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21 Novembre 2024
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Un “giocattolo” da non rovinare troppo presto

dalla-vecchia-franchetto-pioppiDopo un avvio di stagione come quello che abbiamo passato, aver iniziato il campionato con due vittorie in due gare è, come ultimamente va di moda dire, “tanta roba”. Ovviamente è solo l’inizio, il lavoro da fare è molto e lasciarsi andare a facili entusiasmi, come ad esempio qualche esponente politico cittadino ha già fatto – basta controllare i vari social network – ci sembra francamente più che fuori luogo, ma l’assemblaggio sembra essersi incanalato verso la strada giusta.

Il gruppo sembra unito e la squadra “gira”, a parte qualcuno che non è più in forma da alcuni anni (ogni riferimento non è casuale) e contro il Modena di Capuano (al netto dei problemi economici dei “canarini”) per tutti sarà difficile portare a casa i tre punti, quindi avanti così. Ma adesso sarebbe importante, lo ripetiamo ancora una volta, mantenere tutti quanti un profilo basso che più basso non si può, altrimenti il rischio di rovinare il “giocattolo” è lì, dietro l’angolo.

Sentiamo il bisogno di metterci sul “chi va là” perché, in questo inaspettato inizio positivo, stonano molto gli ennesimi dubbi che emergono nella trattativa tra Vi.Fin e Boreas. Quanto detto dall’amministratore delegato Franchetto a Tva lo scorso lunedì ha acceso l’allarme, perché si sperava che, arrivati a questo punto e soprattutto dopo questi mesi di co-gestione, il passaggio di consegne potesse essere, una volta conclusi gli accertamenti contabili, una pura formalità. Invece sembra, dall’esterno, che tutto sia di nuovo in discussione.

Non abbiamo letto questa ormai famosa lettera di intenti, non sappiamo bene quale delle due interpretazioni sia quella corretta (manifestazione di volontà da una parta, pre-contratto dall’altra), ma si deve al più presto trovare una quadra per proseguire il (tanto) lavoro da fare in campo con una certa tranquillità. E per quadra intendiamo che si metta fine al ritorno dei botta e risposta a mezzo stampa e alle frasi criptiche da interpretare a posteriori. Oppure, se effettivamente le condizioni sono cambiate e le garanzie espresse in quella conferenza stampa congiunta non ci sono più, lo si dica chiaramente.

Lo diciamo sia agli attuali azionisti sia ai futuri acquirenti: se non ve ne siete accorti il grado di esasperazione dei tifosi, nonostante l’ennesimo salvataggio estivo, è al limite. Non ci sembra il caso di spingerlo ancora oltre, soprattutto perché il rischio maggiore è che le ripercussioni sul campo e sui risultati siano immediate.

In tutto questo non possiamo infine che auspicare che anche le istituzioni
, oltre a pubblicare foto e classifiche con tanto di didascalia “salutate la capolista”, facciano la loro parte per una trattativa che, per il quieto vivere di tutta la città e per sperare che questa sia davvero la stagione della rinascita, deve andare fino in fondo, portando poi avanti nel corso della stagione un piano di investimenti degno di questo nome. Altrimenti sarà come prendere in giro, ancora una volta, quei quasi 6000 abbonati che – mettiamolo per inciso – hanno in pratica firmato, per amore, una cambiale in bianco.

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