Il nome é pressochè lo stesso, uguale pure la squadra da dove arriva: la Fiorentina.
Gabriele Gori, giovane attaccante classe 1999, si presenta così: nella passata stagione, quando giocava nell’Arezzo con cui ha segnato 9 reti prima dello stop del campionato a causa dell’emergenza Covid, festeggiava i suoi gol imitando il grande campione argentino anche se in realtà il suo idolo é Fernando Torres.Tra i grandi calciatori del passato un altro punto di riferimento é Beppe Bergomi, papà della sua fidanzata Sara: “Ci sentiamo spesso – rivela – è una persona incredibile che mi dà sempre una mano. Riesce sempre a darmi il consiglio giusto nei momenti più difficili.
Ma per dire di sì al LR Vicenza Gabriele non ha avuto bisogno di tanti consigli: “Ho avuto diverse altre proposte, però Vicenza mi è sembrata quella più allettante: è una città davvero bella con una tifoseria molto calda, cosa che nel calcio è fondamentale. C’erano tutti gli elementi che mi portavano a voler indossare questa maglia che è prestigiosa e ha una lunga storia dietro di sé”.
Sulle sue caratteristiche tecniche aggiunge: “La mia posizione in campo? Mi piace fare un po’ di tutto, non sono una punta statica, bensì muovermi sul fronte d’attacco. Posso giocare poi tranquillamente sia con un modulo ad una che a due punte. Il pezzo forte? Sicuramente il tiro”.
L’obiettivo é di disputare il maggior numero di partite e di realizzare più gol possibili: “Durante il lockdown non vedevo l’ora di tornare in campo – confessa – Stare tanti mesi senza il pallone è stato davvero un disastro. Adesso riparto carico a mille per riprendermi il tempo perso”.
La concorrenza in squadra non lo preoccupa: “Sicuramente ci sarà della sana competizione, ognuno cercherà di lottare per trovare più spazio possibile con questa maglia. Intanto sono stato accolto a braccia aperte dal gruppo anche se dei nuovi compagni conoscevo solo Pietro Beruatto”.
Infine uno sguardo al prossimo campionato: “Ci sono tante squadre di spessore, alcune sono scese da palcoscenici importanti come la Serie A. Secondo me in una partita sono molto importanti i particolari e saranno questi a fare la differenza assieme a tutte le accortezze che ci darà il mister grazie alla sua grande esperienza”.