Sulla base dei nuovi chiarimenti forniti dalle autorità governative e regionali in merito all’emergenza Coronavirus, numerose federazioni sportive hanno disposto, a partire dal weekend o da lunedì 2 marzo, la ripresa delle attività agonistiche, ma prevedendo come misura di cautela lo svolgimento di gare e partite a porte chiuse. In queste ore le stesse federazioni stanno inviando alle varie società norme attuative riguardo ai soggetti autorizzati all’accesso alle manifestazioni a porte chiuse.
Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto fanno proprio e condividono l’appello già lanciato, a livello nazionale, dalla Fnsi e dal gruppo di specializzazione dell’Ussi, perché le federazioni sportive prevedano specifiche deroghe per l’accesso agli impianti sportivi ai giornalisti e agli operatori dell’informazione. Un eventuale diniego all’ingresso, oltre a rappresentare un’inaccettabile limitazione del diritto di cronaca, non terrebbe conto del valore del prezioso lavoro che ogni settimana decine di giornalisti svolgono nel promuovere le varie discipline sportive, raccontando all’opinione pubblica l’esito di gare e competizioni. Se è condivisibile la scelta di regolamentare gli accessi alle strutture sportive per ridurre la possibilità di contagio, l’eventuale diniego di ingresso ai giornalisti rappresenterebbe, come ricordato da Fnsi e Ussi, un concreto rischio di cadere nel ridicolo.