L’assessore Cavedon conferma la vocazione ludico – sportiva del paese dell’Alto Vicentino
Questa settimana incontriamo il vicesindaco e asses sore allo sport di Marano Vicentino Alessandra Cavedon, 40 anni, geometra nel settore pubblico, sciatrice ed escursionista nella sua vita privata da grande appassionata della montagna.
E’ responsabile del referato allo sport di Marano dalla primavera del 2017 e si occupa anche dei lavori pubblici e dell’ambiente nel paese dell’Altovicentino che conta circa 9500 abitanti.
A Marano si pratica il calcio: vi sono infatti tre società sportive ovvero l’Alto Academy, il Silva Calcio, le Vecchie Glorie. Poi importante è la Polisportiva Ricreativa Maranese che gestisce la pallavolo, il basket e il tiro con l’arco.
E ancora si arriva alla pallamano: si pratica l’handball in collaborazione con la società sportiva di San Vito di Leguzzano. Ma non finisce qui: c’è lo skating club (pattinaggio) e nell’atletica è nata da qualche anno una nuova società, la Marunners. Da non dimenticare l’importante gruppo dei podisti, il tennis e naturalmente la bocciofila.
– Innanzi tutto, a che punto siamo conta Fase2: lo sport organizzato è ancora fermo?
“Gradualmente le associazioni stanno riprendendo la loro attività supportate dagli uffici comunali. I campionati sono stati sospesi per le discipline di squadra, ma le ragazze del pattinaggio hanno ripreso ad allenarsi. Le hanno imitate anche i ragazzi del Marunner che da qualche giorno si allenano sulla pista di atletica.
Fortunatamente a Marano abbiamo molti spazi attrezzati o semiattrezzati all’esterno: si tratta di parchi con piastre sportive. E’ stata la nostra salvezza visto che all’inizio di questa fase2 non si poteva svolgere attività negli spazi chiusi
Intanto i praticanti si allenano individualmente e poi dal 25 giugno (ma ce lo confermeranno) probabilmente si potranno tornare a praticare pienamente gli sport di contatto.
Per le associazioni che praticano altre discipline individuali come lo yoga abbiamo messo a disposizione delle aree nei parchi, sempre all’aperto”.
– Veniamo alle infrastrutture che esistono a Marano Vicentino, almeno le principali…
“Nei cosiddetti impianti sportivi “Pietro Berto” abbiamo a disposizione 3 campi da calcio dove giocano alternandosi le società sportive. A questi se ne aggiunge un altro per gli allenamenti in via del Progresso.
Nella zona degli impianti sportivi vi sono anche 2 campi da tennis e l’area delle bocce (cava-pallino). Nelle vicinanze sorge anche un campo da calcio a 5 rinnovato recentemente.
Inoltre attorno al campo da calcio principale si trova l’anello per l’atletica leggera.
Infine ricordo la palestra “Roberto De Marchi” dove si praticano la pallavolo e la pallacanestro. Una seconda palestra (collegata e più piccola) è utilizzata dalla scuola primaria e dalle società sportive per gli allenamenti pomeridiani.
Infine, al Parco della Solidarietà abbiamo una palestra all’aperto per il “parcour” e nelle diverse zone verdi come dicevo sorgono campi da pallavolo e da basket all’aperto”.
– Per quanto riguarda l’edilizia sportiva vi sono lavori in corso e quali?
“Negli ultimi mesi del 2019 è stato realizzato il rinnovo del fondo in erba sintetica del campetto da calcetto che era stato chiesto dalle società sportive. Come Amministrazione abbiamo consegnato un contributo di ottomila euro all’AltoAcademy che ,come società gestrice dell’impianto, ha realizzato il lavoro.
Quest’anno, invece, abbiamo impiegato un investimento di oltre 100mila euro per la palestra De Marchi (la cui realizzazione risale alla fine degli anni ’80) per manutenzioni varie: è stata operata la sostituzione dei serramenti e poi la coibentazione del solaio nella zona degli spogliatoi.
Nell’estate del 2019 abbiamo sistemato la piccola palestra collegata a quella grande e utilizzata dalle scuole”.
– Quali i prossimi progetti o lavori da cantiere?
“Abbiamo in programma di investire altri 70mila euro per la palestra De Marchi per sostituire le lampade con i nuovi led e sistemare ulteriormente un’altra parte degli spogliatoi.
Per quanto riguarda le piastre sportive all’aperto quella in via Verdi in realtà va rinnovata totalmente: qui è previsto un investimento di 32mila euro di cui 20mila arrivano dalla Regione del Veneto.
Quest’anno la principale opera pubblica che affronteremo, per ora in progettazione, è una pista ciclabile che comporterà un investimento di 400mila euro e che collegherà la piazzetta Santa Maria alla stazione ferroviaria e correrà parallela a via Stazione, arteria che non ha marciapiedi e di alto traffico automobilistico. Sarà una infrastruttura ciclopedonale che servirà tutto il quartiere.
L’obiettivo per il prossimo anno è iniziare la progettazione di una nuova tensostruttura: da anni soffriamo di una carenza di “spazi allenamento” e diverse realtà sportive sono costrette a strutture lontane, fuori dal paese. E’ una carenza cronica: le asd sono molte e i tesserati sempre di più”.
– Nelle realtà private cosa si pratica?
“In paese abbiamo la presenza di alcune palestre private dove si pratica il fitness e la fisioterapia. Poi naturalmente realtà dedicate ad arti marziali e yoga, ma anche a zumba e danza”.
– Cosa ci lascia e cosa ci insegna questa crisi da Coronavirus?
“E’ evidente che dobbiamo cambiare il nostro rapporto con la natura imparando a rispettarla di più. Per quanto riguarda lo sport il Coronavirus ci ha messo davvero in difficoltà: restare fermi per mesi è stato pesante: i ragazzi e le società che avevano obiettivi ben precisi sono rimasti a bocca asciutta o non hanno completato il percorso previsto. Sarà anche lo sport (che è socialità e gioco) che ci potrà aiutare a uscire dalla crisi. A settembre mi auguro che la situazione sia migliorata e i ragazzi possano ritornare a vivere la loro socialità anche attraverso lo sport: si tratta di una parte integrante della loro educazione e crescita.
Vorremmo proporre come ogni anno la festa dello sport che è prevista a settembre: è inevitabile però che venga spostata di qualche mese”.