Il Vicenza sceso in campo al Menti era chiamato a riscattare l’opaca prestazione in quel di Piacenza con il relativo stop verso la scalata della vetta.
L’ avversario di turno, però, il Reggio Audace, sia dal nome che della sua imbattibilità finora in campionato, non lasciava per nulla tranquilli i tifosi biancorossi.
Cosa che per i primi 20 minuti della partita è realmente accaduto con un palo clamoroso e un salvataggio di SuperGrandi che negavano il vantaggio ospite .
L’undici di Mimmo Di Carlo un po’ alla volta iniziava a prendere le misure all’avversario creando non pochi grattacapi alla difesa emiliana.
Quindi, all’improvviso, un lampo di genio misto a coraggio: un pallone che stava per varcare il centrocampo veniva intercettato da Matteo Bruscagin e, quando il giocatore stava per calciare da una distanza siderale, tutti i quasi 10000 spettatori cercavano di dissuaderlo da un simile gesto presagendo un pallone in curva sud o, peggio ancora, un atterraggio nel parcheggio dello stadio.
Invece quel tiro di rara potenza e precisione lasciava stupiti tutti e, ancor di più, l’estremo difensore ospite Narduzzo che non credeva in una simile audacia.
Il classico gol della domenica oppure quello da raccontare ai nipoti: poco importa perchè regalava il vantaggio ai Mimmo boys!
Il secondo tempo vedeva sempre la squadra di Alvini provarci in tutti i modi con una organizzazione di gioco che fino ad ora non si era mai vista al Menti dalle formazioni ospiti e che i tifosi del Lane sperano di non vedere più così spesso.
Triplice fischio finale e vetta ad un punto!
A proposito di tifosi splendido il gemellaggio tra le due tifoserie con il terzo tempo organizzato a fine partita.
E, per restare in tema di parentele, mercoledì sera al Menti c’è il derby con i “cugini” dell’Arzignano e, a breve, domenica 3 novembre, quello con il Padova.
Ma il Vicenza farebbe bene a non fidarsi. Come dice il detto: parenti… serpenti!
Marco Marcolongo