E’ Alfredo Trentalange il presidente degli arbitri italiani. E’ questo il verdetto espresso dai 302 elettori fra presidenti e delegati sui 329 aventi diritto al voto che domenica 14 febbraio si sono trovati in presenza per l’assemblea generale dell’AIA. La giornata è stata accesa con accuse da ambo la parti ma Marcello Nicchi, dopo 3 mandati alla guida della grande famiglia arbitrale, lascia il “fischietto” al torinese Trentalange, con cui ha collaborato nel Comitato Nazionale ricoprendo il ruolo di responsabile del Settore Tecnico.
Il nuovo presidente nazionale, vanta una lunga carriera arbitrale, con ben 197 presenze in Serie A e 70 a livello internazionale.
Nella vita di tutti i giorni, Alfredo Trentalange ha fatto della formazione e dell’attenzione al sociale il suo quotidiano: laureato in Scienze Motorie e Scienze dell’Educazione, è stato insegnante ed educatore in diversi enti di istruzione della sua città, Torino, ma anche formatore presso università ed enti privati sui temi sociali, etici e anche di gestione aziendale.
Le prime parole di Alfredo Trentalange mostrano come sarà la futura famiglia dell’AIA nazionale: aperta e pronta ad accogliere tutti. Il suo primo ringraziamento è andato a Marcello Nicchi “mi ha insegnato tantissime cose molte di più di quelle che ci siamo detti… Il suo percorso nell’AIA ha dato tanto, quello che lui ha dato a questa associazione resterà sempre nel mio cuore” e qui dedica un applauso a Marcello Nicchi. Poi parla ai presidenti sezionali “voi siete i miei presidenti e quando mi chiamerete cercate di chiamarmi Alfredo, come io cercherò di fare con voi, se mi chiamerete presidente capisco che ci sono dei problemi…”.
Dopo il grazie e l’invio al “tu”, Trentalange ricorda l’importanza dell’esempio che si da ai giovani e pertanto invita la platea a “restituire ai giovani quello che qualcuno ha dato a noi nel passato”. Infine saluta l’assemblea ricordando che si possono cambiare le idee ma mantenere saldi i principi. Insomma un invito alla coesione ed al lavoro insieme per quell’AIA rivolta verso il nuovo!
