Il pilota vicentino porta la scuderia Movisport ed il team Gima Autosport al successo nel Trofeo Rally Clio R3 ma, nel “Mundialito Triveneto”, si ritira già sulla seconda speciale.
Sembrava essere la giusta occasione per festeggiare nel migliore dei modi, di fronte al pubblico amico, il dominio nel Trofeo Rally Clio R3 Zona 2 2017 ed invece il Rally Città di Bassano, vissuto nel recente weekend, si è rivelato ben avaro di soddisfazioni per Andrea Casarotto. L’autentico mattatore della serie, chiusa al primo posto con un margine di ben 47 punti su Rampazzo e 54 su Michele Caliaro forte di due vittorie (Bellunese e Carnia) ed un secondo posto (Maniago), si presentava ai nastri di partenza del “Mundialito Triveneto”, grazie alla sinergia consolidata tra la scuderia reggiana Movisport ed il team Gima Autosport, con tanta voglia di ben figurare sulle speciali bassanesi. Affiancato da Luca Guglielmetti, sulla giallo nera Renault Clio R3, il pilota vicentino partiva guardingo sui poco più di dodici chilometri della “Università del Rally”, la “Valstagna”, chiudendo con il terzo tempo di classe R3C a 7”4 da Terpin. emmeno il tempo di prendere il ritmo nella successiva “Rubbio” che il Città di Bassano 2017 del vicentino andava forzatamente in archivio, causa una toccata contro un muretto nei primi chilometri di speciale.
“L’amarezza è davvero tanta” – racconta Casarotto – “perchè volevamo gratificare lo sforzo che Movisport e Gima Autosport avevano fatto per permetterci di essere al via ed invece torniamo a casa con le orecchie basse. Al via della Rubbio siamo stati fermi per circa una quindicina di minuti e questo ha fatto raffreddare tutto, specialmente le gomme. Una volta preso il via siamo entrati nella prima curva abbastanza accorti ma, probabilmente, non quanto serviva. Ad un certo momento il posteriore della Clio ci ha abbandonati e, in un attimo, siamo andati ad impattare, con la posteriore destra, contro il muretto di una casa. Il risultato? Ponte danneggiato irreparabilmente e gara finita. Non ci sembrava di essere stati esagerati nell’affrontare quella curva ma, visto il risultato, è evidente che non è stato così. Siamo molto rammaricati perchè il podio di classe era ampiamente nelle nostre corde. Eravamo partiti tranquilli, vista la lunghezza della gara, e potevamo giocarci le posizioni di vertice. Peccato.”
La pillola bassanese, seppur difficile da ingoiare, è stata indubbiamente indorata da una stagione, sin qui, trionfale, con Casarotto che ha saputo trarre il meglio dalla performante Renault Clio R3, messa a disposizione dal team Gima Autosport, inanellando uno score, davvero invidiabile, che di fatto ha letteralmente ammazzato la serie, permettendogli di limitarsi a guardare gli avversari già al giro di boa, quando erano state disputate solamente tre delle sei gare a calendario. A Luglio, dopo il Valli della Carnia, la classifica di zona vedeva infatti il driver di Villaverla, saldamente al comando delle operazioni, con un margine di 71 punti su Bearzi e 77 su Rampazzo. “La nostra stagione, a parte Bassano, è stata sin qui impeccabile” – sottolinea Casarotto – “perchè, se avessimo saputo che a metà campionato avremmo potuto già guardare a distanza gli avversari, con due vittorie e un secondo posto, ci avremmo messo la firma. Tutto questo grazie ad una Renault Clio R3 della Gima Autosport che si è rivelata un vero orologio svizzero.”