VOLLEY – SERIE B1 DONNE – Flavia Assirelli, capitano di Anthea Volley Vicenza fin dalla fondazione avvenuta tre anni fa, classe 1990, non ci sta alla situazione di classifica e suona la carica motivando le sue compagne. Flavia è nata a Schio nel 1990, si è diplomata al liceo classico linguistico Zanella ed è laureanda in Lingue e letterature straniere moderne all’Università di Bologna. E’ cresciuta nelle giovanili del Vicenza Volley, dai 15 anni in su, giocando in serie C e B, collezionando pure con qualche presenza in A1. Nel 2009-2010 è in rosa di quello che era il Vicenza Volley in A2. Poi si trasferisce a Forlì (A2), successivamente milita per due anni (2011-13) nelle fila del Montichiari (A2) e poi una stagione la gioca a Reggio Emilia (A2). Nel 2014-15 è a Pavia in A2. Nel 2015-16 torna a Forlì sempre in A2 dove vince il campionato (conquistando la promozione in A1) e la Coppa Italia: “L’anno con più soddisfazioni della mia carriera sportiva”. Poi per scelte personali (2016-17) si trasferisce a Ravenna (B1) e dal 2017 2018 è con l’Anthea Volley Vicenza. “Una decisione che ho preso sia per riavvicinarmi a casa – afferma la capitano – sia per il progetto ambizioso di questa società che mi ha subito entusiasmato”.
– Quest’anno avete iniziato il campionato in salita?
“La stagione è cominciata in modo strano per tante ragioni. Anche se la squadra è più giovane e meno esperta degli anni precedenti, si tratta comunque di un gruppo che ha le carte in regola per fare bene.
La nostra attuale posizione in classifica non rispecchia le nostre possibilità reali: dobbiamo impegnarci per migliorare e risalire. A livello personale non mi sento di stare in fondo alla classifica di
B1: la vacanza è finita!”
– La ricetta per cambiar passo?
“Per dare una svolta ci vogliono pazienza e impegno. Le difficoltà ci sono state, gli infortuni anche;, ora dobbiamo andare oltre e mettere in campo tutte le nostre capacità e potenzialità. Solo così i risultati arriveranno. Dobbiamo migliorare partita dopo partita sia nel gioco sia nei risultati. E se faremo tutto ciò sono sicura che ci prenderemo le nostre soddisfazioni”.
– E’ anche vero che, ad eccezione della prima partita, avete incontrato squadre ben attrezzate…
“Direi in una situazione migliore della nostra! Ma al ritorno le batteremo tutte perché il nostro gruppo troverà l’equilibrio necessario tra esperienza e gioventù. Offanengo e Giorgione puntano molto in alto, però, lo ripeto, al ritorno dovranno avere paura di noi! Abbiamo visto i loro pregi e i loro limiti: a noi servono solo maggiore compattezza e unità!”
– Alle tue giovani compagne cosa dici?
“Innanzi tutto che sono consapevole che possiamo migliorare, e molto, e che la strada è aperta! Certo, sarà dura, dobbiamo tutte darci da fare e anche, se necessario, metterci in discussione e compiere un passo indietro per farne due avanti! Vedo che tutte le ragazze mostrano grande disponibilità a sudare in palestra!”
– Non ci sono più scuse insomma
“E’ normale che una squadra quasi totalmente rinnovata e con tante giovani abbia problemi di rodaggio! Ora davvero non ci sono più scuse: dobbiamo tirare fuori volontà e grinta e mettere in campo quello che sappiamo fare: far vedere il frutto del nostro lavoro senza alcuna remora!”
– E passiamo dunque ai prossimi incontri a partire da quello di sabato in trasferta a Santa Giustina
“Dove incontreremo dall’altra parte della rete la nostra ex compagna Pici. Fratte è alla nostra portata e anche contro l’ Argentario, tra quindici giorni in casa, possiamo fare bene. Questi sono i match da vincere per poi giocarcela al ritorno contro le squadre più forti. Perché alla lunga ce la faremo di sicuro!”
– Quale può essere la ricetta per “cucinare” il riscatto di Anthea Volley Vicenza?
“Di settimana in settimana dobbiamo guardare molto di più a noi stesse che alle avversarie. O, meglio, prima dobbiamo migliorare noi e poi preoccuparci di chi sta al di là della rete. Queste due squadre sono alla portata, ma dipende molto da noi”.
– Un invito anche ai tifosi?
“Al Palasport contro l’Argentario tra due settimane ci aspettiamo i cori e i tamburi dei nostri sostenitori: per noi è molto importante anche il contesto e il calore che ci può dare il pubblico: è una spinta notevole!”