La tecnologia aiuta l’orienteering: è proprio il caso di dirlo. Il campionato provinciale partito con la gara di Creazzo abbinata alla fiera del Broccolo Fiolaro si è arenato a causa del Coronavirus. Ma la delegazione vicentina della FISO per mantenere in allenamento i suoi tesserati e non solo, ha ideato un campionato virtuale: il Virtual Orienteering Tour.
“Di fatto si tratta di gareggiare comodamente seduti alla scrivania o sul divano, utilizzando “Google maps” e “Street view”, afferma il delegato provinciale Nicola Galvan. “Poi ognuno si deve allenare fisicamente in casa per mantenersi informa come fanno gli un po’ tutti gli atleti stoppati dall’emergenza covid-19”.
“Sul nostro sito web (vicenza.fisoveneto.it) abbiamo ricavato una pagina dedicata proprio al Virtual Orienteering Tour – continua Galvan -. E per ora abbiamo pubblicato tre gare (Rotzo, Enego e Lusiana presentate da Asiago 7 Comuni Ski Orienteering Klubb), ma ogni settimana ne pubblicheremo una interessando tutto il territorio boschivo vicentino”.
– Come funziona?
Semplice: prima di tutto si entra nel titolo scelto. Iniziamo dalla prima gara, quella di Rotzo: clicco il link sulla pagina del Virtual Tour e scarico la mappa in pdf, quella realizzata dai tecnici della federazione: “in questa prima fase si imparano tutte le simbologie tipiche delle carte specifiche dell’orienteering”, spiega Galvan.
Secondo step: cliccare il secondo link che ci porta automaticamente allo Start su street view di Google: “In questo caso per molti – continua il delegato FISO Vicenza – si tratta di prendere dimestichezza con il potentissimo strumento di orientamento che abbiamo molto spesso silente sui nostri smartphone”.
Terzo step: ci si muove con Street view e si visitano i punti di interesse segnalati sulla cartina statica della FISO precedentemente scaricata.
– In cosa consiste la gara?
“Ovviamente non ci sono le lanterne su Street view – sottolinea Galvan -, ci sono però molti particolari che possiamo osservare solo arrivando al punto giusto”.
Nella pagina dopo i link vi è uno spazio dove iscriversi alla gara (inserire nome e cognome) e poi rispondere con delle spunte alle domande. “Si tratta di una domanda per ogni “stazione/lanterna” – prosegue Galvan – e alla fine è possibile spedire il risultato che riceviamo in delegazione. Un nostro giudice stilerà le classifiche di questo primo Virtual Orienteering Tour”.
La prima gara contiene ben 15 stazioni e quindi altrettante domande a cui rispondere.
– Insomma un’iniziativa quella della FISO che diverte e che insegna. Cosa possiamo imparare?
“Prima di tutto che l’orienteering – prosegue Galvan – è più di ogni altro sport una disciplina in cui si utilizza la testa, si ragiona prima di tutto per trovare corrispondenze tra la realtà e la cartina (imparando tutta la simbologia della topografia), e poi si impara a scegliere le migliori strategie per rendere più veloce il percorso”.
– Ma in questo caso non potete controllare i tempi come nella realtà.
“E’ vero, la classifica sarà solamente stilata sul numero di risposte esatte”.
– E l’orienteering si presenta ancora una volta come una disciplina molto formativa per i ragazzi.
“Esatto – conclude il delegato Fiso provinciale – e non è casuale che sia possibile praticarla anche a tavolino. Si tratta di una disciplina tra le più utilizzate dai docenti di educazione fisica a scuola e da realtà come lo scoutismo”.
Non ci resta che partecipare al campionato virtuale di orientamento, magari facendo gare a tempo in famiglia.
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