Si vede che il biancorosso era nel suo destino: Matteo Rover, trevigiano, classe 1999, calcisticamente è cresciuto, per ben sette stagioni, nel Salgareda, oggi Team Biancorossi. Poi il passaggio alla Liventina Gorghense e, quindi, il grande salto verso Milano, lui di cuore rossonero ma verso la sponda Inter, dove ha giocato per tre stagioni e, nell’ultimo biennio, con la Primavera ha vinto due scudetti, una Supercoppa di categoria e il Torneo di Viareggio.
Nella scorsa stagione tra campionato, Youth League, Torneo di Viareggio, Coppa e Supercoppa è sceso in campo in 45 occasioni, siglando 13 reti.
Nessuna apparizione in prima squadra però ha avuto modo di studiare da vicino Candreva, il giocatore a cui dice di assomigliare e che gli ha dato spesso dei consigli.
“Nasco come attaccante esterno – si presenta – ma posso ricoprire diversi ruoli come centrocampista o mezz’ala oppure seconda punta. La mia forza, come tutti gli attaccanti, è quella di fare gol, di stare il più vicino possibile alla porta, poi mi adatto alle scelte del mister”.
E il promettente giocatore è pronto al salto tra i… grandi: “A metà luglio ho iniziato ad allenarmi perchè non avevo ancora una squadra. Dopo due o tre settimane di lavoro mi ha chiamato il mio procuratore per dirmi dell’interessamento del Vicenza. Abbiamo valutato la proposta, mi hanno parlato favorevolmente di questa società, seria, dove si lavora e si punta a grandi obiettivi e ho deciso di sposare il progetto sperando di fare bene e di vincere il campionato come ho fatto nelle ultime due stagioni con la Primavera”.
Intanto deve ritrovare la migliore condizione atletica: “Devo mettermi sotto – riconosce – perchè ho visto sia in allenamento che in partita che sono un passo indietro rispetto agli altri”.
Matteo non si spaventa di certo sul fatto di dover lottare per conquistarsi un posto da titolare: “Sono sempre stato abituato alla concorrenza – spiega – anche se forse quest’anno ce ne sarà un po’ di più, ma non credo sarà un problema”.
Dopo tre anni a Milano arrivando a Vicenza si riavvicina alla famiglia: “E’ uno stimolo giocare vicino a casa e, magari, avere i miei genitori allo stadio mi darà un incentivo ancora maggiore. Dopo tre anni lontano da casa, però, ormai mi sono abituato. E’ bello poi che in squadra ci siano tanti ragazzi veneti”.
Le aspettative non mancano: “Spero di giocare e di dare tutto me stesso per onorare questa maglia. Poi l’obiettivo della società è quello di vincere e ci proveremo, magari anche grazie ai miei gol. La prima impressione comunque è di una squadra molto forte”.
Oltre al biancorosso Rover potrebbe indossare la maglia azzurra della nazionale Under 20 ai prossimi mondiali 2019: “Lì bisogna metterci ancora di più per guadagnarsi il posto: ci sono giocatori molto forti e occorre grande sacrificio per far parte di quella cerchia. Una volta entrati, però, si può fare davvero bene”.
Insomma, il giovane attaccante è pronto a sognare e a far sognare, anche le sue nuove tifose, con quello sguardo e il sorriso che ricordano Tom Cruise.
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