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23 Dicembre 2024
SPORTvicentino
Calcio a 5

Vicenza C5 sconfitto dal Castello: 3-4

Alberto Casarotto - Vicenza C5La doppietta di Kokorovic e il sigillo di Aalders non bastano per agganciare i bolognesi che meritano i tre punti. Secondo sgambetto in casa. Nel match giocato in posticipo qualche acciacco penalizza i biancorossi in giornata grigia. Team berico sempre a ridosso dei playoff. Per l’Under 21 altro derby amaro ad Arzignano, cinquina Juniores alla cenerentola. Prima vittoria stagionale per i Giovanissimi

Il Castello si rivela stregato per il Vicenza C5, almeno in campionato. Vale proprio la pena di dire “ma che bel Castello” stavolta, perchè il team giallorosso di Castel S. Pietro ha ottenuto tre punti meritati ben oltre il 4-3 corsaro e di misura che sbanca il Palavillanova di Torri. I bastioni biancorossi, nel match in posticipo, stavolta si sono rivelati fragili sotto le vampate di Drago (tris per il bomber del girone C) e compagni, anche se il Vicenza C5 non è mai stato tagliato fuori dalla partita complici le parate di Casarotto – seppur febbricitante -, qualche regalo ospite e un pizzico di buonasorte, non materializzatasi del tutto a fil di sirena quando Aalders ha sfiorato un clamoroso pareggio. Di Kokorovic in doppietta e dell’olandese i tre bersagli vicentini, poco incisivi nell’occasione con la relativa attenuante delle condizioni fisiche non ottimali di alcuni uomini chiave. Fatto sta che i bolognesi cercano e trovano tre punti limpidi spinti dalla coppia Drago-Cavina in gran giornata, mentre il Vicenza C5 rinvia al futuro la “pazza idea” di rifilare un controsorpasso ai Diavoli per riposizionarsi in zona playoff.

Il Vicenza C5 torna al Pallavillanova tre settimane dopo il primo boccone amaro casalingo, patito contro i Diavoli. Torna a vestire il n° 4 Moscoso e si rivede Zeppa fra i giovani in panchina, altro Juniores come Akhber. Bolognesi smaniosi di riscattarsi e dimostrare la loro pasta, due i brasiliani nello starting five (Salles e Miglioranza) ma saranno Drago e Cavina i più affilati in avanti. Prima chance però per i berici con Kokorovic, puntata infida in corner. Poi monologo felsineo, Casarotto alza la temperatura fermando prima Drago e poi Straface, due parate impegnative. Un tiro da fuori di Salles schioda la partita al 7′, Cavina fa detonare un mancino sulla traversa, poi al 9′ da catalogare come miracolo la risposta di Casarotto sul tiro sporco di Secchieri destinato nel sacco. Dopo 10′ di sottomissione si divincola il Vicenza C5, con Kokorovic a mirare il sette più vicino, attento Nicolò. Al 12′ base del palo colpita da Aalders con rimpallo su portiere e linea di porta, subito dopo legno ancora di Cavina, in grande spolvero. Dopo una serpentina e stoccata mancina di Panarotto (parata) e un altro palo beccato da Aalders da lontano che stava per beffare l’estremo, proprio Cavina disegna la bozza perfetta per Drago che colora di rosso fuoco: 0-2 e rintocchi da funerale. Ma qui i biancorossi tornano vivi: Del Gaudio si fa stoppare da Salles sulla linea di porta, poi sfodera un colpo di tacco in profondità che lancia Franceschini davanti a Nicolò bravo ad opporsi. Ancora il capitano ruba palla e scarica a Kokorovic che non sbaglia, tenendo i compagni in corsa. Da dire che Secchieri al 18′ si divora un gol clamoroso davanti la porta vicentina.

Nella ripresa il Castello legittima il vantaggio a suon di azioni da rete ma ha la pecca di non chiudere mai il Vicenza in gabbia che, a sua volta, di riffa e di raffa rimane in scia e a portata di aggancio. Si supera in più occasioni Casarotto appena riparte la contesa, al 2′ in spaccata su Cavina e al 4′ su Drago negandogli un gol fatto, con in mezzo Kokorovic a spazzare sulla linea una terza chance nitida. Segue una fase relativa di stanca, spezzata dal botta e risposta tra Drago che corregge in porta un servizio deviato dalla banda destra, e Kokorovic, abile in tap-in dopo un tiro respinto da Nicolò sui piedi del n°10 berico che in corsa ribatte in rete. Al 13′ proprio per il serbo la palla del 3-3: botta secca e parata bizzarra di Nicolò che poco dopo si fa male in uno scontro di gioco, abbandonando la porta per una manciata di minuti in cui il Castello opta per il portiere di movimento, togliendo manovra ai vicentini. La mossa consente a Drago di andare a spasso sul fondo, in area, gabbare tutti piazzando il 4-2 al 17′. Tocca ai padroni di casa intavolare il quinto uomo, con Aalders ben imbeccato da “Koko” a trafiggere fra le gambe Nicolò con poco meno di 100” da giocare. Ne mancheranno solo 4” al gong quando un suo destro fulmineo si spegne sull’esterno della rete strozzando in gola l’urlo di una rimonta tanto francamente possibile quanto onestamente beffarda. Una battuta d’arresto che non macchia il cammino del Vicenza C5 contro una signora squadra che ha meritato gli applausi del pubblico del Palavillanova, in attesa che i paladini biancorossi recuperino smalto e… smaltiscano qualche scoria “di stagione”.

VICENZA C5-CASTELLO 3-4 (pt 1-2)
VICENZA: Casarotto, Kokorovic, Franceschini, Zuccon, Aalders; Moscoso, Del Gaudio, Panarotto, Akhber, Zeppa, Boateng, Borgo. All. Candeo.
CASTELLO: Nicolò, Salles, Cavina, Miglioranza, Drago; Straface, Secchieri, Zarubko, El Manaoui, Lucatini, Miramari, Mazzanti.
Reti: pt 6’39” Salles (C), 14’09” Drago (C), 16’59” Kokorovic; st 11’34” Drago (C), 12’21” Kokorovic, 16’18” Drago (C), 18’24” Aalders.
Note. Spettatori 120 circa; amm. Moscoso, Akhber, Del Gaudio (V); falli pt 3-3 e st 2-1.

Juniores. Cinquina alla cenerentola Flaminia per i ragazzi di Zeppa, che non patiscono le assenze dei talentuosi Akhber e Zeppa in prima squadra e spingono a tavoletta per continuare il cammino d’argento nel torneo élite. Il punteggio finale recita un 5-1 che sta un po’ stretto, complici le parate del portiere ospite, con gol firmati da Korra (2), Fabbris e Butuc, più un’autorete.

Under 21. Missione proibitiva per la il team Under 21 condotto da Corato, che al Palatezze cede alla leader del girone C Real Arzignano per 8-4, dopo una gara comunque generosa. La doppietta di Zeppa e i sigilli di Boateng e Saterini rendono meno ampio il ko che pesa non tanto nell’evento singolo ma nel trend: terzo derby berico senza sorrisi dopo i match persi con Menegatti e Cornedo.

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