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18 Luglio 2024
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Manuel Sossella e Giulio Nodari mettono il sigillo nel 29° Rally Città di Schio

La Skoda Fabia di Manuel Sossella e Giulio Nodari vinvitori del 29° Rally Città di Schio (ph. FOTOSPORT)

 

Sono  Manuel Sossella e Giulio Nodari, con una Skoda Fabia R5, i vincitori del 29° Rally Città di Schio, disputato sulla lunghezza di sei prove speciali, caratterizzate da un notevole agonismo e da molte indicazioni anche sotto il profilo tecnico-sportivo.

La gara, tornata a corrersi dopo un anno di pausa grazie all’impegno del giovane sodalizio Power Stage, ha avuto il conforto di ben 104 iscritti e 101 partiti, con tanta qualità sia di uomini che mezzi.

Il rally scledense ha avuto un colpo di scena vincolante per la classifica: era partito ventre a terra Paolo Oriella, in coppia con Sandra Tommasini (Skoda Fabia R5), che per tre prove ha guardato tutti dall’alto. Poi una “toccata” con conseguente ruota posteriore sinistra danneggiata lo ha costretto al ritiro.

A quel punto lo scettro è passato nelle mani di Sossella che ha sfruttato la fase centrale del confronto per prendere il miglior feeling con la vettura per poi finire in crescendo, mettendo il proprio sigillo sulla competizione scledense, dalla quale mancava da molti anni.

Seconda piazza assoluta per Alessandro Battaglin, in coppia con Selena Pagliarini su una Peugeot 208 T16. Dato tra i favoriti, l’esperto pilota di Marostica non ha mai insidiato a dovere la leadership secondo quello che indica il suo immenso potenziale, riuscendo comunque a terminare ancora a podio nonostante non abbia mai trovato la migliore soluzione alla guida della vettura transalpina.

Bravo, comunque, Battaglin, a contenere gli attacchi ripetuti del bresciano Ilario Bondioni, in coppia con D’Ambrosio, alla prima esperienza al volante della Volkswagen Polo Gti R5 e all’esordio nelle “piesse” scledensi. Una progressione decisamente di livello, quella del driver lombardo, che ha costretto Battaglin a dare fondo a tutta la propria esperienza per non farsi soffiare l’argento.

Un “bronzo” dunque d’effetto, quello di Bondioni, come di livello si è rivelata la prestazione del veronese Michele Griso, in coppia con Lucato, con una Ford Fiesta R5. Una gara di carattere per lo scaligero, che ha chiuso al quarto posto finale. Completa la top five l’attesissimo “padrone di casa” Efrem Bianco (il recordman di vittorie a Schio), con Lamonato alle note sull’ennesima Fabia R5.

Una prestazione al di sotto delle attese  quella di Bianco, che inseguiva la sestina di allori e che invece non è mai entrato nel vivo del confronto, mai riuscendo a trovare il giusto feeling con la millesei boema turbocompressa.

In tema di belle prestazioni non è passata inosservata la nona posizione assoluta del francese Cyril Audirac, non nuovo a prestazioni di spessore in Italia. Al debutto sulle strade scledensi, con la Renault Clio Super 1600 ha firmato la nona posizione assoluta, primo anche tra le due ruote motrici.

Sempre in tema di prove altisonanti da segnalare il duello tra lo sloveno Viliam Prodan e Marco Pellizzaro, il primo con la nuova Ford Festa Rally4 e l’altro al volante di una Peugeot 208 R2. Per l’intero arco della gara i due, meritevoli entrambi di ampio elogio, hanno battagliato con forza a suon di decimi di secondo con alla fine l’inezia di 2”5 nel distacco finale. I due sono entrati di forza anche nei venti dell’assoluta generale.

La gara si è esaurita senza alcuna difficoltà e tutti gli equipaggi partecipanti hanno espresso la loro soddisfazione per quanto è stato loro offerto in termini di percorso, di organizzazione e di ospitalità, considerando le oggettive difficoltà date dalla pandemia.

Il Rally Città di Schio, una delle poche che hanno potuto e saputo essere organizzate in un calendario falcidiato da annullamenti, pur anche con lo stop di una stagione (nel 2019 non si è corso!) ha proseguito dunque la propria tradizione.

E’ stato anche confermato il forte stimolo dell’Amministrazione Comunale, soddisfatta del messaggio dato dall’evento in questo momento di forte difficoltà nazionale, un messaggio capace di unire sport a suggestioni profonde e autentiche, per contribuire a dare serenità, per quanto possibile, al territorio.

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