Record su record si accumulano in casa Ultrabericus e nella settima edizione andata in scena ieri a Vicenza le sorprese non sono mancate. 1.200 i concorrenti sul tracciato integrale, poco meno di 120 le coppie impegnate nella gara a staffetta e 370 infine i competitors del nuovo percorso Urban. Tra tutti questi si contavano fin da questa mattina 30 senatori e senatrici, ovvero concorrenti che hanno partecipato e completato tutte le precedenti 6 edizioni della manifestazione. Tre i percorsi sulla carta con la tradizionale integrale che ha visto il trionfo con botto di Marco Menegardi davanti a Christian Modena e Nicola Bassi. Al femminile successo di una inarrivabile Francesca Pretto che si è imposta sulle inseguitrici Isabella Lucchini e Francesca Canepa.
La staffetta a coppie miste è stata invece un affare tutto per il duo composto da Francesco Rigodanza e Francesca Costa, mentre nel nuovo tracciato Urban il sigillo posto sulla classifica è di colore verde, quello del team Vicenza Marathon che ha monopolizzato la gara uomini con la triade composta da Andrea Mignolli, Francesco Lorenzi e Simone Cortiana. La loro compagna di squadra, Anna Zilio, ha intascato infine la gara rosa, mettendo in fila Lisa Carraro e Martina Testarmata.
Nella corsa principale il bergamasco Menegardi ha inoltre siglato un nuovo record assoluto, fermando il cronometro sul tempo di 5:31:55, che manda in soffitta il tempo dell’edizione 2012 messo a segno da Lorenzo Trincheri con 5:32:59. A confermate l’altissimo livello raggiunto dalla gara berica ci pensano anche ben 6 runners che hanno chiuso sotto le 6 ore. In campo femminile riesce invece a due atlete, Pretto e Lucchini, l’impresa di chiudere sotto le 7 ore, come era riuscita a fare solo la vicentina Federica Boifava, oggi grande assente.
Dato per favorito alla vigilia, Simone Wegher fin dalle prime battute non ha voluto smentire i pronostici e si è subito messo a fare l’andatura. Il trentino è rimasto impassibile davanti a tutti per tutta la prima parte di gara, lasciando che fossero i suoi inseguitori a sgomitare nelle retrovie. Sulle sue tracce in un primo momento si mettevano Luca Miori (Team Noene) e il veterano Fulvio Dapit (La Sportiva-Crazy Idea), accompagnati dal vicentino Francesco Rigodanza primo staffettista della gara Twin. A Pederiva Dapit perdeva verve e si lasciava superare da Carlo Salvetti, mentre alle sue spalle si faceva vedere Christian Modena, in forze al Team New Balance – Mud and Snow.
Al giro di boa di San Donato, la testa della corsa vedeva condensati in una manciata di minuti tanti dei top papabili da podio, dal giovanissimo Mirko Cocco ai vari Geronazzo, Di Giacomo, Bassi, Manenti, Menegardi e Pizzinini. Proprio sotto le scogliere che custodiscono l’eremo del Colli Berici, se da un lato Modena ingranava la marcia giusta, qualcosa si rompeva nel motore di Wegher. Per lui i primi segni di cedimento non tardavano a farsi avanti e a pochi chilometri dal rilevamento cronometrico doveva alzare bandiera bianca. Ne approfittavano così Modena che si infilava alla testa della gara, quindi Marco Menegardi, Miori, Bassi e Dapit. Anche Salvetti si ritirava all’intertempo di Torri di Arcugnano. Al transito davanti a Villa Rotonda, quando ormai il ruolino di gara indicava che mancavano appena 3,5 km, si consumava la sorpresa finale. Menegardi sgasava e si accodava a Modena, sorpassandolo poco dopo per involarsi a quel punto verso la sua vittoria e il nuovo record del percorso. Christian Modena arrivava distanziato di poco più di due minuti e mezzo (5:34:37). Terzo chiudeva a quel punto Nicola Bassi (Team Tornado) con il tempo di 5:35:16.
Nella gara femminile non c’era storia per l’atleta di casa, Francesca Pretto (Summano Cobras) che riusciva da subito a segnare il passo davanti a competitors del calibro della valdostana Francesca Canepa. Quello che costruiva chilometro su chilometro era un vero e proprio abisso. Sul traguardo di Piazza dei Signori il suo tempo di 6:37:32 era di netto il migliore rispetto alle inseguitrici Isabella Lucchini (6:56:06) e Francesca Canepa (7:12:23), per un soffio davanti ad un’altra vicentina, Alessandra Boifava (Rari Nantes Marostica – 7:12:54).
Anche per la staffetta a coppie miste l’Ultrabericus 2017 ha visto una gara in solitaria. A costruire il vantaggio iniziale era l’ispiratissimo Francesco Rigodanza (M’Illlumino di Emme) che consegnava così un testimone da quasi 10 minuti di vantaggio alla compagna Francesca Costa. Per lei è quindi bastato amministrare il distacco e correre spedita verso la finish line, dove stoppava il cronometro sul tempo di 6:06:50, davanti a Moira Guerini e Marco Franzini (Team Tornado – 6:08:20) e Giulia Vinco e Marco Bonfante (Buby’s – 6:12:59).
È piaciuta e anche molto la nuova proposta di “gara corta” debuttata quest’anno nel segno del tracciato Urban trail di 22 km e 750 mD+ dove il team Vicenza Marathon ha sbancato, piazzando un podio maschile tutto a tinte verde acido con i suoi Andrea Mignolli (1:32:48), Francesco Lorenzi (1:33:32) e Simone Cortiana (1:35:55). Successo poi nella prova in rosa dove Anna Zilio si è diplomata regina con il tempo di 1:53:24 che le permetteva di infilare nell’ordine Lisa Carraro (A.A.A. Malo – 1:54:12) e Martina Testarmata (Tibur Ecotrail – 1:57:50).
Su Piazza dei Signori a Vicenza nel frattempo è calato il buio, ma non si fermano gli arrivi dei finisher che proseguirano fino a sera inoltrata, come sempre attesi dal pubblico di aficionados e dai tanti volontari che anchenel 2017 gravitano attorno all’Ultrabericus Team e al direttore di gara, Enrico Pollini.
Gallery fotografica (clicca su un immagine per aprire la slideshow)