CALCIO SERIE B – LR Vicenza e Chievo Verona è una sfida dal sapore speciale. Al di là del fatto che si tratti di un derby veneto, di storia e tradizione però recenti, la partita riveste un significato particolare per via dei numerosi ex che oggi vestono la maglia biancorossa: Riccardo Meggiorini, Luca Rigoni, ma soprattutto Mimmo Di Carlo.
Il tecnico ha legato alla società del presidente Luca Campedelli pagine importanti della sua carriera in panchina.
“Ritrovo tanti amici – esordisce Di Carlo alla vigilia del match – E poi con il presidente Campedelli ho un rapporto che va al di là del calcio. Quando mi ha chiamato per la prima volta il Chievo era ultimo in classifica con appena 9 punti in classifica. Tutti, però, credevamo fortemente nella salvezza e siamo riusciti a compiere un’impresa centrando la salvezza. Al di là dei risultati tra noi c’è stima, mi ha dato tanto. In società mi hanno fatto sentire uno di loro e questo resterà per sempre”.
Però oggi c’è il campo a dividerli: “Il Chievo è la squadra più in forma del campionato – prosegue – anche se
tutte e due le formazioni arrivano al match in un buon momento. Per prevalere, dunque, bisognerà correre di più ed essere determinati con una grande voglia di vincere. Di sicuro quella di martedì sera al Menti si annuncia come una sfida di alto spessore dal punto di vista tecnico e dalla velocità di gioco”.
E per l’appuntamento il Vicenza recupera per il centrocampo Vandeputte oltre il nuovo acquisto Davide Agazzi: “Longo e Dalmonte non so se sono ancora pronti – aggiunge Di Carlo – Vorremmo averli tutti e due in campo, però nello stesso tempo non voglio rischiarli. Agazzi, il nuovo arrivato, ci potrà dare una grande mano per le sue caratteristiche: c’è anche Zonta, poi, che all’accorrenza può essere schierato come terzino”.
Infatti, per Bruscagin che rientra titolare ci sarà Cappelletti che dovrà scontare il turno di squalifica dopo l’ammonizione rimediata con il Frosinone. Barlocco e Beruatto si contenderanno invece la fascia sinistra.
In attacco ci sarà Meggiorini con al suo fianco uno tra Gori, Marotta e Jallow: “Marotta e Jallow hanno dato una spinta importante quando sono state chiamati in causa nella ripresa – sottolinea il tecnico – Quello che conta è l’atteggiamento con cui si scende in campo. Noi dobbiamo disputare una gara di grande spessore per intensità, agonismo ed attenzione. Contro questo Chievo c’è bisogno di una partita perfetta, giocata a ritmi alti. E noi come squadra possiamo metterlo in difficoltà. Un voto al Vicenza visto finora? Lo lascio in sospeso: oggi la squadra c’è, tra un mese potrò esprimere un giudizio perché è bene ricordare, anche se alcuni non l’hanno capito, il periodo difficile che abbiamo vissuto per quasi un mese a causa del Covid. A parte questo dobbiamo crescere, come mentalità e sotto l’aspetto dell’intensità agonistica”.