HOCKEY IN LINE – Novità in casa Diavoli: per la prossima stagione a guidare la formazione biancorossa arriva Denis Sommadossi, classe 1983, lunga carriera sul ghiaccio e poi nel roller, ex allenatore/giocatore del Cittadella e nella scorsa stagione assistant coach di Corso sulla panchina del Verona e primo allenatore dell’Under 18 gialloblu.
Giocatore di esperienza, ha iniziato a praticare sul ghiaccio a 5 anni a Laives, ha giocato a Bolzano e circa vent’anni fa ha iniziato anche nell’in line.
Ha vestito la maglia di tante squadre per l’in line: Bolzano, Spinea, Trieste, Forlì, Milazzo, Asiago, Ferrara, Cittadella, Padova e Verona.
A Vicenza mai, ma ora sulla panchina dei biancorossi avrà l’importante ruolo di sostituire Angelo Roffo dopo una stagione importante, in cui i vicentini hanno conquistato il primo titolo della loro storia, la Coppa Italia.
LE DICHIARAZIONI DI DENIS SOMMADOSSI
“Ho scelto Vicenza per due motivi – ha spiegato Sommadossi, – Per avvicinarmi di più a casa (Cittadella) e perché ho tanti amici a Vicenza. Ho sentito più volte Luca (Roffo), con cui ho anche giocato sul ghiaccio ad Asiago, ho giocato a Ferrara per due anni con Ustignani e Alberti, tranne qualcuno, conosco tutti piuttosto bene. E poi Vicenza è una buona squadra e quindi parto con buoni stimoli”.
– E con quali obiettivi?
“Di solito l’obiettivo è fare meglio dell’anno precedente. Sarà difficile perché ci sono gli avversari, squadre come Milano, ma anche Padova, che sono forti. Dovremo lavorare molto perché per fare meglio, dopo che Vicenza ha vinto la Coppa Italia, bisognerà vincere ancora di più”.
– Quali caratteristiche hai visto nei Diavoli?
“Vedendo Vicenza da fuori, ciò che mi ha colpito è che ha giocatori che lottano fino alla fine e un pubblico che partecipa e sostiene la squadra.”
– Chi vorresti vedere in biancorosso?
“Il sogno mio, ma è anche quello di altri, è di avere in squadra Vendrame. E’ un bravo ragazzo e un vero talento. Ha fatto molto bene anche in Francia, quindi mi piacerebbe allenarlo. Poi per il resto si vedrà con la società. Sicuramente c’è la voglia e lo stimolo per fare bene”.
