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28 Dicembre 2024
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“Vicenza e la montagna”, un mese di proposte per gli appassionati dell’alta quota

vicenza-e-la-montagna-locandina-2016Fino al 25 ottobre proiezione di film, incontri di letteratura, mostre fotografiche e l’appuntamento con la Lumignano Climbing Marathon

Prenderà il via giovedì 29 settembre l’ottava edizione di “Vicenza e la montagna”, l’iniziativa dedicata agli appassionati dell’alta quota, promossa dalle quattro società alpinistiche vicentine (Club Alpino Italiano, Giovane Montagna, Gruppo Alpinistico Vicentino, Società Alpinisti Vicentini), in collaborazione con l’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza e il Trento Film Festival. Anche quest’anno la manifestazione, che si concluderà il 25 ottobre, alternerà appuntamenti di cinema, letteratura e fotografia, con la finalità di proporre la montagna nelle sue molteplici sfaccettature.

Alle quattro serate dedicate alla proiezione di film sulla montagna, in programma ogni martedì di ottobre, dal 4 al 25, nella sala cinematografica Ekuò Patronato Leone XIII, con inizio alle 20.45, si alterneranno tre incontri letterari, ogni giovedì (6, 13, 20 ottobre) al Galla Caffè di piazza Castello, con inizio alle 18.15, organizzati in collaborazione con la libreria Galla. Sarà proprio la libreria Galla ad ospitare, per tutta la durata della rassegna, dal 29 settembre al 25 ottobre, una mostra del fotografo Andrea Gasparotto, dal titolo “Il confine bianco”.

Quest’anno l’evento accoglierà per la prima volta anche la manifestazione “Lumignano Climbing Marathon”, la gara internazionale di arrampicata a coppie in programma sabato 15 ottobre, organizzata in collaborazione con Lumignano outdoor 360 e le associazioni Ai Lumi, Il Sasso, Liberici.

Programma

La rassegna prenderà il via giovedì 29 settembre alle 18.15 al Galla Caffè (primo piano) con la presentazione ufficiale dell’edizione 2016 di “Vicenza e la montagna”, e l’inaugurazione della mostra “Il confine bianco”, del fotografo Andrea Gasparotto. L’artista, originario di Bassano del Grappa, è docente di fisica all’Università degli Studi di Padova; da sempre legato alla sua terra, si definisce arrampicatore dolomitico d’estate, escursionista in autunno e scialpinista in inverno e primavera. Nei suoi scatti la montagna è vista con gli occhi di chi la sale e scende in inverno con sci e pelli di foca. Si tratta di uno straordinario set fotografico in cui forme, luci, contrasti e linee esaltano il paesaggio invernale reinterpretato, con tutti i sensi, dall’artista.

La serata di martedì 4 ottobre sarà dedicata
al cinema, con la proiezione, nella sala cinematografica Ekuò Patronato Leone XIII, con inizio alle 20.45, di “Sciare in salita” (2016) di Chiara Brambilla. Il film ripercorre, attraverso il racconto della scuola di scialpinismo Righini di Milano, le tappe più importanti della storia di questo sport, dall’evoluzione dei materiali tecnici all’avvento del digitale, mostrando come pellicola e social media siano in grado di creare narrazioni sempre nuove. Chiara Brambilla, film-maker e documentarista, vive e lavora a Milano, ed è autrice dei documentari “Casa Plastica” (2006), “Lo Zio Sem & il Sogno Bosniaco” (2008), “Divine” (2010).

È dedicato alla presentazione del libro di Giorgio Daidola “Ski Spirit. Sciare oltre le piste”
(Alpine Studio) il terzo appuntamento della rassegna, in programma giovedì 6 ottobre al Galla Caffè di piazza Castello, con inizio alle 18.15. Lo sci non è solo percorrere “autostrade della neve ripetitive e affollate”. Secondo Giorgio Daidola il vero sci è il freeride, lo scialpinismo classico, nei lunghi raid e nelle spedizioni sulle grandi montagne. Lo Ski spirit, però, non è solo sciare, è anche viaggiare con la fantasia, tentare nuove forme di espressione, soprattutto piacere di condividere. Così Daidola ha raggiunto gli ottomila metri dello Shisha Pangma e ha affrontato le traversate del Karakorum, dello Hielo Continental, delle montagne del Libano, delle Alpi neozelandesi.

Scorrendo il cartellone, martedì 11 ottobre alle 20.45 il Patronato Leone XIII ospiterà una tripla proiezione. Si comincia con il film “Panaroma” (Spagna, 2015) di Jon Herranz, trentaseienne originario dei Paesi Baschi, con all’attivo numerosi cortometraggi sia sportivi, tutti trasmessi da EpicTV, che su temi sociali come Sikyong. The political revolution of the 14th Dalai Lama, La plataforma e Flames, con cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2014 Edu Marin ha affrontato l’impresa più impegnativa della sua vita: scalare la Pan Aroma sulla Cima Ovest di Lavaredo – la leggendaria via aperta e liberata nel 2007 da Alex Huber – insieme al padre sessantaduenne, Francesco Marin “Novato”. Padre e figlio si sono addentrati nel cuore delle Dolomiti affidandosi unicamente alle loro mani per compiere un’impresa senza precedenti.
La seconda proiezione della serata sarà “Chris Bonington – Life and climbs” (Italia, 2015) di Vinicio Stefanello, collaboratore di diverse riviste di alpinismo e uno dei fondatori di PlanetMountain.com, portale internazionale di arrampicata, alpinismo, montagna. Stefanello, ideatore e direttore fin dal 2004 di Arco Rock Legends, dal 2008 al 2010 ha guidato la WebTV del Trento Film Festival. Con Francesco Mansutti ha co-diretto i film Arco Rock Legends, Angelo Dibona alpinista e guida, Rosso 70 – Storie e memorie di 70 anni di alpinismo degli Scoiattoli di Cortina, Walter Bonatti, pensieri di Rossana Podestà, John Roskelley e Un Giorno a Wamba. Il protagonista di questo film, Chris Bonington, uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alla storia e alle avventure di una vita passata a esplorare e scalare le montagne di tutto il mondo. Si tratta di un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e nobili, ma anche contraddittori, del suo essere alpinista e uomo: così l’amore per la moglie e i figli, la scelta di vivere di e per l’alpinismo, le amicizie, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici diventano il racconto di un’esperienza unica.
A chiudere la serata sarà “Metronomic” (Francia, 2015) di Vladimir Cellier. Nell’autunno del 2013 la squadra di stuntman dei Flying Frenchies si ritrova alle Gorges du Verdon per un’intera settimana insieme con i danzatori dell’aria della Compagnie 9.81, il gruppo musicale dei Radio Monkey e gli operatori della Baraka Films. Dall’incontro di queste compagnie di acrobati e artisti prenderà il via uno spettacolo irripetibile, una performance basata in larga parte sull’improvvisazione più spericolata, sul rischio e la sfida alle leggi della gravità. Vladimir Cellier, dopo aver studiato fisica e frequentato il conservatorio, ha iniziato a lavorare in teatro come sceneggiatore e fonico. L’incontro con Julien Nadiras, scalatore e cameraman, lo convince a fondare la BarakaFlims, casa di produzione audio-visiva. Tra i suoi lavori principali: The Mont Rebei Project (2015), La dernière trompette (2014), Petzl roctrip Argentina (2013).

Giovedì 13 ottobre al Galla Caffè di piazza Castello, con inizio alle 18.15, Franco Michieli presenterà il libro “La vocazione di perdersi. Piccolo saggio di come le vie trovano i viandanti” (Ediciclo Edizioni). Cosa accade quando si lascia temporaneamente il mondo organizzato per affidarsi ai suggerimenti della natura? Attorno a questo interrogativo ruotano la riflessione e i racconti di un esperto che nelle proprie avventure ha cercato la via in territori selvaggi e solitari. Franco Michieli è geografo, esploratore di montagne, guida e giornalista-scrittore. Ha imparato a muoversi sulla terra orientandosi senza tecnologie, come gli animali migratori. “Tutto cambia se teniamo la rotta interpretando le forme del territorio, osservando i movimenti apparenti del sole e della luna, decifrando il reticolo fluviale, seguendo la direzione del vento”. Questo piccolo saggio non indaga solo come recuperare le capacità naturali di orientamento dei nostri antenati, ma anche la dimensione spirituale che nasce da questa straordinaria e dimenticata esperienza.

Sabato 15 ottobre dalle 10 alle 17 nella falesia di Lumignano andrà in scena la Climbing Marathon, un meeting internazionale di arrampicata a coppie dedicata a climbers di buon livello. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Lumignano outdoor 360 e le associazioni Ai Lumi, Il Sasso, Liberici, vedrà gli arrampicatori sfidarsi per salire il maggior numero di vie, alle quali è associato un certo punteggio in base alla difficoltà. La coppia che totalizzerà il punteggio maggiore si aggiudicherà il premio della propria categoria. Sono previste tre categorie No big (5°-6°) Plasir (6b-7b) Big (7b -8b). Le iscrizioni si raccolgono sul sito www.lacasadeilumi.com. È possibile iscriversi anche il mattino della gara dalle 8 alle 9.30 (iscrizione 5 euro a persona). Al termine della Lumignano Climbing Marathon la festa continua con la speciale Jam session dei climbers, le premiazioni e le storie vecchie e nuove di Lumignano e dei suoi protagonisti.

Martedì 18 ottobre, nella sala cinematografica Ekuò Patronato Leone XIII, con inizio alle 20.45, verrà proiettato “Arte Sella, la città delle idee” di Luca Bergamaschi e Katia Bernardi (Italia, 2016). In un immenso bosco circondato dalle montagne del Trentino c’è un museo a cielo aperto nel quale arte e natura convivono: è Arte Sella, che tutti gli anni accoglie artisti di fama internazionale chiamati a creare un’opera unicamente con elementi naturali. Nel corso di un anno, costellato di difficoltà pratiche e sfide creative, emerge l’obiettivo di creare opere d’arte con e per la natura, insieme a una riflessione sul concetto di effimero nell’arte e sul delicato equilibrio che lega uomo e natura. Luca Bergamaschi è laureato in Sociologia a Trento, dal 2004 lavora come montatore e cameraman nella casa di produzione Peignoir Production a Parigi. Katia Bernardi ha lavorato per le case di produzione Filmmaster di Roma, Colorado di Milano e, come regia televisiva, per il canale satellitare Cinecinema di Tele+. Nel 2004 con Rodolfo Concer ha fondato a Trento la casa di produzione KR Movie.

Il penultimo appuntamento della rassegna sarà giovedì 20 ottobre con Flavio Faoro che al Galla Caffè alle 18.15 presenterà i suoi due libri “Tecniche di cattura” e “Anelli di corda” (Vividolomiti Edizioni). Insegnante, operatore culturale, pubblicista, Faoro ha pubblicato testi e racconti su riviste cartacee e on-line. È curatore, fin dalla prima edizione del 1997, della manifestazione culturale “Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna”, organizzata dal Comune di Belluno. In “Tecniche di cattura” l’autore riunisce sedici racconti che formano una sorta di romanzo per capitoli. Il titolo si riferisce alla “cattura” – quasi sempre metaforica – di otto animali e otto personaggi di paese, che intessono una dimensione che ha il distacco del tempo e, spesso, l’aura del sogno, diventando il pretesto per raccontare luoghi e avventure.In “Anelli di corda” Faoro conduce il lettore alla scoperta della montagna, parlando di rischio, scalate, bufere e tiri di corda, ma anche d’amore, solitudine, mistero di oscure presenze, passando dalle vette ghiacciate delle Ande della Cordillera Blanca alle creste sospese dei Quattromila delle Alpi, dai crinali arrotondati delle Prealpi alle pareti verticali delle Dolomiti.

A chiudere l’edizione 2016 di “Vicenza e la montagna”, in programma martedì 25 ottobre alle 20.45 al Patronato Leone XIII, sarà la proiezione di “Citadel” (Regno Unito, 2015) di Alastair Charles Lee. Nella Catena dell’Alaska esistono ancora degli angoli che non sono mai stai raggiunti dall’uomo: uno di questi è la remota cima Citadel che, per la sua bellezza, è stata ribattezzata “la montagna di Dio”: una cima pericolosa da scalare per le improvvise valanghe. Ai due compagni di scalate, Matt Helliker e Jon Bracey, toccherà confrontarsi con la salita della cresta lunga 1200 metri. La spettacolarità dell’impresa è garantita dalle riprese in 4k, utilizzate per la prima volta in un film di alpinismo. Alastair Charles Lee, fotografo naturalista e alpinista, ha trascorso gli ultimi dieci anni viaggiando e praticando l’arrampicata in giro per il mondo. Conosciuto come uno dei migliori fotografi e climber del Regno Unito, ha scritto e pubblicato numerosi libri di alpinismo e fotografia. Nel 2011 con The Asgard Project ha vinto la Genziana d’Oro del CAI al Trento Film Festival. Nel 2013 ha partecipato al festival con Autana, anno in cui è stato insignito del Gran Premio dell’Alliance for Mountain Films.

Tutti gli eventi, ad eccezione della “Lumignano Climbing Marathon” (iscrizione: 5 euro ad atleta, da versarsi al momento del ritiro del pacco gara) sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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