La differenza tra Vicenza e Venezia sta, nell’analisi post partita di Mimmo Di Carlo, in due rigori: uno concesso generosamente dall’arbitro Meraviglia ai lagunari, l’altro invece non fischiato a favore dei biancorossi anche se per il tecnico ben più evidente.
Da qui parte per poi aggiungere: “Due valutazioni date in maniera completamente opposta – esordisce – Usciamo così con una sconfitta anche se la squadra mi è piaciuta e ha giocato: siamo partiti bene, poi dalla metà del primo tempo sono usciti fuori i nostri avversari. Invece nel secondo é emersa tutta la nostra energia, con i cambi e e ci mancat soltanto il gol. E’ un peccato trovarsi a mani vuote dopo una gara del genere però ai ragazzi ho fatto i complimenti perchè l’atteggiamento e il modo con cui abbiamo affrontato il Venezia mi sono piaciuti”.
Nel secondo tempo nonostante i cinque cambi la squadra non sembra aver cambiato passo…
“In realtà nella ripresa il Venezia non ha fatto quasi più niente, solo due transizioni, mentre la palla l’abbiamo avuta quasi sempre noi. Ci é mancato l’ultimo passaggio, quella giocata in cui devi guardare in avanti e trovare il tempo giusto: in questo dobbiamo ancora migliorare. E quando si creano tante occasioni in area di rigore bisogna avere la forza di concretizzarle maggiormente”
Il cambio di modulo nel secondo tempo?
“L’ho fatto negli ultimi 10 minuti perchè ho visto che con un trequartistista, due attaccanti e gli uomini sulle fasce magari potevamo andare a pressare un po’ di più e, visto che loro stavano dietro ad aspettare, ho preferito allargare il gioco ed aprire la manovra. Ad un certo punto, con Giacomelli e Dal Monte in attacco, stavo pensando di far entrare anche Mancini, invece i crampi di Pontisso mi hanno fatto cambiare idea. Però i ragazzi fino alla fine ci hanno provato, hanno lottato e, lo ripeto, occorre più concretezza, ma la squadra ha giocato”.
L’attacco si é dimostrato un po’ leggero?
“In realtà la questione non è l’attacco, bensì servire meglio gli attaccanti. Le giocate le abbiamo avute, le occasioni pericolose pure e almeno 7-8 situazioni in cui dovevamo essere più bravi a mettere la palla o sulla figura o nello spazio. Queste sono cose che bisogna migliorare però la partita è stata decisa da un rigore che non c’era per loro e da uno netto che non é stato concesso a noi”.
Tra le note positive le prestazioni di Beruatto e Grandi
“Era la prima partita ed è sempre difficile capire se tutti stanno bene, come affrontano la gara, le distanze: diciamo che dei 95 minuti ne abbiamo fatto 70 buoni e 25 in cui abbiamo concesso un po’ troppo agli altri, però c’è da valutare anche il Venezia, che ha giocato in casa e dopo il vantaggio ha sfruttato le ripartenze molto bene. Da parte nostra, lo ripeto, il Vicenza non ho mai mollato, ci ha provato fino all’ultimo secondo quando Daniel Cappelletti é andato vicinissimo al pareggio”.
Mercoledì si torna in campo per il secondo turno di Coppa Italia contro la Pro Patria
“Cercheremo di fare il meglio possibile, provando a passare il turno anche se sarà una partita difficile come tutte e bisognerà prepararla e affrontarla bene dando spazio a tanti giocatori che oggi non hanno giocato. E poi penseremo al Pordenone”.