Un minuto di raccoglimento nel ricordo di Fatima Jawara, giovane portiere della Nazionale Senior del Gambia, scomparsa pochi giorni fa nel naufragio di un barcone vicino alla costa della Libia. Strano perdere la vita inseguendo un sogno? No davvero, quando il sogno non è solo un pallone da calcio, una carriera, ma significa fuggire dalle guerre, dalle privazioni, dalla violenza. Quando il sogno è solo una vita migliore. Quella alla quale tutti hanno diritto. Poi la partita, l’urlo “Tayaraaa Madonna!”, splendido benvenuto della Delser ad una giocatrice che ha trascorso sei anni importanti nelle fila udinesi, l’inno di Mameli, il gioco, lo sport, la parte bella e accattivante della vita. Neanche 35″ di gioco e Vicenza sbatte il naso sulle letture di Rainis, puntuale nel firmare il canestro d’apertura in penetrazione, da Pozzo e Ofomata impongono fisicità (6-3 al 3′), poi arriva Jakovina e le sue mani educate regalano 5 punti di fila (6-8 al 3’58”), prima che Stoppa e Pegoraro completino dall’arco lo 0-11 esterno per il 6-14 che vale il timeout di casa a 4’24” dalla prima sirena. La Velcofin è ben dentro la partita, Nicolodi cerca il mismatch con Rainis e quando non riceve nel pitturato sfrutta l’uno contro uno con partenza dal perimetro: magari non arrivano i due punti ma il fallo sì. Tocca ad Ofomata sbloccare la Delser (8-14 al 7′), risponde Jakovina dopo che l’osannata Madonna ha preso il posto di una Pieropan da 0-4 dal campo (equamente distribuiti tra 2 e 3 punti) e prima che i tentacoli di Nicolodi spengano la soluzione della straniera di casa.
Il tempo per un tecnico affibbiato ad Aldo Corno per aver protestato su un contatto galeotto (3 punti, Beltrame dalla linea della carità più Ofomata) e la prima frazione va in archivio, con la Delser che conta 6 perse (contro 1) e un piccolo vantaggio (12-11) nella lotta sotto i tabelloni. Bianco rompe il digiuno al 2′ (13-16), replica Rainis (-1) e la ritrovata Bianco suggella il 9-0 interno (17-16 al 3′) con Vicenza che non trova più il canestro nonostante i tanti tiri aperti a disposizione. Corno chiama Ferri e Caldaro, di là Vicenzotti guadagna il 2+1 sul personale di Caldaro (22-16 al 6′ e 14-0): finalmente Pieropan si sblocca (22-18), Caldaro si fa perdonare andando spalle a canestro e guadagnando la lunetta (2/2 e 22-20 al 7′), Stoppa firma il pareggio (22-22) usando magistralmente il perno sulla linea di fondo, ancora Caldaro riporta avanti la Velcofin (22-24) con meno di 2′ da giocare e timeout di coach Medeot. La zona press 2-1-2 regala il canestro di Caldaro, che sbaglia l’and1 sul 3° fallo di Ofomata, l’ultimo tiro è tutto della Delser: gran lavoro di Rainis, Mancabelli dimenticata in angolo punisce dai 6.75 per il 29-27 del riposo lungo. Le percentuali Velcofin non sono incoraggianti (29% da 2 e 25% da 3), a rimbalzo comanda ancora Udine (24-19) che dal campo vanta un complessivo 43%. Non andrà meglio nella seconda metà. Per la seconda parte di gara servirà un’altra Velcofin, a disagio nei primi 20′ anche per la pressione delle esterne friulane che ha creato più di un impaccio alla circolazione di palla.
Si riparte con Pontoni in penetrazione e Mancabelli da sotto (33-27 dopo 48″), Pieropan concretizza una rubata di Jakovina (-4), Mancabelli sembra di un altro pianeta (5 di fila e 38-29), finalmente Nicolodi attacca Bianco sul fondo e guadagna la linea della carità (1/2 e 38-32), poi cancella Da Pozzo e costringe la Delser all’infrazione di 24″. Udine aggredisce e corre, Vicenza non trova forza nella difesa e, ancor più, fiducia in attacco tanto che Corno chiama le sue a raccolta sul 40-32 a 5’09” dalla terza sirena. Brava Nicolodi contro Bianco per il -6, Caldaro incappa nella quarta penalità, tagliafuori questo sconosciuto e Da Pozzo ringrazia. La Delser sembra in controllo e ben organizzata nell’attacco alla zona-press, fuori Jakovina e dentro Stoppa, ma ad Udine non interessa: 46-39 all’8′ con l’inarrestabile Mancabelli, poi Vicenza incappa nei 24″: in meno di 29′ di gioco la Corno-band ha ampiamente superato la media di punti subiti nelle tre gare precedenti.
Buon per la Velcofin che Caldaro si esalta nella lotta e Pegoraro ricorda che sa fare canestro (-3, 46-43 a 63″ dall’ultimo mini riposo). Chiude Mancabelli (48-43) e a nulla vale l’ultimo tiro dell’indomita Pegoraro: lo zero di Jakovina nella terza frazione e i 7 di Mancabelli (14 totali) contano non poco. L’asse Pegoraro-Stoppa riporta la Velcofin a -5 (50-45), Caldaro arriva al 10° personale che vale il -3 al 3′, resta irrisolto il rebus Mancabelli che aiuta dappertutto in difesa e, in attacco, è una specie di iradiddio. Pegoraro cuce (50-49 al 4′), rientra Jakovina per gli ultimi 4’52” con Mancabelli e Da Pozzo più Vicenzotti dall’arco che spingono Udine al +7 (56-49). Pegoraro mette una pezza alla scadere dei 24″ (56-51), Pieropan aggiunge un libero (-4), sotto i ferri succede di tutto, Corno ha da dire e rimedia il secondo tecnico che significa espulsione dopo che Pieropan è incappata nell’antisportivo (56-52 con 58″ sul cronometro): Rainis fa 2/3 tra tecnico e antisportivo (58-52), sbaglia Mancabelli e la imitano Pieropan e Stoppa dai 6.75, Caldaro è una guerriera e ne mette due dalla lunetta (58-54 con 12″). Possesso Delser, Vicenza alza le mani e saluta.
Risultati e classifica: www.legabasketfemminile.it/CompetitionContentA2
DELSER UDINE vs VELCOFIN VICENZA
DELSER: Bianco 6, Ciotola n.e., Beltrame 1, Petronio n.e., Mancabelli 15, Sturma, Vicenzotti 6, Zanelli n.e., Pontoni 6, Da Pozzo 6, Rainis 10, Ofomata 8. All. W. Medeot
VELCOFIN: Diodati n.e., Pegoraro 11, Madonna, Caldaro 12, Stoppa 10, Jakovina 7, Nicolodi 6, Ferri 1, Pizzolato n.e. Pieropan 7. All. A. Corno
ARBITRI: Maria Cristina Culmone di Bologna e G. Caravita di Ferrara
NOTE: uscita per 5 falli Rainis (U) al 40′. Falli tecnici ad coach Corno al 20′ (8-16) e al 40′ (57-52) con conseguente espulsione. Tiri liberi: Delser 6/10, Velcofin 13/20. Parziali: 11-16; 29-27; 48-43; 58-54.
fonte: ufficio stampa Velcofin