non ha detto niente, per un certo verso lo capisco anche visto che avrebbe giocato con un uomo in più nel finale”.
E adesso attendiamo il ricorso.“La società ha presentato ricorso, tutti hanno visto quello che è successo ma purtroppo sul referto è stato scritto qualcosa di diverso. Spero in uno sconto per lo meno, tre giornate sono tantissime per non aver commesso niente di così grave. Oltre al danno anche la beffa”.
In attesa dell’esito del ricorso, Simonato dovrà sedersi in tribuna a fare il tifo per i compagni, incapaci domenica di chiudere anzitempo il discorso vittoria: “Purtroppo abbiamo commesso qualche errore di troppo davanti la porta avversaria e alla fine da un 2 a 0 alla portata abbiamo chiuso la sfida 1 a 1. Peccato perchè i tre punti erano alla nostra portata ma questo ci servirà da monito per le prossime uscite. Nel turno di riposo di oggi (si gioca la terza giornata) siamo fermi per la questione Forlì, ora siamo concentrati al massimo per la trasferta di domenica in casa del Romagna che ha all’attivo due successi”.
fonte:arzignanovalchiampo.it