In quel film desolante che è il periodo post retrocessione, speravamo almeno di risparmiarci i titoli di coda. Ovvero un’appendice nella quale si sta consumando un tira e molla sconcertante, senza nessuno che riesca a dire davvero che cosa ci aspetta. E’ come se tutti fossero rimasti spiazzati dal fatto che, alla fine, la salvezza non sia arrivata. E’ chiaro, si sperava nel contrario, ma una volta appurata l’incontrovertibilità del fatto che eravamo scarsissimi (e si poteva capire anche prima della certezza matematica), ci aspettavamo che chi di dovere si fosse preparato almeno a chiudere degnamente la stagione. Ovvero facendo quelle mosse necessarie per garantire un futuro al Vicenza, in un modo o nell’altro, senza tirarla troppo per le lunghe. D’altronde se non si vuole finire ancora peggio l’anno prossimo, verrebbe da dire, sarebbe meglio decidere fin da subito cosa fare nell’immediato. O, detta in altri termini, se si vuole garantire un futuro degno di questo nome al Vicenza, con le scadenza dei pagamenti che incombono, non ci può permettere di lasciare passare altro tempo.
Speravamo che almeno questo lo si fosse capito. Invece no. A Vicenza come al solito si preferisce rinviare il “da farsi” da un Cda all’altro (Vicenza Calcio e Vi.Fin.), dopo ovviamente essersi scannati sui giornali. Invece di fornire la necessaria chiarezza sul presente, utile per mantenere gli animi di tutti a bada, i soci hanno preferito buttare ulteriore benzina sul passato, lasciando spazio alle accuse a mezzo stampa, alle precisazioni e ai distinguo, in una guerra di potere che, da fuori, lascia increduli. Il tutto precisando, ovviamente, che si ha a cuore “il bene del Vicenza”, sia mai. E intanto, mentre il tempo passa, tutti scaricano il proprio barile di responsabilità, con il Lane purtroppo agonizzante lì sullo sfondo, in attesa di sapere (e noi con lui) che cosa succederà da qui ai prossimi mesi. Senza nessuno, tra l’altro, che si sia preso la briga di rendere conto (a parte la conferenza stampa del ds Tesoro, in uscita a fine giugno) del recente fallimento sportivo e di come, soprattutto, si intenda evitarlo nel prossimo anno.
Beh… ora basta. Almeno ora che la frittata è ormai fatta, che tutti si diano una regolata e si cominci a comportarsi da professionisti. Per dirla in un altro modo: avete sbagliato tutti, ora finitela e cominciate a sistemare quello che non va, apportando i correttivi a tutto quello che non ha funzionato quest’anno. Altrimenti ci aspetta un’altra stagione da tutti contro tutti, con un Lane vittima sacrificale al centro. Non è il momento di nascondersi ma di dire come stanno le cose e sopratutto come saranno, senza proclami, senza giochetti e senza chiacchiere. Risparmiandoci mesi di tensioni e di speculazioni, magari con fantomatici fondi e cordate pronte a fare miracoli e poi sparite nel nulla… In ballo c’è il futuro di questa società. Tocca a voi: fatecelo sapere, senza ulteriori rinvii.