Dopo quasi cinque mesi di intensissimo tennis la 41^ edizione invernale del Torneo del Tennis dei Comuni è giunta al suo epilogo con la finalissima tra CT Costabissara e CT Creazzo A andata in scena a Lonigo.
Costabissara, indiscussa favorita ad inizio torneo, è stata la dominatrice degli ultimi cinque lustri e detentrice degli ultimi tre tornei estivi, con una rosa esperta saldamente capitanata da Andrea Castaman.
Dall’altra parte il Creazzo di Franco “Erwin” Costagliola, da anni considerata una delle squadre più forti, vuole finalmente dimostrare d’esser matura per il titolo.
Il cammino di avvicinamento è stato immacolato, senza neppure una sconfitta.
Costabissara che, solo l’estate scorsa aveva infranto i sogni di gloria degli uomini di Costagliola, infliggendo loro un bruciante 5-2 in semifinale giunge all’appuntamento con la consapevolezza di chi è abituato alle luci della ribalta.
Per l’incontro più importante della stagione i due capitani – come due navigati giocatori di poker – si sfidano in una partita a scacchi e le formazioni sono (quasi) completamente inedite. E’ Costagliola ad azzardare maggiormente: cinque inediti non forzati (la rosa è tutta a disposizione) su cinque coppie. Si parte con i due doppi misti.
Castaman schiera due coppie consolidate. Vania Miotello e Guido Dal Lago, Baggio e Mocellin.
Nei misti Costabissara non se la sente, evidentemente, di rischiare nuove e strane alchimie. Costagliola risponde con Cailotto-Martino e Romano-Muzzolon.
La partita tra Cailotto-Cristina (CRE) e Miotello-Dal Lago (COS) è bellissima. Creazzo si aggiudica il primo set per 7-5. Cristina è ovunque, con la consueta leggiadria e facilità che lo contraddistingue. Cailotto preme a rete con la proverbiale concretezza. Dal Lago spinge, Miotello rema, ma ai bissaresi manca un po’ di lucidità nei momenti critici.
Nel secondo set sembra non esserci storia. Creazzo vola sul velluto sino al 5-1 e servizio. Poi la scossa. Dal Lago si inventa un passante al fulmicotone che Cristina può solo osservare e la partita, magicamente, gira. 5-2, 5-3, 5-4… La rimonta dei bissaresi è scandita, ad ogni 15, dalle urla di Dal Lago e dagli accorati incitamenti della panchina (affollatissima!). 5-5. Poi 6-5 per Costabissara!
E proprio nel momento più buio, la stoffa e l’esperienza del duo creatino viene a galla. Cailotto torna ad essere un muro impenetrabile a rete. Cristina supporta la compagna piazzando una sere di volée di straordinaria profondità. Dal Lago sbaglia un paio di smash. Miotello regala un paio di quindici e voilà: la marea di ritorno bissarese è arenata. Il tie-break del secondo set viene vinto abbastanza agevolmente da Creazzo che così chiude 7-5 7-6.
Sul campo a fianco Baggio-Mocellin (COS) dominano per 6-2 il primo parziale. Muzzolon commette troppi errori di diritto e Mocellin non sbaglia una palla. Sembra un agevole viatico verso un punto per Castaman&C. E, invece, anche qui, gli dei del tennis si divertono ad irridere le certezze di noi poveri mortali.
Nel secondo set, senza alcun preavviso, il diritto iper-toppato di Muzzolon torna ad essere una spaventosa macchina da punti. Romano entra in ritmo e rimette ogni palla.
Baggio e Mocellin sono bravi a non mollare. Combattono punto su punto e trascinano il Creazzo sino al 4-5 (servizio Costa). Baggio trova due magnifici jolly in cross stretto di dritto che portano Costabissara ad un solo punto dal 5-5. Poi Mocellin, per troppa generosità, si allunga su due pallonetti che avrebbe forse potuto lasciar andare e sparacchia malamente sui teloni di fondo: 6-4 Creazzo. Si va al super tie-break dove le due coppie si alternano al comando rispettando i rispettivi turni di servizio. Una perla di dritto di Romano spezza l’incantesimo, strappando il mini-break sul 9-9. Muzzolon al servizio non perdona e Creazzo chiude per 11-9.
E così l’azzardo di Costagliola porta il Creazzo sul 2-0.
Castaman, nonostante l’ostentata tranquillità, è preda dei propri fantasmi.
Costagliola sa di esser superiore nei doppi maschili e sorride amabilmente nel salutare i suoi prossimi quattro gladiatori che entrano nell’arena di Lonigo.
Frealdo-Paolucci (CRE) opposti a Pedon-Savio (COS)
Dal Balcon-Boeche (CRE) contro Benetti-Zolla (COS).
Il sorriso di Costagliola si va allargando. Dopo i primi set, Creazzo conduce per 6-1 (Dal Balcon-Boeche) e per 6-4 (Frealdo-Paolucci).
Castaman è su tutte le furie. I suoi appaiono spenti, scarichi, forse provati dalle tensioni accumulate nell’assistere ai due precedenti doppi-misti.
Benetti, la stella del firmamento bissarese, è nervoso; i colpi non girano; non c’è ritmo. Zolla, separato dal suo compagno di sempre (Aronne) fatica a trovare la giusta posizione in campo.
Savio e Pedon sono afflitti dai medesimi problemi: troppi errori e poco ritmo.
Poi, ancora una volta, Costabissara riesce nell’impresa di scuotersi. “Sette vite come i neri di Castaman” recita l’adagio.
Così Benetti inizia a disegnare impredicibili geometrie mancine sulle quali neppure Dal Balcon può arrivare.
Zolla ritrova ritmo e feeling con il compagno, mettendo in totale sicurezza la diagonale di dritto. Parallelamente, Savio e Pedon scacciano i demoni che li avevano posseduti nel primo parziale.
Servizio e volée: è un piacere per gli occhi vederli giocare ora.
Dal Balcon-Boeche devono cedere il secondo set per 4-6 mentre Frealdo e Paolucci si arrendono solo sul 5-7.
Costabissara trascina così i primi due doppi maschili al super tie-break. Ora è solo questione di nervi.
Il sorriso sul volto di Costagliola si è irrigidito. Ad un passo dal 4-0, ora rischia il 2-2.
Pedon e Savio iniziano di gran carriera sulle ali dell’entusiasmo dopo la rimonta effettuata.
Paolucci è sempre fantastico sotto rete e sulle palle alte, ma pare soffrire la posizione sempre arretrata del compagno Frealdo. L’essenza tattica di questo super-tie-break è tutta qui. Savio e Pedon giocano in costante proiezione offensiva, avanzando (spesso) e retrocedendo (raramente) all’unisono. Paolucci e Frealdo si dispongono nel classico fondo-rete. L’alchimia ultra offensiva pensata da Castaman ha la meglio sul conservatorismo tattico di Costagliola. Savio-Pedon si aggiudicano il match con un palpitante 4-6 7-5 10-4.
Dall’altra parte Boeche e Zolla si sfidano sulla diagonale del diritto con scambi di rara bellezza. Benetti e Dal Balcon incantano con ricami di pregevole fattura e colpi di puro genio. Righe, nastri, palle dubbie, smash, volée stoppate: c’è tutto in questo super tie-break.
9-8 per Creazzo, match point o “Championship point” come direbbero in tv. Benetti serve su Dal Balcon. Una botta centrale che sibila vicino al nastro. Sarà la velocità del servizio di Benetti, sarà l’effetto sonoro, fatto sta che Dal Balcon parte con leggero ritardo, quasi attendendo che il compagno chiami il “net” (o meglio, il “let” visto che il servizio di Benetti rimbalza dentro il “sette”). Ma Boeche è troppo concentrato nell’osservare i felini movimenti di Zolla. La riposta di Dal Balcon è morbida e Zolla si avventa sulla stessa con una volée alta di diritto tra i piedi di Boeche. 9 pari.
Dal Balcon chiede spiegazioni con lo sguardo al compagno sulla mancata chiamata. Nessuno s’è accorto di nulla. Solo l’orecchio fino di Dal Balcon aveva captato quel sibilo, ma oramai è tardi.
Articolo precedente
Articolo successivo