ChievoVerona – Semper; Mogos (dal 75’ Bertagnoli), Rigione, Gigliotti, Renzetti; Ciciretti (dal 46’ Canotto), Palmiero, Obi (dal 75’ Giaccherini), Garritano; De Luca (dal 62’ Djordjevic), Margiotta (dal 46’ Di Gaudio). A disposizione: Seculin, Leverbe, Zuelli, Fabbro, Vaisanen, Pavlev, Cotali. All. Alfredo Aglietti.
L.R. Vicenza – Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti, Barlocco; Zonta (dal 84’ Agazzi), Pontisso, Rigoni (dal 60’ Cinelli); Vandeputte (dal 84’ Gori), Lanzafame (dal 60’ Longo), Giacomelli (dal 75’ Valentini). A disposizione: Perina, Zecchin, Beruatto, Fantoni, Pasini, Valentini, Dalmonte, Mancini. All. Domenico Di Carlo.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1
Marcatori: 9′ Lanzafame (LRV), 30’ Rigoni (LRV), 88’ Giaccherini su rig. (CV)
CALCIO SERIE B – Nella giornata dedicata alle donne il LR Vicenza scende in campo al Bentegodi per il derby con il Chievo. Di Carlo deve rinunciare a capocannoniere Meggiorini, il grande ex e a Nalini, entrambi bloccati da guai fisici, con Dalmonte che parte dalla panchina.
Dunque difesa con Bruscagin e Barlocco esterni e Cappelletti e Padella coppia centrale; centrocampo di sostanza con Zonta e Rigoni a cui si aggiunge la qualità di Pontisso e attacco inedito con il debutto dal primo minuto di Davide Lanzafame con Vandeputte al suo fianco e a supporto capitan Giacomelli nell’ormai consolidato ruolo di trequartista.
E c’è proprio un incontenibile “Jack” nei due gol che permettono ai berici di chiudere il primo tempo in vantaggio di due reti.
La prima, al 7’, porta la firma di Lanzafame con un colpo di testa su assist dalla sinistra di Giacomelli mentre la seconda, al 30’, é siglata da Luca Rigoni, l’altro grande ex, che si inserisce perfettamente da dietro battendo ancora Semper.
In precedenza lo stesso portiere di casa era stato miracoloso nel deviare la conclusione al volo di Lanzafame. Per Grandi, in apertura di gara, un intervento in tuffo a salvare sul tiro di Margiotta.
Nei primi 45’ si vede davvero un bel Vicenza che, come sottolineano i commentatori televisivi, sembra giocare a memoria, con perfetti automatismi e difesa attenta, quasi le posizioni in classifica fossero… invertite.
Cambia la musica nella ripresa con un Chievo arrembante che sfiora subito al gol con Palmiero che costringe Grandi a togliere l’insidiosa punizione dall’incrocio dei pali. I padroni di casa tengono in mano le redini del gioco premendo incessantemente verso l’area ospite.
Al 60’ doppio cambio per Di Carlo che sostituisce Rigoni e Lanzafame con Cinelli e Longo per dare maggiore freschezza atletica alla sua squadra.
Al 66’ il Vicenza avrebbe la possibilità di chiudere di fatto il match: Pontisso pesca solo in area Zonta, che però salta male e non riesce a trovare la porta.
Al 75’ Giacomelli é costretto a lasciare il campo in preda ai crampi dopo una partita ancora una volta giocata sempre sull’acceleratore: al suo posto Valentini a rafforzare la difesa.
Subito dopo brivido per Grandi con Canotto che colpisce in corsa sul cross di Di Gaudio: pallone sul fondo.
É un finale di sofferenza per i biancorossi, che hanno tanti giocatori che hanno speso molto. Fuori anche Zonta e Vandeputte per Agazzi e Gori.
In due minuti cambia la partita: all’86’ contropiede di Agazzi che, entrato in area, non vedendo Longo smarcato prova a sentire Gori, ma viene intercettato.
Sul capovolgimento di fronte calcio di rigore per un fallo su Di Gaudio al limite: dal dischetto Giaccherini non sbaglia ed é 1-2.
Cinque i minuti di recupero. Il Vicenza erge il fortino difensivo e prova a tenere palla. Arriva il triplice fischio dell’arbitro Doveri e può esplodere la festa biancorossa.
Dopo il successo contro la Cremonese, importantissimo in chiave salvezza, l’affermazione di oggi permette di allungare sulla zona calda e, forse, di aprire nuovi orizzonti per il finale di campionato.
Intanto sabato al Menti arriva l’Empoli, capolista del girone: dunque, un’altra grande per confermare i progressi messi in mostra nelle ultime settimane e per vedere se i biancorossi, come successo all’andata, sapranno dimostrare di tenere testa ai quotati avversari. Certo, fondamentale restare con i piedi ben saldi per terra, ma sognare non costa nulla e, soprattutto, può aiutare a realizzare le grandi imprese.