Accanto al suo nome, sul foglio delle statistiche cesellato di cifre, la sigla “ne”, non entrata. Proprio quella che nessun giocatore vorrebbe mai vedere. Ma nel caso di Valentina Stoppa certo non si tratta di una scelta tecnica – dato che coach Aldo Corno dispensa miele a piene mani nei confronti della sua guardia titolare “vero e proprio jolly difensivo, fondamentale nei nostri equilibri” – bensì dell’improcrastinabile necessità di risolvere, una volta per tutte, i postumi di un infortunio, all’apparenza di poco conto ma cresciuto in importanza a distanza di tempo. E così l’esterna patavina, seppur dalla panchina, è rimasta a guardare le compagne impegnate ad agguantare quattro punti preziosi sul legno di Civitanova Marche e tra le mura amiche del PalaGoldoni.
Dove sta la bella notizia? Eccola. Al primo allenamento settimanale, dopo il successo a spese di Palermo e in vista della trasferta in terra udinese, Valentina è tornata a pieno titolo nel gruppo biancorosso: due ore filate tra preparazione fisica e parte tecnica, nessun intoppo e segnali dolorosi ai minimi termini. “Sì – conferma soddisfatta l’ex “lupa” – la seduta è andata bene, anzi, oltre ogni più rosea previsione. Dopo quindici giorni di riposo e terapie ho avuto semaforo verde per la ripresa, con l’avvertenza che il dolore alla caviglia destra avrebbe comunque potuto manifestarsi ancora. Colpa della distorsione rimediata nell’amichevole con Marghera e poco considerata, anche perché il fastidio era davvero relativo. E invece è andato formandosi un ematoma che, comprimendo il legamento, mi ha costretto alla sosta forzata. Così mi sono vista due partite dal fondo della panca. Che idea mi sono fatta? Beh – continua Stoppa – premesso che preferisco sempre vivere le gare dentro il 28×15, in casa Fe.Ba. potevamo certamente fare meglio, ma teniamo stretti i due punti, dato che sul legno marchigiano nessuno avrà vita facile. Quanto alla Maddalena Vision non saprei davvero che cosa dire. Troppo ampio il divario espresso dal campo, la nota positiva va ricercata nell’attenzione e nella concentrazione evidenziate dalle mie compagne per tutto l’arco della gara”.
Tre partite nei prossimi dieci giorni, tanto propone alla Velcofin l’agenda appuntamenti del campionato: Sabato 5 ad Udine, Giovedì 10 a Ferrara nell’anticipo legato alla convocazione in nazionale di Tina Jakovina per le qualificazioni all’Europeo 2017, Domenica 13 in casa con Pordenone. “Già, due fuori e una in casa – puntualizza Vale – e, ovviamente, cercheremo di trarre il massimo, che, in parole povere, significa fare bottino pieno. Personalmente guardo con grande interesse alla prima, dato che la mia presenza in campo dipenderà dall’esito della settimana di allenamento, oltretutto con un giorno in meno a disposizione giocando il Sabato”. Quindi Udine, giusto? “Proprio così! Spero di migliorare ogni giorno, l’inizio è stato incoraggiante, ma confesso di avere un pizzico di timore. Insieme allo staff, valuteremo giorno dopo giorno. Quanto alla Delser sta forse pagando lo scotto della neopromossa, conosco Debora Vincenzotti che è giocatrice di grande affidabilità e temperamento, vera bandiera del club friulano. Il suo rientro gioverà alla squadra. Hanno perso con Marghera e Bologna, attualmente imbattute e prime della classe, lo scorso weekend per oltre 30′ hanno tenuto in scacco Ferrara e l’unico successo, firmato con Palermo, è giunto in trasferta e grazie ad una buonissima prestazione di squadra. Al Palasport ‘Manlio Benedetti’ – chiosa l’esterna Velcofin – affronteremo una squadra che si affida tanto alla fortissima identità locale quanto ad una fisicità non comune per la categoria. Dovremo mettere in campo concentrazione e attenzione in difesa, serenità e lucidità in attacco: non è un vero e proprio derby, ma siamo vicini di casa, un condimento gustoso sulla pietanza della sfida”.