Gara 5 della finale play off per l’assegnazione dello scudetto è andata al Milano Quanta che con il gol di Mantese a poco più di un minuto dalla fine dell’overtime si è aggiudicato la gara per 6-5, stesso risultato con cui i vicentini mercoledì, sempre con il golden gol, avevano costretto gli avversari ad arrivare alla bella.
Ma la gara è stata una battaglia che poteva essere vinta da entrambe le squadre, con i Diavoli grandiosi perché mai erano arrivati così lontano. Nessuno avrebbe pensato ad una gara così combattuta. Milano non si è mai trovato a doversela sudare così tanto una finale in questi sette anni e mai c’è stata una serie così emozionante e spettacolare, in particolare le ultime due partite della serie, come quella di quest’anno. Un match perfetto: combattuto, ma corretto, anche se con qualche normale momento cruciale di tensione, con una buona conduzione arbitrale, con tanto tifo da entrambe le parti che ha sostenuto per tutto il tempo i propri atleti.
I biancorossi hanno affrontato la partita a viso aperto, senza nulla da perdere ed è stato un susseguirsi di colpi di scena
Nel primo tempo iniziano più convinti i padroni di casa, ma Alberti si presenta subito in gran serata e tiene i suoi anche nel primo power play per Milano che a squadre in parità colpisce un palo con Lievore. Milano ha una grande occasione, ma sono i vicentini ad andare in vantaggio dopo quasi 9 minuti con Loncar al quale risponde dopo nemmeno un minuto Milano con Barsanti. Vicenza con Zerdin e Loncar è impreciso, mentre su Roffo e Sotlar si fa trovare pronto Mai. Vicenza non approfitta della superiorità, mentre al fallo fischiato a Roffo, i padroni di casa segnano con Lettera. I Diavoli hanno una grande reazione e con il capitano Roffo prima agguantano il pareggio e poi con un gol in tuffo, sulla ribattuta di Mai, passano in vantaggio 3-2. Il primo tempo si chiude con un Vicenza carico che prova l’allungo con Corradin e Simsic e con un Milano sempre pericoloso.
Il secondo tempo si apre con i padroni di casa alla ricerca del pari che arriva dopo due minuti e mezzo grazie a Lettera ed inizia un continuo batti e ribatti con tante emozioni: passa in vantaggio Milano con Delfino e Alberti salva il possibile 5-3. Poi i padroni di casa potrebbero approfittare della superiorità, ma i Diavoli con un grande Loncar segnano il quattro pari in penality killig. E’ ancora Milano a tornare in vantaggio con la rete di Delfino, a cui fanno seguito i tentativi di chiudere la partita dei milanesi, ma c’è Alberti a fare buona guardia, e gli assalti di Vicenza per il pareggio che arriva con Sotlar a circa due minuti dalla fine. E’ il 5-5, le squadre non rischiano più di tanto negli ultimi due minuti e si va all’overtime.
Vicenza inizia bene, ma rischia le controffensive dei milanesi. Il momento decisivo è a poco più di tre minuti dalla fine: Loncar lanciato in attacco subisce fallo e Vicenza si trova a giocare il power play e la possibilità di passare alla storia, ma Mai salva per due volte e al gol sbagliato di Simsic risponde Milano con la volata di Mantese verso la porta che con freddezza e tutta la sua esperienza e qualità infila Alberti per il gol che vale lo scudetto a Milano.
Onore ai vincitori che per tutto il campionato sono stati sempre in vetta e hanno confermato il loro valore, ma grandissimo onore al carattere, alla determinazione, alla qualità e al grande cuore biancorosso.
“Adesso non c’è nulla da dire, se non fare i complimenti al Milano che ha portato a casa una sfida bellissima – ha dichiarato a fine gara un emozionato Luca Roffo . – Penso sia stata una delle finali più belle di questo sport, sono stati bravi, ma anche noi abbiamo fatto molto bene. Nessuno credeva potessimo fare una serie così, ma siamo arrivati talmente vicini a questo scudetto, soprattutto sul finale in tre contro due, che vederlo sfumare naturalmente fa male. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, io sono orgoglioso della squadra, sono stati tutti bravi: gli stranieri che si sono integrati, i ragazzi giovani che si sono impegnati e hanno combattuto anche quando non c’era spazio e aiutato chi giocava e quando ne hanno avuto hanno portato a casa delle partite. Tutti bravi dal primo all’ultimo. Un grazie anche alla società che ci ha supportati e ci ha permesso di arrivare a questo punto con la serenità giusta. Adesso è il momento di ringraziare tutti e cominciare già a lavorare per il prossimo anno. Dobbiamo ricordare che è una squadra nata in sette/otto mesi e che è riuscita a competere contro una squadra costruita da tanto tempo. Certo adesso siamo arrabbiati, delusi e tristi perché questa sconfitta fa male, ma siamo arrivati ad un millimetro da qualcosa di grande ed ora dobbiamo lavorare per fare ancora meglio”.
-Mai nessuno in questi anni aveva impegnato così tanto Milano.
“Non c’è mai stata una serie finale così combattuta negli ultimi anni. Nessuna squadra ha avuto una chance così, però alla fine hanno vinto loro e quindi onore ai vincitori e pensiamo a colmare questo piccolo gap”.
– Ed ora già al lavoro per la prossima stagione?
“Adesso ci prendiamo un po’ di meritato riposo perché siamo tutti ‘rotti’, acciaccati, stanchi. C’è chi ha fatto la serie portandosi dietro un’infezione e influenza, chi si è infortunato, chi era acciaccato. Tutti sono stati dei guerrieri, come probabilmente Milano che avrà avuto i suoi problemi. Quindi ora ci meritiamo tutti, vincitori e vinti, un po’ di riposo, mentre le società cominceranno a pensare alla prossima stagione. Sarà sempre un campionato duro con tanti ottimi avversari. Noi partiamo da una buona base su cui si può lavorare bene”.
– Anche in gara 5 si è visto il grande cuore biancorosso.
“Abbiamo dimostrato un carattere incredibile: siamo stati in vantaggio, in svantaggio, abbiamo reagito a situazioni difficili, non ci siamo mai dati per vinti. Ad un certo punto abbiamo girato a due linee, e mi spiace per chi non ha giocato, ma era necessario fare questo sacrificio, e si è visto il grande cuore di tutti. Con un grande Alberti, che ancora non ho nominato, ma che merita un ringraziamento a parte perché è stato la chiave di questa serie, ci ha tenuto a galla sempre e stasera è stato miracoloso. E dietro c’è Michele che è fortissimo e lo ha dimostrato in campo, ma lo dimostra in ogni momento che è il futuro. Insomma il cuore di sicuro non ci è mancato e ci è mancato pochissimo per un risultato storico”.
Mc Control Diavoli Vicenza – Milano Quanta (2-3) 6-5 (overtime)
Milano Quanta: Mai, Brescianini, Mantese, Dlefino, Rigoni L., Barsanti, Bellini, Buggin, Lievore, Lettera, Rigoni F., Comencini, Ferrari, Belcastro, Banchero, Ronco.
All. Luca Rigoni
Mc Control Diavoli Vicenza: Alberti, Frigo M., Loncar, Tabanelli, Pozzan, Bettello, Maran, Ustignani, Zerdin, Roffo, Sotlar, Rossetto, Frigo N., Corradin, Simsic, Tagliaro.
All. Luca Roffo
Arbitri: Grandini di Belluno e Rigoni di Asiago
RETI
PT: 8.58 Loncar (V), 9.50 Barsanti (M), 17.46 Lettera (M) pp, 20.25 Roffo (V), 22.31 Roffo (V);
ST: 27.26 Lettera (M), 32.35 Delfino (M), 37.24 Loncar (V) pk, 38.56 Dlefino (M), 47.53 Sotlar (V;
OT: 58.41 Mancese (M).