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20 Novembre 2024
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Basket, VelcoFin Vicenza espugna Villafranca

pegoraro-velcofin-vicenza-basketUn’assenza per parte – Zanella nelle fila di casa e Stoppa in quelle ospiti – stessa intenzione – raccattare punti preziosi – medesimo obbiettivo – i playoff – anche se con posizioni diverse: la sfida tra Alpo e Vicenza si racconta anche così, senza scomodare il pathos di un derby dalle fresche tradizioni e ricordare il confronto d’andata, messo in cassaforte dalle biancorosse al termina di una gara di indicibile incertezza e sofferenza. Il risultato sorride a Vicenza, al termine di 40′ infarciti d’agonismo e durante i quali le biancorosse superano momenti di grande euforia – leggi il parziale d’avvio – altri di assoluta difficoltà – recupero di casa – per affidarsi poi alla nota intensità difensiva che, unita a scelte lucide in attacco, indirizza la partita.

1° periodo – Vespignani in regia, Granzotto nello spot di guardia, Di Gregorio ala piccola, Reani e Dzinic a presidiare i tabelloni formano lo starting five di coach Soave: quintetto classico per Aldo Corno e Alberto Pan, con Pieropan chiamata a sostituire l’infortunata Stoppa. Zona pari adattata per Velcofin, dopo che Nicolodi ha messo i primi due a referto e il 4° personale imitando Jakovina: Pegoraro in contropiede confeziona lo 0-8 esterno che suggerisce il primo timeout alla panchina Ecodent. Le biancorosse presidiano i tabelloni e solo Dzinic, al 2’30”, trova il fondo della retina per muovere lo score di casa. La tripla di Madonna segna il 2-15 all’aprirsi del 4′, ancora la lunga bosniaca batte Nicolodi spalle a canestro (6-17 al 5′) e adesso le scaligere producono il massimo sforzo per chiudere la forbice: la sospensione di Corno giunge puntuale e cosi la zone press destinata a “mangiare” qualche secondo alle portatrici di palla. Il rimbalzo offensivo di Nico vale l’8-19 a 3’11” dalla prima sirena: Vespignani non vede il mismatch di Dzinic con Madonna, ma il centro veronese guadagna due personali (1/2 e 11-21 al 10′) prima che dalla panchina ospite si alzi Ferri giusto per salutare il miniriposo con 10 lunghezze di margine.

2° periodo – Tempo 45″ e Madonna lascia spazio a Diodati, Granzotto gioca l’uno contro uno su Jakovina ed è gratificata dai personali (2/2) che valgono il 13-21: Toffali prima attacca Diodati sul fondo e poi la neo entrata Caldaro dal post, incamerando quattro punti che valgono il -6 interno (17-23) con 7’40” da giocare nella frazione. Corno non gradisce e richiama l’ex Chieti affidandosi a Madonna, ancora l’ispirata Toffali per il 6° personale e -4 (19-23) e poi l’8° del -2 (21-23 e 10-2) con VelcoFin che non fa un canestro a pagarlo oro. Di Reani è il 23 pari al 5’40” dalla linea della carità, l’arresto e tiro di Tina frena l’emorragia delle viaggianti (23-25), ma Vicenza soffre e Zanardelli prende l’ascensore per spazzare via la soluzione di Madonna: che risponde da par suo col 25-30 dall’arco quando mancano poco più di 2′ al riposo lungo. Jakovina allunga a +7 (2/2 e 25-32) capitalizzando il fallo di Granzotto, la tensione si tocca con mano in campo e fuori, Nicolodi piazza il +9 biancorosso (27-36) e la penetrazione dell’ex Vigarano firma il 29-36 del periodo. Entrambe le contendenti non brillano per precisione (Alpo 9/26 e Vicenza 16/41 dal campo), con le beriche più presenti a rimbalzo (23-19) ma anche meno attente nella gestione di possessi.

3° periodo – Ancora Granzotto risolve dai 6.75 il rebus di una 3-2 che spedisce davanti le lunghe braccia di Nicolodi (32-36 al 1′), Jakovina e Madonna (tripla) confezionalo il 32-41 al secondo giro di lancette, Ferri il +11 (32-43) pochi secondi più tardi. Alpo passa a zona 2-3 dopo il timeout di casa, Nicolodi punisce nel pitturato (34-47) al 4′, nelle aree dei 3″ i contatti si sprecano, ma la difesa biancorossa paga dividendi costringendo l’Ecodent a due infrazioni di 5″ sulle rimesse. Il tracciante di Madonna segna il massimo vantaggio (+14) sul 38-52 al 9′, prima che Pieropan raggiunga Ferri e Caldaro (al 9′ arriverà anche Pegoraro) a quota 3 falli personali. Splendido assist di Jakovina per Nicolodi in taglio dal post e l’and1 della trentina racconta il +17 (38-55) all’alba del 10′: Borsetto da respiro alle sue (42-55) prima che vada ad aprirsi il quarto tempino.

4° periodo – Corno vuole la fisicità di Ferri nel pitturato, dove Nicolodi imperversa, sacrificando una Pieropan dalle polveri quanto mai bagnate, Vicenza sceglie la 2-3 classica, anche per proteggersi da un numero di penalità che sale vorticosamente: a 5’42” dall’epilogo il missile di Jakovina vale il +13 esterno (47-60), poi il contropiede di Pegoraro il +15 (47-62) con 5’17” sul cronometro e conseguente “minuto” Ecodent. Purtroppo il fouled out di Ferri costa il 2+1 di Dzinic e -10 (52-62, 5’23”), Madonna e la bosniaca scambiano canestri, Jakovina si mette in proprio dall’arco per il 54-67 del 6′. VelcoFin deve giocare con il cronometro, Pegoraro ben lo sa e mette il 56-69, Nico da sotto il +15 (56-71) che sa di sentenza. Così non fosse, il tecnico rimediato da Soave (56-72) ne dà assoluta certezza. Finisce con le biancorosse padrone del legno e la standing ovation dei sostenitori vicentini che abbraccia Pegoraro e tutta la Velcofin.

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