CALCIO – “Sala Paolo Rossi”: con la targa apposta questa mattina la Sala del Consiglio Federale è stata ufficialmente intitolata all’eroe del Mundial ‘82, un omaggio dovuto ad una delle leggende del calcio italiano, scomparso lo scorso dicembre all’età di 64 anni.
Un campione diventato il simbolo del trionfo azzurro al Bernabeu, quando l’Italia del calcio alzò al cielo la sua terza Coppa del Mondo facendo piangere di gioia un Paese intero. Un campione che da oggi darà il nome alla Sala in cui si assumono le decisioni più importanti per il futuro del nostro calcio, un movimento che Paolo Rossi ha contribuito a far crescere a suon di gol, trascinando la nazionale verso il trofeo più ambito.
Il suo sorriso contagioso illuminerà la Sala Paolo Rossi dove accanto a due gigantografie del fuoriclasse azzurro trovano da oggi posto le immagini degli storici successi della nazionale, dai quattro titoli Mondiali all’Europeo vinto nel ’68, fino all’oro olimpico conquistato nel 1936 dall’Italia guidata da Vittorio Pozzo. Prima della riunione del Consiglio Federale, la prima dopo la rielezione alla presidenza della FIGC dello scorso 22 febbraio, Gabriele Gravina e la vedova di Paolo, Federica Cappelletti, hanno inaugurato la nuova sala. Nel corso della cerimonia il presidente federale ha donato a Federica Cappelletti la maglia della Nazionale con il numero 20 e la scritta Paolo Rossi sulle spalle e una scultura raffigurante Pablito realizzata dall’artista Matteo Castagnini.
“Oggi – ha affermato Federica Cappelletti – è una giornata particolarmente emozionante, vedere l’inaugurazione di questa sala intitolata a Paolo mi tocca nel profondo del cuore. Ha amato la maglia azzurra sopra ogni cosa, mi diceva sempre di voler essere ricordato con le braccia alzate e la maglia della nazionale. Ringrazio il presidente Gravina per la sensibilità dimostrata e per aver riconosciuto a Paolo quello che ha dato al calcio italiano”.