Addio alla Coppa Italia. Con tanta e malcelata amarezza. Perché VelcoFin, dopo aver dilapidato il match point di Albino, spreca anche l’ultima carta utile per accedere alla rassegna delle magnifiche otto in calendario la penultima settimana di Febbraio. Certamente per merito di un Castelnuovo Scrivia capace di una gara di assoluta sostanza, pronto ad escludere dal gioco la recuperata Brcaninovic e abile a sfruttare la transizione e le mani educate di più di una sua giocatrice. Il 55% dal campo (22/40), con il 52,9% (9/17) dall’arco, la dice lunga sulle qualità balistiche delle piemontesi, sempre concentrate in difesa e lucide nel trovare soluzioni aperte grazie alla qualità della circolazione di palla. Vero che Vicenza si è presentata alla sfida dopo una settimana caratterizzata da molteplici traversie fisiche, ultima l’indisponibilità di Stoppa alla quale, complice un guaio muscolare, è stato esposto il definitivo disco rosso la mattina della partita. Altrettanto inconfutabile il fatto che la qualificazione non facesse assolutamente parte dei programmi prestagionali, ma, una volta giunta a portata di mano, era quantomeno doveroso provare ad agguantarla. Le biancorosse non sono però riuscite nell’impresa, evidenziando non solo una fragilità caratteriale che apre più di un interrogativo a confronto con l’inizio del campionato, ma anche una grande difficoltà a comprendere il gioco e a leggere quanto il campo permette di fare, a maggior ragione quando sul terminale preferito – ovvero la bosniaca – raddoppi e difese aggressive si sprecano. Archiviata una prestazione da rivedere, analizzare e… dimenticare, Ferri &C dovranno tornare in palestra con la consapevolezza che solo il lavoro – e la qualità dello stesso – potranno permettere loro di crescere, migliorare e raccogliere soddisfazioni. L’Eco Program sbanca il PalaGoldoni mantenendo sempre l’inerzia della gara: e anche se non accederà alla Final Eight, dimostra di avere quanto serve per recitare un ruolo da protagonista nella seconda parte del torneo.
1° periodo – Corradini, Madonna, Vitari, Colli e Ljubenovic danno vita allo starting-five di coach Pozzi, le padrone di casa rispondono con Monaco, Mingardo, Federica Destro, Ferri e Brcaninovic: giusto il tempo di prendere confidenza col legno e Ljubenovic annuncia di essere un rebus di difficile soluzione per la difesa berica sporcando due volte il referto nell’arco di 65” (0-4, 1’21”), prima che Brcaninovic replichi spalle a canestro e con due liberi sul 1° di Vitari (4-5, 4’49”). Chiamata nuovamente in causa la n. 23 ospite colpisce dall’arco, Ferri nel pitturato e Brcaninovic dai 6.75 (7° personale) costruiscono il primo vantaggio interno (9-8) a 3’56” dalla prima sirena. Da lì alla fine della frazione, a parte un rincorrersi di sorpassi minimi, l’unico acuto è firmato dall’ex Madonna con il trepunti del’11-15 (8’56”) che precede il personale (1/2) di Santarelli (1° Katshitsi) e il primo mini riposo.
2° periodo – L’appoggio sotto misura di Zanetti scuote Vicenza in apertura (14-15), lo 0-5 esterno, completato dalla lunga congolese (14-20, 2’03”) disegna la prima, vera, forbice dell’incontro. Le rotazioni continuano incessantemente sulla panchina di un coach Chimenti che, invano, chiede intensità ed equilibrio dai quintetti schierati. Servono due traccianti di Brcaninovic e Martina Destro per realizzare quel 6-0 che catapulta VelcoFin a ridosso delle viaggianti (22-24) con 4’31” ancora da giocare. Colli e una penetrazione sul fondo di Madonna annullano lo sforzo interno, Brcaninovic e Zanetti, con in mezzo un libero di Corradini, mandano tutti al riposo lungo con l’Eco Program avanti di un possesso pieno (28-31).
3° periodo – Dagli spogliatoi esce benissimo Madonna che firma la tripla del 28-34 dopo solo 25”, aprendo un break di 10-2 che Brcaninovic prova a interrompere (30-36, 4′) e Corradini completa con la soluzione che ascrive a referto il 30-41 e, a 5’07” dalla penultima sirena, costringe Vicenza alla sospensione. Il tempo di lasciarsi alle spalle i consigli di rito e due punti della nazionale bosniaca dalla linea della carità sul 2° di Madonna (32-41, 6′) e Rosso apre, continua e chiude (8 punti) il parziale di 10-2 al quale contribuiscono Brcaninovic e Monaco (2/2 e 1/2), sulla sponda vicentina, e Madonna, su quella alessandrina: 35-51 e si va verso l’ultimo quarto, con Castelnuovo padrone della partita (20-7) e Vicenza ancora alla ricerca dell’equilibrio.
4° periodo – E’ sufficiente dire che le biancorosse, negli ultimi 10′, riescono a mettere in cascina 10 punti per nullautili a rimetterle in gioco? No, non lo è. Perché nei primi 8′ della frazione ne arrivano soltanto 4: e a poco servono il “tecnico” rifilato alla panchina delle viaggianti, il “fouled out” di Katshitshi e l’antisportivo nel quale Giangrasso incappa ingenuamente. Castelnuovo ringrazia e saluta, VelcoFin lascia il campo con qualche certezza in meno e molti interrogativi in più.
VELCOFIN VICENZA – ECO PROGRAM CASTELNUOVO SCRIVIA 45-62
VELCOFIN: M. Destro 4 (0/2, 1/2), Monaco 3 (1/7, 0/1), Mingardo 2 (1/7, 0/2), F. Destro (0/3), Gamba (0/1), Ferri 6 (2/6), Brcaninovic 19 (3/6, 2/7), Santarelli 3 (1/2, 0/3), Zanetti 6 (3/3, 0/1), Pizzolato 2 (1/2). V. Maculan e Stoppa ne. All. J. Chimenti
ECO PROGRAM: Corradini 3 (1/2, 0/1), Rosso 13 (1/2, 3/4), Katshitshi 8 (3/6), Madonna 15 (2/5, 3/5), Vitari, Algeri, Colli 5 (2/3, 0/2), Giangrasso, Ljubenovic 18 (4/4, 3/5), Giacomelli (0/1), Borghi ne. All. F. Pozzi
ARBITRI: S. Canali di Gandino e F. Finazzi di Milano
NOTE: uscita per cinque falli Katshitshi (EP) al 34’14” (38-54). Tecnico EP al 32’51” (37-54). Antisportivo Giangrasso al 37’41” (37-59). Tiri da 2: V 12/39, EP 13/23; tiri da 3: V 3/16, EP 9/17; tiri liberi: V 12/17, EP 9/12; rimbalzi (O+D): V 29 (13+16), EP 30 (2+28); pe-re: V 24-6, EP 30-12; assist: V 7, EP 9. Parziali:12-15; 16-16 (28-31); 7-20 (35-51); 10-11 (45-62).
Ufficio stampa VelcoFin Vicenza