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18 Luglio 2024
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Augusto Fantelli
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Fantelli (Rugby Vicenza): il mio sogno è la “Franchigia del Palladio” – Uno stimolo anche per Battistolli e Innocenti

Augusto Fantelli, 68 anni, rugbista, presidente di Rugby Vicenza, tra i fondatori di Amatori Rugby Vicenza, prende posizione verso le elezioni nazionali del 13 marzo della Federazione Italiana Rugby e sostiene il candidato a consigliere Luigi Battistolli e il candidato presidente Marzio Innocenti.

Quest’ultimo presidente della FIR del Veneto dal 2013 si ripresenta per il nazionale: ritiene che per riportare in alto il rugby italiano sia necessario ripartire dalla base. E Luigi Battistolli (sponsor e sostenitore di Rangers Rugby Vicenza e di Rangers Amatori  Rugby Vicenza) lo affianca pienamente. Dopo le elezioni nazionali vi saranno quelle regionali e a cascata i rinnovi dei consigli delle singole società sportive.

Purtroppo il rugby italiano fa fatica ad affermarsi a livello internazionale e troppi oramai sono i match degli azzurri senza vittorie.

Contrariamente a 4 anni fa abbiamo scelto la strategia di Innocenti – afferma Augusto Fantelli –  che effettivamente ha progetti per lo sviluppo del rugby che si rendono sempre più necessari”.

– Ad esempio?

“Per esempio sulle Accademie: è stato importato dall’estero un sistema per indirizzare i ragazzi maggiormente promettenti tra i 16 e 18 anni. Sono delle realtà residenziali dove gli atleti sono seguiti da tecnici federali con formazione di altro livello”.

– E qual è il problema?

“E’ che questa attività non basta per “rimpolpare” la Nazionale. Tra gli azzurri di quella che è la prima squadra su 35 giocatori solo 4 o 5 sono usciti dalle accademie di Federazione (la più vicina a Treviso e quella nazionale a Remedello vicino a Brescia , ndr).

Fatti quattro conti non c’è riscontro tra investimenti e presenze finali ai vertici del rugby!”

“Purtroppo non si mangia col rugby – sottolinea Fantelli – in Italia non esiste il professionismo in questa disciplina sportiva e tutti i nostri giocatori della serie A lavorano o studiano. D’altro canto però per avere risultati nella massima serie è necessario allenarsi come i professionisti … tanto sacrificio per avere buoni risultati, ma niente soddisfazioni economiche. Lo si fa per lo sport!”

– Per tornare alle accademie?

“Alla fine sono pochi i ragazzi che per un rimborso spese annuo mettono in discussione interamente la propria vita fino a 28 anni: perché sono anni importanti in cui molti preferiscono costruirsi una professione e un lavoro che li possa accompagnare per il resto della vita”.

– Che cosa ha chiesto a Innocenti e che Battistolli potrebbe portare avanti?

“Penso che grazie anche a Luigi Battistolli, una presidenza Innocenti potrebbe affrontare e risolvere seriamente il problema demografico che si fa sentire sempre di più”-

– Ci spieghi

“In tutte le categorie dagli U14 in su si gioca in 15 e quindi in squadra anche per allenarsi bene, servono dai 30 ai 35 giocatori.

Una delle idee da promuovere con la Federazione è proprio quella di consentire di realizzare squadre con “franchigia”.

– Cosa significa “franchigia” in questo caso sportivo?

“Significherebbe mettere in piedi degli accordi provinciali in cui le società sportive si mettono assieme per partecipare con una squadra con una rosa di giocatori completa ad un campionato.

E’ un’azione che serve per contenere gli abbandoni nel numero dei ragazzi oltre una determinata età. In poche parole per mantenere alto lo stimolo agonistico è necessario che le rose siano competitive: e mettere assieme le forze tra società a livello territoriale può essere una valida soluzione”.

– Ma cosa può fare la Federazione?

“La FIR dovrebbe facilitare gli accordi locali tra società: spingere alle aggregazioni, anche temporanee con un progetto preciso, per aumentare la qualità del gioco. Sono convinto che Innocenti recepirà questa proposta e sicuramente Luigi Battistolli glielo ricorderà”.

– Mi sembra che Rugby Vicenza stia già lavorando con altre realtà.

“Certo, noi ci siamo accordati conThiene, Valchiampo, Aries e Rav, e stiamo cercando di aprire ad altre realtà ancora.

Nel mini-rugby ad esempio abbiamo “assorbito” Torri di Quartesolo”.

– Un suo sogno?

“Uno dei miei sogni è la “Franchigia del Palladio”: se la Federazione ci offrisse normative che facilitano le aggregazioni, riusciremmo sicuramente a metterla in piedi. E potremmo diventare una delle prime realtà rugbystiche in Italia. Ripeto: serve per non perdere i ragazzi da U16 in su. E consiste in un sistema collaborativo per dare motivazioni ulteriori a tutti.

E poi applicando la circolarità del campo di gioco (un anno si gioca come sede a Vicenza, un anno a Bassano, uno a Schio … ecc) in modo da promuovere questa disciplina a livello di d’eccellenza su tutto il territorio provinciale.

E sono convinto che vedremo come aumenterà la qualità e la possibilità di giocare per tutti. Non sto inventando nulla: succede già in Gran Bretagna!”

 

QUI IL SITO UFFICIALE di RANGER RUGBY VICENZA

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