Il 15 aprile prossimo, nell’ambito del ciclo di serate culturali del CAI Vicenza, il giornalista, scrittore e alpinista Marco Albino Ferrari presenterà il suo libro dedicato all’isola di Montecristo, la più misteriosa, selvaggia e inaccessibile dell’Arcipelago Toscano.
La Riserva Naturale Statale di Montecristo ha una superficie di 1039 ettari, 16 km di coste a picco sul mare, un’altitudine massima di 645 m s.l.m., ed è riserva biogenetica dal 1971, istituita con decreto ministeriale per tutelare la natura peculiare dell’isola. È stata inoltre insignita del Diploma europeo delle Aree protette nel 1988 e riconosciuta come sito di interesse comunitario. Oggi è parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Diretta conseguenza di questa tutela speciale è il fatto che soltanto 1000 visitatori all’anno sono ammessi sull’isola; le visite si svolgono in gruppo, accompagnate dalle Guardie Forestali lungo 3 sentieri principali. Ovviamente le richieste sono numerosissime e l’attesa dura qualche anno. Oggi vivono stabilmente sull’isola, alternandosi ogni due settimane, soltanto due agenti del Corpo Forestale dello Stato e una coppia di guardiani, tornati da pochi anni a presidiarla.
L’inverno scorso, per la prima volta da oltre quarant’anni, è stato concesso a un visitatore non coinvolto in ricerche scientifiche di permanere sull’isola per un periodo di due settimane in completa libertà, e di spostarsi a piacimento sul territorio allo scopo di documentare uno dei luoghi più selvaggi d’Europa.
Marco Albino Ferrari ha potuto così vivere un’esperienza unica, fatta di escursioni, notti passate all’aperto, appostamenti per osservare gli animali. Esperienza solitaria, accompagnata dalla coppia dei custodi e dagli incontri, a volte singolari, con diversi tipi umani – soprattutto scienziati – che gravitano a Montecristo. Durante la serata di venerdì 15 aprile avremo il privilegio di condividere con l’autore questa eccezionale esperienza.
Marco Albino Ferrari ha realizzato programmi radiofonici, documentari, spettacoli teatrali, diretto la rivista “Alp”, e fondato con l’Editoriale Domus il periodico “Meridiani Montagne”, che tuttora dirige. Sul tema della cultura dei territori ha collaborato con “La Stampa”, “La Repubblica”, “Panorama”. E’ inoltre autore di diversi libri, di cui citiamo soltanto i più recenti : “La via del lupo. Nella natura selvaggia dall’Appennino alle Alpi”, Laterza, 2012; “Le prime albe del mondo”, Laterza, 2014; e appunto “Montecristo. Dentro i segreti della natura selvaggia”, Laterza, 2015. Inoltre collabora con vari festival di cinema e letteratura in qualità di consulente o giurato, come il Film Festival di Trento, il Film Festival della Lessinia, LetterAltura, Stambecco d’Oro di Cogne.
Alla domanda sul perché, dopo tanti libri dedicati alla montagna, abbia scelto di dedicarsi a un’isola del Mediterraneo, spiega: «Montecristo è una terra speciale, tutta di granito, dove vivono capre endemiche che sembrano gli stambecchi del Gran Paradiso. È in mezzo al mare, ma è come se si trovasse in un mondo separato in alta quota. Ci sono versanti dell’isola dove nessuno mette piedi da decenni, forse da secoli. Anche se l’isola è soggetta a studi e interventi di ripristino ambientali di grande rilevanza scientifica». Osservando i suoi tesori naturali, Montecristo diventa l’occasione per riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente.
Il CAI di Vicenza invita tutti i soci e gli appassionati di natura e di montagna a condividere una serata davvero interessante. L’appuntamento è per il 15 aprile p.v. alle ore 21, in sala Carega presso la sede del CAI in Contra’ Porta Santa Lucia 95. Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti.
