Le biancoblu sprecano il vantaggio del quarto set e rimangono a bocca asciutta
L’Obiettivo Risarcimento – senza Popovic infortunata – parte male a Scandicci, arranca nei primi due set, poi ha la forza di reagire e con autorevolezza va a vincere il terzo, conduce per gran parte del quarto, si fa raggiungere a quota 20 e poi cede ai vantaggi, restando così a secco. Un punto in questa trasferta fiorentina avrebbe avuto il valore dell’oro, resta invece il “solito” rammarico per non aver sfruttato tutte le occasioni che si sono presentate, oltre a quello di aver iniziato il match con il freno a mano tirato.
Vicenza in campo con Kitipova al palleggio in diagonale con Drpa, Cella e Partenio in banda, Wilson e Crisanti al centro, Lanzini libero. Il primo punto lo conquista Wilson in pallonetto, ma Rossetto è costretto a fermare il gioco sul 4-1 dopo tre ace consecutivi di Loda. Scandicci incrementa azione dopo azione facendo un po’ quello che vuole e va sul +11 5-16, con gli attacchi delle biancoblu che continuano ad infrangersi sul muro delle avversarie o finire oltre le linee. Buša prende il posto di Cella, ma la situazione non cambia di molto e il set si chiude sul 25-15.
L’Obiettivo Risarcimento riparte con la stessa formazione che aveva chiuso il primo parziale e Scandicci conquista subito il break. Partenio pareggia sul 4-4, poi una palla attaccata sull’asta dà il via all’allungo delle padrone di casa, con Rossetto che ferma il gioco sul 9-6, ma le fiorentine incrementano ancora prima che Buša riesca ed effettuare il cambio palla. Entrano Goliat e Prandi per il doppio cambio, ma le padrone di casa allungano ancora e Cella torna in campo al posto di Partenio: 14-8. Le biancoblu difendono costringendo la Savino del Bene ad attaccare più volte, ma alla fine la palla cade sempre nella metà campo vicentina: 21-10. Rossetto ripristina la diagonale palleggiatrice-opposto di partenza, Kitipova a muro e Cella al servizio recuperano 2 lunghezze, ma l’Obiettivo Risarcimento non riesce a fare di più e le padrone di casa chiudono sul 25-16.
Nel terzo set Vicenza riparte con la formazione di partenza e per la prima volta mette la testa avanti con i muri di Crisanti e Partenio, con Cella che spinge dai nove metri (un ace diretto e una palla rigore regalata a Partenio) e nuovamente Crisanti a muro: 1-6. Con lo stesso fondamentale Drpa allunga per il 3-9. Si gioca punto a punto con una grande intensità, Cella ripristina il +6 a muro dopo il punto recuperato della fiorentine su palla-rigore e Crisanti ancora a muro firma il 17-10. Cella 24 sulle mani del muro ed è la stessa capitana che va a chiudere alla prima occasione sul 16-25.
I primi tre punti del quarto set sono di Scandicci, ma Drpa e Wilson pareggiano a quota 4 e l’opposto serbo sale in cattedra sia in prima che in seconda linea, contribuendo con il suo turno al servizio all’accelerata del 5-11. Le padrone di casa recuperano subito due lunghezze, in campo si lotta su ogni pallone e qualche palla non gestita impedisce alle biancoblu di riallungare. Dopo l’invasione del 18-20 Rossetto ferma il gioco, ma al ritorno in campo la Savino pareggia i conti. Goliat prende il posto di Drpa ed effettua finalmente il cambiopalla, ma il tecnico vicentino è costretto a un altro time out sul 22-21, ma le fiorentine continuano la sua corsa per il 24-21. La Savino si autoannulla un match-ball, un muro e un attacco di Drpa valgono il 24-24, ma poi un muro scomposto e un palleggio che finisce all’incrocio delle linee decretano il 26-24 che dà alla Savino l’intera posta in palio. Rossetto riassume la partita in una frase: “Siamo artefici del nostro destino: facciamo e poi disfiamo”.L’Obiettivo Risarcimento chiuderà il girone d’andata tra le mura di casa domani sera alle 20.30 contro Novara.