Stadio di Caldogno gremito per la gara amichevole tra i ragazzi di Roberto Baronio ed i pari età belgi. Negli spalti, oltre ad un nutrito numero di bambini anche molte autorità, dal sindaco Marcello Vezzaro, al mister Gigi Di Biagio, a l’ex arbitro Gigi Agnolin e tutti i rappresentanti federali.
Il match. Il Belgio in avvio sembra poter fare paura all’Italia, ma sin da primi minuti gli azzurri, disposti con un ordinato 4-4-2 prendono il pallino del gioco e cominciano a costruire occasioni in attacco. In avvio è Tumminello ad avere due opportunità per aprire subito l’incontro, seguito da Ierardi, ma è alla mezzora che l’Italia passa: Cutrone appoggia in rete un cross dalla sinistra di Nicoletti siglando il vantaggio. Quattro minuti più tardi gli azzurri raddoppiano con un’azione analoga, ma questa volta grazie al passaggio indietro nell’area piccola avversaria del capitano Bordin e al tiro sporco di destro di Tumminello che trova colpevolmente responsabile il portiere belga lento nell’intercettare la sfera.
Per il Belgio non c’è neanche il tempo di organizzare una eventuale reazione poiché al 36’ arriva anche il terzo gol azzurro: ripartenza dell’Italia, cross dalla sinistra ancora di Nicoletti e sinistro al volo dal limite dell’area di rigore di Punturiere che insacca sul palo basso a destra. Gran gol per l’esterno dell’Entella, al debutto nell’under 18.
Nella ripresa si riparte con un’occasione sprecata da Mazzocchi, appena entrato al posto di Tumminello – per lui sospetta distorsione alla caviglia – a cui segue un grande oppurtunità per gli ospiti: sul lancio lungo Van Vaerenbergh si trova a tu per tu col portiere azzurro, ma spreca malamente. Un min dopo è l’Italia a trovare la rete del 4-0, con un autogol del difensore Nuyts che devia il pallone in rete sul cross di Mazzocchi.
Nonostante la girandola di cambi il copione non cambia, con l’Italia che controlla bene la gara e che si riversa appena può nell’area avversaria. Al 25’ un sinistro fortissimo da fuori area dell’azzurro Hamadi si stampa sulla traversa, quindi le altre dure reti: al 31’ il 5-0 con una bella girata di destro di Lo Faso all’altezza dell’area di rigore su assist di Hamadi, e in pieno recupero il definitivo 6-0 di Lo Faso dai 16 metri che incrocia con un sinistro basso da fuori area.
Articolo precedente
Articolo successivo