PALLAVOLO – Stamane la reazione delle due Leghe che rappresentano la pallavolo di vertice nel nostro Paese, si è fatta sentire eccome. I presidenti Fabris (Lega femminile di A) e Diego Mosna (Lega maschile di A) hanno deciso di dimettersi.
Il danno dell’annullamento dei campionati di vertice economicamente e sportivamente è notevole. Come SPORTvicentino avevamo scritto del tema nelle settimane scorse intervistando in particolare il presidente Fabris e la consigliera Carla Burato (presidente del Sorelle Ramonda Ipag di Montecchio in A2): c’era la possibilità di concludere i campionati con una formula alleggerita e addirittura per il femminile di accogliere in A2 le quattro vincitrici dei gironi del campionato di B1 femminile e passare ad una A2 a 24 partecipanti (ora è un campionato di due gironi da 10).
Seccati i presidenti nazionali delle Leghe di Volley perché si tratterebbe di una decisione unilaterale della FIPAV, che danneggia completamente, a loro, dire il movimento di vertice. C’è un problema di metodo (le Leghe che organizzano e raccolgono risorse per il volley di vertice non sono state coinvolte nella decisione) e gestionale.
Di seguito il comunicato stampa integrale!
IL COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Lega Volley Femminile e Lega Volley Maschile
Lettera aperta del Presidenti della Lega Pallavolo Serie A Femminile e Lega Pallavolo Serie A Maschile, Mauro Fabris e Diego Mosna
In qualità di Presidenti di Lega Pallavolo Serie A e Lega Pallavolo Serie A Femminile abbiamo preso atto ieri con totale disappunto del comunicato del Consiglio Federale della FIPAV che sancisce la chiusura di tutti i campionati. Una decisione di enorme portata, presa ignorando il parere chi gestisce i campionati di vertice maschile e femminile.
La decisione comune che abbiamo concordato questa mattina è di dimetterci dalla nostra carica.
La nostra ferma posizione è dovuta alla incomprensibile, inaccettabile mancanza di rispetto dei ruoli dimostrata dal Consiglio Federale nei confronti delle Leghe, a cui è demandata l’organizzazione dei Campionati, senza dare la legittima possibilità di partecipare alla riunione ai rappresentanti dei Club al momento di discutere una scelta di simile drasticità.
Nelle ultime settimane le due Leghe hanno ampiamente dimostrato quanto per loro sia di primaria importanza la salute dei tesserati e del pubblico. Una Federazione sportiva deve però considerare il proprio compito, che in un periodo così difficile della vita del Paese è anche di evitare di demonizzare lo sport, ma dare messaggi positivi e considerare ogni aspetto. Ci riferiamo alle idee e alla capacità organizzativa dei due consorzi che, oltre a rappresentare imprenditori che investono cifre importantissime nella pallavolo, hanno sempre lavorato incessantemente per mantenere il livello della Serie A italiana ai livelli che tutto il mondo conosce e applaude sui palcoscenici nazionali e internazionali.
Ci aspettano anni difficili e il messaggio al pubblico e ai sostenitori che avevano costruito le nostre Leghe negli ultimi giorni era già di pianificazione del futuro. Ben diverso rispetto al blocco totale, alla cancellazione di una intera stagione piovuta dall’alto senza ascoltare il parere dei Club.
Il peso di una simile decisione si abbatte pesantemente sulla pallavolo di vertice che da anni contribuisce in modo sostanziale ai successi e al valore della Federazione Italiana Pallavolo.
Da questa scelta univoca non possiamo che dissociarci fermamente, lasciando la Presidenza delle Leghe.
Diego Mosna
Mauro Fabris