Una disciplina particolarmente educativa perché insegna a conoscere il territorio a confrontarlo con la cartografia, a fare scelte strategiche di percorso riconoscendo l’orografia e, quindi, come dice il nome ad orientarsi.
Migliaia sono gli studenti della nostra provincia e del Veneto che si sono cimentati in questa attività: viene scelta dagli insegnanti nei programmi scolastici proprio per la sua multidisciplinarietà e perché, oltre ad usare i muscoli e la forza, va utilizzato molto il cervello. E il movimento dell’orienteering nel territorio cresce. Abbiamo già presentato in queste pagine la società dell’Altopiano di Asiago, poi la storica Erebus di Vicenza e ora arriviamo a Bassano del Grappa.
Orienteering Bassano 1982 ASD sta rilanciando l’offerta proprio con la ripartenza della Fase2. L’anno passato si è concluso con oltre 230 soci iscritti: da chi ha partecipato ad una sola gara magari proprio nella città del Grappa, a chi ha sperimentato terreni diversi in varie regioni e con risultati apprezzabili. Nel 2016 sono migliorati anche i risultati agonistici: oltre a Silvano Campagnolo e Mauro Zotta, 5° e 4° in gare del Campionato Trevigiano a colori e nel Campionato Veneto Long, è diventata molto più significativa la presenza di atleti nelle gare dei circuiti veneti e non solo.
In questo 2020, oltre alle prove al Parco del Brenta, la società bassanese riprenderà l’attività con un percorso fisso di allenamento nella formula di gara “trova i punti” e quella dell’orienteering fotografico. A giugno vi sarà anche – se possibile – la cosiddetta “biciclettata”, un evento promozionale.
Le proposte del consesso fondato nel 1982 (tra i primi nel Veneto) si concluderanno con la consueta gara nel centro di Bassano in autunno. L’associazione sportiva sta preparando anche dei corsi, rivolti a bambini e ad adulti: per richieste e disponibilità info@orienteeringbassano.it,
“Non sono però solo questi i numeri, già lusinghieri, che ci hanno reso molto soddisfatti a stazioni spente e lanterne riposte – afferma il presidente Sergio Carlesso – Seppur nelle difficoltà quotidiane della pandemia cerchiamo vivere giornate di orientamento genuino, grazie all’entusiasmo di tanti studenti al nostro fianco a proporre lo sport dei boschi, grazie a quegli insegnanti che hanno guidato ragazzi e ragazze più come amici che professori, grazie a quegli atleti che hanno espresso la gioia di aver provato l’orientamento per la prima volta con l’orienteering virtuale e la voglia di rifarlo, grazie alle autorità cittadine che hanno aggiunto un altro motivo per considerare davvero Bassano “Città Europea dello Sport.
Dobbiamo ringraziare la fortuna – continua il presidente dell’orienteering Bassano – che ha finora accompagnato con belle giornate quasi tutte le manifestazioni orientistiche che da oltre 35 anni fanno correre atleti nel centro di Bassano. Proprio qui nel 1985 – sottolinea Carlesso – venivano infatti gettate le basi della Federazione di orienteering attuale. Dobbiamo quindi ringraziare gli organizzatori, essenziali nel loro ruolo – che permettono di costruire questo risultato, e i tanti volontari e praticanti che via via si aggiungono fino a quando anche l’ultimo atleta avrà tagliato il traguardo”.