HOCKEY IN LINE – Fabio Lievore, asiaghese classe ’92, la prossima stagione vestirà la maglia dei Diavoli, dopo aver giocato a Vicenza nella stagione 2015/2016 e dopo tre anni a Milano, in cui ha vinto quasi tutto.
Attaccante di razza, ha iniziato a giocare ad hockey ghiaccio ad Asiago all’età di 6 anni e ci è rimasto fino all’under 20, quando è passato all’in line sempre ad Asiago, prima nei Black-out e poi nei Vipers. Dopo due anni con le Vipere, ha giocato appunto un anno con i Diavoli e tre stagioni a Milano. Fra il 2014 e il 2017 ha vestito più volte anche la maglia della Nazionale conquistando un argento ai Mondiali di Asiago, nel 2016.
A Vicenza, torna a partire dal 1 agosto, spinto dalla volontà di riavvicinarsi a casa, ad Asiago, per motivi di studio, lavoro e famigliari.
“Ho scelto Vicenza perché volevo tornare più vicino a casa ed era la soluzione più allettante – spiega Fabio Lievore. – Ci sono degli obiettivi ambiziosi che condivido e quindi era la proposta più interessante”.
– Arrivi da un’esperienza a Milano in cui ti sei abituato a vincere.
“Dopo una stagione con i Diavoli sono stato a Milano per tre anni. Un periodo fantastico in cui è mancata solo la vittoria in Champions. E’ stata un’ esperienza bellissima ed importante sia a livello sportivo che umano, ma devo dedicarmi di più allo studio e quindi Vicenza è la soluzione giusta. Conosco l’ambiente e mi sono trovato molto bene, con i ragazzi, con la società, quindi è un po’ come tornare a casa in tutti i sensi. A Vicenza sono stato bene, poi ho scelto di andare a Milano per provare un’altra esperienza e per provare a giocare ai massimi livelli”.
– Cos’ha Milano più degli altri?
“E’ sempre una buona squadra ed ha una grande organizzazione, attenta ad ogni dettaglio ed ogni anno ha la capacità di compensare le partenze con nuovi arrivi e di restare sempre la squadra da battere. E penso lo sarà anche nella prossima stagione. Sono bravi, hanno le possibilità di farlo e poi c’è un allenatore che ha il compito di ristrutturare la squadra ogni volta che ci sono dei cambiamenti e lui è molto bravo a ricreare il gruppo. E poi c’è anche la mentalità, a partire dal presidente, che infonde un modo di pensare professionale e attento, quindi si può pensare solo a giocare.”
– E i Diavoli come li vedi?
“Li ho sempre trovati contro negli ultimi anni, alcuni li conosco molto bene perché ci ho giocato in nazionale, e secondo me possiamo fare bene”.
– A livello personale cosa ti aspetti e ti auguri?
“A livello personale spero di poter portare un contributo importante alla squadra, di poter portare quanto ho imparato e la mia esperienza”.
– Quali saranno le avversarie?
“Avversaria da battere sarà sempre Milano, ma anche Padova, almeno sulla carta e al momento, poi si vedrà. Sarà una stagione impegnativa, non so come sarà la questione Champions, ma speriamo di poterci essere e di poterla vivere e fare il massimo su ogni fronte”.