MOTORI – Un sogno durato soltanto due prove speciali, ecco quanto vissuto in sintesi da Andrea Casarotto all’Adria Rally Show.
Il pilota di Vicenza puntava alla terza affermazione consecutiva all’Adria International Raceway, dopo le vittorie del 2010 e 2020, e le premesse della vigilia lasciavano chiaramente intendere il potenziale ma, purtroppo, a causa di un fatale errore sul finale della prima tappa i sogni di gloria si sono infranti, parzialmente arginati dall’aver agganciato, in extremis, il podio.
Pronti, via ed allo scattare del primo semaforo verde della stagione Casarotto, affiancato nell’occasione da Stefano Costi, confermava di voler difendere il proprio territorio, andando a staccare il miglior tempo in classe S1600, infliggendo 12”6 a Trettl e 15”9 a Rosi.
L’eccessiva prudenza espressa nella ripetizione della “Adria Long Run” vedeva il portacolori di Movisport, alla guida della Renault Clio Super 1600 di MS Munaretto, chiudere al secondo posto, incassando un pesante ritardo da Trettl, il quale si avvicinava pericolosamente.
Al calare della sera, prima tornata sulla “Adria Grand Prix”, il pilota vicentino incappava in un testacoda che lo faceva precipitare, fuori dal podio, a poco meno di quaranta secondi di gap.
“Eravamo partiti molto bene – racconta Casarotto – perchè, dopo aver preso le misure al nuovo tratto del circuito, abbiamo trovato la quadra dell’assetto, vincendo bene la prima prova speciale. Nella seconda siamo stati troppo abbottonati nel toboga e nel kartodromo, perdendo quasi tutto il vantaggio accumulato sulla prima. Al via della terza siamo stati parecchio fermi ad inizio prova e le gomme si sono raffreddate tanto. Abbiamo provato a partire cauti ma, poco dopo lo start, ci siamo girati. Da quel momento abbiamo perso un po’ di fiducia: peccato”
Archiviata la prima frazione di gara, quella di sabato, a Casarotto non restava altro che gettare il cuore oltre l’ostacolo e tentare una difficile rimonta per l’aggancio al podio di classe, un compito non certo facile avendo soltanto una prova speciale in grado di fare la differenza. Spremendosi al massimo, nonostante i fantasmi della sera precedente che tornavano prepotentemente a bussare alla porta di casa del vicentino, il bersaglio veniva centrato al termine della lunga “Adria Grand Prix”, con il gradino più basso del podio che diventava realtà.
Con la classifica ormai delineata i pochi chilometri della conclusiva “International Karting Track” non portavano alcun scossone alla situazione di classifica e Casarotto poteva così sorridere, a denti stretti, per il comunque buon terzo posto di classe, su dieci arrivati, in terra polesana.
“L’errore che abbiamo commesso, nell’ultima prova della prima giornata, è stato fatale – aggiunge Casarotto – perchè poi domenica avevamo soltanto una prova speciale lunga nella quale tentare di recuperare il podio di classe. Con Stefano ci siamo guardati e ci siamo detti che dovevamo provarci, per recuperare l’errore commesso il giorno prima. Ci siamo riusciti ed abbiamo così ritrovato un po’ di ottimismo. Davvero un peccato perchè potevamo giocarcela. Grazie alla scuderia ed ai nostri partners: iniziare con un podio la nuova stagione è sempre un buon risultato. Complimenti anche all’organizzazione. Il nuovo tracciato è davvero molto bello, tecnico ed insidioso. Nonostante l’assenza del pubblico è stato svolto un lavoro eccezionale per quanto riguarda la diretta televisiva e web. Ci vorrebbero più eventi con questa tipologia di copertura mediatica.”
La foto di copertina é di Actualfoto