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22 Novembre 2024
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Il Lane e quel codice da rispettare

serieb-2016-2017-vicenza-cittadella-bisoli“L’unica cosa che posso dire, è che chi viene qui sa che deve rispettare un codice, perché c’è un gruppo importante da rispettare e chiunque arriva deve mettere le sue qualità a disposizione“. Ecco. L’importanza di avere un allenatore come Bisoli, tutto flessioni e sostanza (oltre che allenamenti doppi post-ferie) sta proprio in questo, sul fatto che non le manda a dire, e che (ora possiamo dirlo perchè ne abbiamo avuto la prova) non è una che “te la racconta”. Da quando è arrivato si è messo a lavorare senza troppi fronzoli, affermando che “i conti li avremmo fatti a dicembre”. Bene, i conti sono tornati e fino a questo punto va dato atto al mister di essersi subito reso conto della situazione, e di aver pazientemente messo insieme i brandelli di una squadra allo sbando, ridando lustro a singoli giocatori (su tutti Bellomo) e mettendo “benzina” nelle gambe di atleti che non riuscivano a reggere 90′ minuti. Ora invece lo fanno, ora abbiamo la base per tentare di salvarci, ora dobbiamo andare avanti così.

E proprio per questo motivo il mister ha fatto bene a mettere le mani avanti, in vista del mercato, perché sa bene che basta poco per mandare tutto all’aria. Da cui la frase sul codice, la quale fa il palo con un altro assioma fondamentale, ovvero il “da qui a fine dicembre tirerò le somme per capire chi vuole rimanere qui per il bene del Vicenza e salvarsi”. Prove di grande intelligenza e di onestà, ma soprattutto di un patto che il mister deve aver stretto con la squadra. “Chi arriva non deve rompere le scatole, se no roviniamo quanto fatto sin qui”, sembra voler dire. E ha ragione da vendere, perché il primo che si scorda che eravamo ultimi e si mette a fare il “fighetta” deve essere mandato via, senza troppe storie. Sono gli articoli base di un codice di rispetto che deve essere rispettato da tutti (società, allenatore, tifosi). Se questo avviene, il lavoro si semplifica, e di brutto, con grande gioia da parte di tutti.

Detto questo, qualcosa sul mercato bisogna pur farlo, perché qualche lacuna sappiamo tutti che esiste. Intanto ci siamo liberati del peso morto di uno che “è da questa estate che sperava di poter diventare un giocatore del Foggia” (tranquillo Di Piazza, si è visto). Ora serve un uomo per reparto: un attaccante che la butti dentro e un centrocampista che faccia gioco, oltre – a meno che Zaccardo non cominci a ingranare – a un difensore che permetta di stare un po’ più tranquilli. Senza dare via i migliori che abbiamo, ovviamente. All’orizzonte ci sono Carpi, Spal e Bari: facciamolo subito, non c’è tempo da perdere. E vediamo di rispettarlo all’unisono, questo codice.

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