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1 Luglio 2024
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L'editoriale

Da Terni al Teramo per il Vicenza è un lieto… annuncio

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Domenica scorsa è iniziato quel periodo che, anche per chi è meno avvezzo alle cose di chiesa, è denominato “Avvento”.
Si tratta di un periodo di attesa aspettando il Natale e la parola, dal latino adventus, significa “venuta”.
Per i più piccoli spesso è associato ad un calendario in cui, giornalmente, devono aprire le caselle per arrivare a quel 25 dicembre in cui finalmente poter scartare i regali e trovare sotto l’albero i doni tanto attesi. I tifosi biancorossi, in realtà, la loro sorpresa l’hanno ricevuta in anticipo ancora parecchi mesi fa quando, ancor prima dell’estate, Renzo Rosso ha deciso di acquistare il Vicenza salvandolo dalla scomparsa dal panorama calcistico nazionale.
Sembra passata una vita da quando, giusto un anno fa di questi tempi, la società berica era in balia di fantomatici personaggi, con altrettanti fantomatici passaggi di consegne, con Boreas prima e Sanfilippo poi a far registrare una delle pagine più buie dei 116 anni di storia prima di arrivare all’inevitabile fallimento.
Dodici mesi dopo lo scenario è completamente cambiato: dell’annus horribilis resta solo il triste ricordo mentre si è aperto un nuovo capitolo “marchiato” da quella R di Lanerossi che significa sì tradizione, ma anche sguardo rivolto al futuro per ricostruire e gettare le basi di un progetto che dovrebbe portare, nel tempo, con un’accurata programmazione, nuovi fasti al calcio berico.
Una “ripartenza”, come l’ha definita il direttore generale Paolo Bedin, che unisce l’organizzazione del Bassano Virtus ed il prestigio del Vicenza.
“L’obiettivo é di valorizzare la storia ed un patrimonio straordinario rappresentato dai nostri tifosi per realizzare un progetto sportivo ed industriale che deve essere frutto di una serie di componenti – ha illustrato il direttore generale – Innanzi tutto il coinvolgimento del territorio, in secondo luogo le istituzioni e, ultime ma non certo ultime, le aziende sponsor. Il tutto senza dimenticare l’equilibrio economico-finanziario indispensabile per andare avanti e raggiungere quelle mete che la proprietà targata Diesel e la famiglia Rosso in particolare si sono prefissate”.
Una ricetta semplice, anche se il calcio, lo ricordiamo, rappresenta un universo non sempre assoggettabile alle regole del marketing e della pianificazione, in cui il settore giovanile occupa un ruolo chiave, dalla valenza sociale ed economica, la cui mission è portare i giovani del territorio a vestire la maglia biancorossa e, magari, a giocare a livelli di eccellenza.
In altre parole una società moderna, che crede ed investe nel vivaio e si vuole porre come punto di riferimento in un contesto in cui anche le altre società, definite gemelle e non affiliate, si sentano a pieno titolo facenti parte di una famiglia.
Tutto ciò significa che l’attesa è finalmente finita e ad accompagnare il “lieto annuncio” sono i due squilli di tromba arrivati dalla trasferta a Terni, e firmati da Giacomelli e Zonta, che confermano la squadra di Colella tra le formazioni accreditate a recitare un ruolo di primo piano in questo campionato. Che sabato torna in campo al Menti per la sfida casalinga con il Teramo per poi presentare un calendario dell’avvento serrato fino al giorno di Santo Stefano con un autentico tour de force contro Gubbio, Ravenna, Fano e Albinoleffe, con tre partite casalinghe su cinque.
Nel frattempo il terzo squillo di tromba arriva dal mercato con l’ingaggio dello svincolato Antonio Cinelli, uno dei protagonisti dell’indimenticata cavalcata della squadra di Pasquale Marino fino ai play-off promozione in serie B contro il Pescara, che ha già iniziato ad allenarsi e potrà scendere in campo da gennaio.
Nell’attesa (e non potrebbe essere altrimenti) i biancorossi proveranno a far sognare i tifosi magari anche grazie ai propri giovani. Non solo quelli impegnati nella Champions League Pulcini, bensì con i vari Zarpellon, Zonta, Tronco (solo per citarne alcuni) che, a dispetto della giovane età, hanno già compiuto il passaggio dal settore giovanile alla prima squadra.
L’attesa è davvero finita e si può veramente iniziare a sognare non un bianco Natale, ma… biancoRosso.

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