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20 Novembre 2024
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Diavoli Vicenza: sabato in Coppa FISR Sfida con Milano

Mc Control Diavoli Vicenza ritrova sulla sua strada Milano Quanta, questa volta nella Final Four di Coppa FISR – Trofeo Joker Floors che si svolgerà sabato 3 novembre al pattinodromo Parco Incontro di Forlì.
La sorte ha voluto che, dopo la finalissima per lo scudetto della scorsa stagione, i biancorossi trovassero nuovamente i lombardi in quella che potrebbe essere una importante rivincita.

A Forlì si inizia alle 12.15 con Cittadella – Ferrara Warriors, che si è qualificata a fine settembre nel girone giocato ad Asiago, e poi si procede alle 13.45 con i Diavoli che se la vedranno con i campioni di Italia, nonché detentori del titolo della Coppa FISR.

I vincitori delle due sfide si contenderanno alla sera, alle 19.30, la conquista della Coppa edizione 2018/2019.

Una sfida che sicuramente riporta alla mente la finale scudetto fra le due formazioni, conclusa in gara cinque con la conquista del titolo dei milanesi, ma che non deve far perdere l’attenzione e la concentrazione sulla Coppa. Per i Diavoli sarà durissima, Milano resta la squadra da battere e la favorita anche per questa stagione, ma sarà anche un test importante per verificare la condizione e le possibilità dei vicentini.
“Sabato sarà una grande prova – ha dichiarato Luca Roffo, capitano dei biancorossi. – Abbiamo una grande chance, anche se sappiamo di incontrare in semifinale la favorita del campionato. E’ una bella soluzione che la Final Four si risolva in una giornata unica e anche se sarà dura noi siamo carichi, daremo il massimo e ce la giochiamo”.
– Può essere una difficoltà incontrare Milano all’inizio della stagione, quando ancora non si è al massimo della condizione?
“Se fosse una serie al meglio delle cinque gare sarebbe sicuramente presto, ma così, con partita secca non penso possa incidere la preparazione. Noi abbiamo sicuramente dei grandi margini di crescita. E’ arrivato Delfino che sta già facendo vedere di cosa è capace, ma potrà dare ancora tanto. Poi con Angelo in panchina abbiamo nuove soluzioni, nuove linee, sicuramente un valore aggiunto rispetto alla scorsa stagione. Anche Milano, dopo i cambiamenti di questa estate, ha un bel margine di crescita, anche se resta sempre la squadra da battere. Noi però ce la metteremo tutta e ce la giochiamo alla pari”.

MC CONTROL  DIAVOLI VICENZA: LUCA ROFFO HA FATTO 300

Grande soddisfazione in casa Diavoli non solo per la vittoria della scorsa settimana a Civitavecchia, con un netto 17-0, ma anche per il traguardo raggiunto dal capitano Luca Roffo che con la doppietta di sabato scorso ha raggiunto quota 300 reti con la maglia dei Diavoli.

Luca Roffo, classe 82, spezzino di nascita, asiaghese di adozione, ma dal cuore biancorosso, è arrivato a Vicenza nel 2007, con una grande esperienza di ghiaccio e di in line nonostante la giovane età, e al primo anno è stato il goleador biancorosso con 26 reti. Un biglietto da visita che gli è valso il ruolo di punta di diamante dell’attacco vicentino per anni e che non ha mai smentito.

Alla sua undicesima stagione con i Diavoli, Luca Roffo si può identificare come uno dei giocatori simbolo di questa squadra, oltre ai vicentini del gruppo storico Pozzan e Maran, che ha dato molto per questa maglia alla quale ha sempre dimostrato un grande attaccamento. Tranne una parentesi a Verona nella stagione 2016/2017, Roffo è da 11 anni biancorosso e ha disputato le tre finali scudetto dei Diavoli: nel 2008/2009 contro Asiago Vipers, nel 2012/2013 contro Milano, entrambe perse a gara 4, e la splendida finale dello scorso anno sempre contro Milano, persa con il golden gol di Mantese sul finire dell’overtime in gara 5 sulla pista di Milano, sfida in cui il capitano ha segnato due reti belle e pesanti del momentaneo pareggio e vantaggio nel primo tempo.

Insomma una carriera da incorniciare, compreso il traguardo delle 300 reti con la maglia dei Diavoli.

“Non ricordo l’esordio in biancorosso e nemmeno il primo gol, anche se qualcuno mi ha ricordato che è stato nel 2007 contro l’Edera Trieste – ha dichiarato Luca Roffo. – Sono passati 11 anni e poi i primi anni mi ricordavo e contavo tutto: quante reti, quanti assist. Negli ultimi cinque/sei, invece, ho perso il conto. Preferisco fare un gol in meno, ma raggiungere una vittoria in più con la squadra. Ora l’importante è portare a casa qualcosa con i Diavoli, per me, ma soprattutto per il gruppo, per chi è qui da sempre, come Pozzi e Maran, per chi è qui da molto, come Corradin o Alberti, per chi ha passato momenti difficili, ha fatto tanti sacrifici per questa maglia. Adesso conta per tutto il gruppo fare qualcosa di buono e cerchiamo quindi di mettercela tutta, di combattere sempre”.


– Ma dei 300 gol, ne ricordi qualcuno in particolare?

“Ricordo i due gol della finale dello scorso anno, tanto belli quanto amari per la squadra visto che non hanno portato alla vittoria”.


– E delle tre finali disputate con i Diavoli, unico dei biancorossi insieme a Pozzan, qual è stata la più bella?

“Sono state tutte belle ed emozionanti. Forse l’ultima di più perché è stata più combattuta e siamo veramente andati vicini a qualcosa di storico. Ma io spero che la più bella debba ancora venire”.


– Da quando sei arrivato nel 2007 hai ricoperto vari ruoli: giocatore, capitano, allenatore, direttore sportivo. Quale preferisci?

“Il ruolo migliore è quello di giocatore, in quanto pensi solo a giocare e sono gli altri a risolvere i problemi. Però mi piace molto anche il ruolo di direttore sportivo, di quello che costruisce, che risolve, che tiene uniti. In futuro mi vedo o come allenatore o come direttore sportivo.

 Come giocatore, da quanto sono tornato a Vicenza, dopo l’esperienza con Verona, sto vivendo in modo diverso e migliore lo sport e l’hockey. Probabilmente perché ho una maggiore stabilità, una famiglia, quindi anche maggiore maturità. Sto vivendo ogni gara in modo più bello, con una passione diversa e più reale, ma anche con più serenità. Se non ci fosse una grande passione non continuerei, ma c’è anche la consapevolezza che prima o poi dovrò smettere e quindi mi godo il gruppo, ogni gara e vivo tutto più intensamente. Rispetto al passato sono anche un po’ più tranquillo (anche se qualcuno di molto vicino a Luca a questa affermazione sorride), più maturo. Certo a volte mi scaldo ancora, ma meno”.

E l’augurio che tutti facciamo a Luca Roffo è di poter realizzare ancora molte reti in biancorosso e di poterle festeggiare con qualche bella e importante vittoria della squadra.

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