Curiosità, attesa, emozione, gusto della sfida. Ma anche consapevolezza, serenità, voglia di mettersi in gioco e, perché no, di lasciar correre la fantasia all’inseguimento di un sogno che potrebbe diventare realtà. E mentre scivola veloce la sabbia nella clessidra che scandisce l’arrivo della Final Eight di Coppa Italia, VelcoFin si avvicina all’appuntamento con la “Mia Cup” dedicando ogni energia a preparare la sfida dei Quarti con Costa Masnaga, in scena Venerdì 3 Marzo alle 21 – arbitri Valeria Lanciotti di Porto San Giorgio e Alice Fratalocchi di Fermo, diretta streaming di tutte le partite, Finale trasmessa da Sportitalia – sul legno del palasport lecchese.
Passaggio, quello con la B&P Autoricambi, obbligato e… complicato, nonostante le padroni di casa non stiano particolarmente brillando in campionato (12 vinte e 8 perse) complice un sesto posto in classifica – a quattro punti dal quinto nel Girone A – in coabitazione con Castelnuovo Scrivia e figlio di una stagione caratterizzata da molteplici infortuni e qualche apparizione da punto interrogativo. Soprattutto per una squadra che vanta una “potenza di fuoco” di rara efficacia – miglior attacco di tutta l’A2 – e grande presenza sotto il tabellone avversario, grazie anche ad un reparto esterne che fa del rimbalzo offensivo una vera e propria missione. Basta aggiungere un roster impreziosito da giocatrici con esperienza maturata nella massima serie – leggi Maiorano, Baldelli, Visconti, Sesnic – giovani di sicura prospettiva – vedi Del Pero – e una società strutturata, organizzata e ambiziosa per capire appieno quanto impegnativa sarà la sfida che le biancorosse dovranno affrontare. Senza dimenticare che, accertate l’indisponibilità di Masha Maiorano – leader motivazionale e tecnica del gruppo – e la ritrovata operatività di Beatrice Del Pero, coach Pirola potrebbe recuperare anche la lungodegente Dina Senic, trentenne centro croato giunto da La Spezia (A1) a sostituire l’argentina Carolina Sanchez dopo il suo addio al basket giocato.
E Vicenza? Osserva, studia, impara e traduce ogni benché minimo dettaglio nel lavoro quotidiano in palestra. Concentrata e determinata, focalizzata sull’obbiettivo da raggiungere per rinnovare, a dodici anni di distanza, il successo ottenuto dall’allora sodalizio biancorosso targato FerrariCasa. Magari considerando che si tratta della prima F8 di Coppa Italia A2, che solo in 9 occasioni, delle 19 edizioni sin qui disputate, la squadra di casa si è aggiudicata il trofeo e che in altre 5 ha ottenuto il visto per la Finale. L’anno scorso vinse Broni a spese di La Spezia, in un confronto che, oggi, si ripropone nel campionato superiore.
“E’ la mia prima Coppa Italia – racconta Lucia Ferri, capitano con la C maiuscola – sarà emozionante e, al tempo stesso, impegnativa. Un weekend intenso che, speriamo, possa regalarci delle soddisfazioni. Non abbiamo nulla da perdere: quindi, con cuore, grinta e un pizzico di fortuna – che non guasta – proviamo a conquistare questo trofeo”. “Sono molto, molto emozionata di partecipare alla mia prima Coppa Italia – le fa eco la slovena Tina Jakovina – sarà un fine settimana davvero speciale per me e le mie compagne. E non vedo l’ora che cominci! Faremo di tutto e di più per giocare e mostrare un buon basket, il migliore possibile. E daremo sempre il 100% in campo. In bocca al lupo a tutti!”. “La Coppa Italia è un evento molto importante – commenta Giuditta Nicolodi – e sono molto felice di partecipare a questa manifestazione. La speranza è quella di riuscire a giocare la finale, quindi cercheremo di essere concentrate dal primo all’ultimo minuto”.
“La Coppa Italia – argomenta Valentina Stoppa – è sicuramente un evento molto stimolante per noi giocatrici. Lo è ancora di più per chi è ambizioso e competitivo! Saranno partite molto intense e ogni squadra cercherà di arrivare fino in fondo. Non penso ci sia una favorita, perché in queste manifestazioni tutto può succedere. Noi arriveremo con un obbiettivo ben chiaro: dare il massimo per cercare di portare la Coppa a Vicenza!”. “Credo che sia un’opportunità, una grande sfida e una ‘bella battaglia’ da combattere – aggiunge Viola Diodati – che serve per metterci alla prova, misurandoci con squadre forti per testare tutto quanto fatto fino ad oggi. Oltre che fisico è un lavoro mentale, perché queste partite, come i playoff, sono gare a sé che vanno al di là di quelle giocate durante la stagione regolare. La speranza? Credo sia la stessa per tutte!”.
“Partecipare ad un evento così importante – dichiara Irene Pieropan – con le migliori squadre dei due gironi, è uno stimolo aggiuntivo al campionato a dare il massimo. E’ il primo trofeo in palio e lotteremo una partita alla volta, consapevoli che avremo davanti squadre attrezzate e gare nelle quali, probabilmente, l’asticella della difficoltà andrà ulteriormente ad alzarsi. Mi auguro che sia una bella F8 e… che vinca il migliore!”. “Dicono che l’importante sia partecipare – sentenzia sorridendo Eugenia Caldaro – ma vincere ha tutto un altro gusto! Speriamo di poterlo assaporare!”.
“Mi piacciono molto queste competizioni – è il Giulia Pegoraro pensiero – perché sono fatte di partite secche, in cui tutto può succedere e nelle quali, spesso, vengono ribaltati i pronostici. Non credo ci sia una favorita e sarebbe troppo facile dire Geas: sarà davvero interessante vedere gli scontri tra i due gironi! La speranza è senza dubbio quella di vincere la Coppa, per noi, per la società e per i nostri tifosi. La sensazione è che sarà un torneo avvincente, con squadre di ottimo livello: avrà la meglio chi riuscirà ad arrivare a Domenica con più energie fisiche e mentali in saccoccia e che avrà più fame di vittoria”.
“La Final Eight è una competizione di tutto rispetto e noi siamo molto contenti di farne parte. Andremo a sfidare sicuramente squadre complete e organizzate – afferma Tayara Madonna – ma la cosa non ci spaventa perché a noi sarà utile per valutare tutto il lavoro fatto sinora e capire quanto, ancora, servirà farne. Siamo serene, abbiamo fatto tanti progressi, soprattutto di squadra: andremo là con più consapevolezze e sicurezze e con l’umiltà che nasce dal sapere che avremo di fronte una squadra come Costa Masnaga. Che va rispettata. Sì, rispettata: ma anche battuta per andare avanti!”.