HOCKEY IN LINE FINALE SCUDETTO – I Diavoli si svegliano con la medaglia di Campioni d’Italia al collo e il tricolore nel cuore (e presto anche sulla maglia!) grazie alla vittoria in gara 5 per 3-2 contro Milano che ha chiuso una serie di finale play off degna di questo nome e di due grande squadre che hanno combattuto a viso aperto, con correttezza, determinazione e tanta voglia di vincere, facendo prevalere tante emozioni e momenti di grande hockey.
E, dopo la Coppa Italia di due anni fa, arriva in casa Mc Control Diavoli Vicenza anche il titolo di Campioni d’Italia, un titolo tanto atteso, per il quale atleti, allenatore, società, staff e soprattutto sponsor, hanno dato il massimo.
Gara 5 forse è stata meno spettacolare di altre, ma molto intensa e ha messo in evidenza le qualità dei biancorossi che, dopo la grande rimonta per arrivare a giocare la bella e decisiva sfida in casa, hanno saputo anche reagire allo svantaggio temporaneo e mantenere nervi saldi e grande concentrazione per tagliare il traguardo. Un bravo a tutti coloro che, con l’impegno in campo e fuori, hanno reso possibile questa grande e storica vittoria.
Nel primo tempo si parte subito a gran ritmo, cercando però di non scoprirsi troppo, con entrambe le formazioni che provano a testare la prontezza dei portieri, ancora protagonisti anche nella sfida decisiva, Michele Frigo per i vicentini e Mattia Mai per i milanesi. La prima conclusione è degli ospiti a cui risponde il golie biancorosso di gambale e poi, dopo un altro paio di tiri dei milanesi, i Diavoli ci provano con Pace, che non trova il tempo e la conclusione vincente e con mischia davanti porta risolta da Mai. I vicentini dopo poco più di sette minuti hanno un power play a favore, ma la prontezza di Mai e la bravura degli ospiti a chiudere bene non danno possibilità di approfittarne. Si riprende e capitan Roffo tira sul portiere milanese e dall’altra parte Belcastro in posizione pericolosa sbaglia il disco. Ancora qualche conclusione da entrambe le parti, ma il risultato non si sblocca e si va all’intervallo sullo 0-0.
Alla ripresa le squadre sono guardinghe, tuttaviua è Milano a sbloccare il risultato con capitan Banchero che, servito da Ferrari, riesce a trovare un varco e porta i suoi in vantaggio. Vicenza reagisce, la deviazione di MacDonald sotto porta viene controllata da Mai ed è ancora il golie milanese a risolvere una mischia davanti alla sua porta. Alla penalità fischiata a Milano, fuori Comencini, i Diavoli insistono e riescono a pareggiare grazie alla coppia statunitense: assist di MacDonald e rete di Sigmund. Si riparte dalla parità, ma la lotta continua: Milano scheggia il palo e Sigmund, con i vicentini in inferiorità, fuori Nicola Frigo, colpisce il legno e sulla successiva conclusione dei biancorossi è Mai a deviare in alto. I Diavoli, seppur in inferiorità, mantengono il disco e con bomber Delfino, letale quest’anno nel penalty killing, si portano in vantaggio 2-1. Gli ospiti reagiscono subito: Belcastro impegna Michele Frigo e poi Lettera porta i suoi sul 2-2 a poco meno di sette minuti dal termine. Si riparte di nuovo dalla parità con la consapevolezza che non si possono commettere passi falsi. Delfino ha una ghiotta occasione, ma manda di poco a lato e MacDonald va al tiro, ma alto. Milano si rende pericoloso, però riescono a fare buona guarda i padroni di casa fino al 36.20 quando una fiammata di Vicenza si conclude con il gol di Sigmund, su assist di Nicola Frigo, e un vantaggio pesante e da gestire con grandissima attenzione. I coach chiamano il time out, prima Luca Rigoni, e dopo un minuto, per interrompere l’assedio, Angelo Roffo. A poco più di due minuti dal termine doppia penalità: fuori Lettera per i Milanesi e Sigmund per i vicentini. Quattro contro quattro si lotta ed è un arrembaggio degli ospiti che, a un minuto e mezzo dal termine, tolgono anche Mai per tentare il tutto per tutto in superiorità. Grande Michele Frigo e tutti i vicentini a ribattere gli assalti fino al fischio della sirena che sancisce la vittoria dei Diavoli e scatena la gioia e la festa dei biancorossi.
Complimenti a tutti, avversari compresi, perché una serie finale così intensa, bella ed emozionante non sarebbe stata possibile se non grazie a dei grandi protagonisti.
“Negli ultimi due campionati disputati regolarmente abbiamo vinto una Coppa Italia e adesso lo scudetto – ha dichiarato a fine gara un felice Angelo Roffo, allenatore dei vicentini – La nostra squadra è ai vertici da tempo in maniera stabile e, quindi, c’è grande gioia per questa vittoria. Che sia stata sofferta è naturale in finale, specialmente perché avevamo di fronte una formazione che ha vinto 9 scudetti, dei quali 8 consecutivi, una compagine che ha perso la Coppa Campioni, ma dominando, quindi anche ai vertici europei. Sapevamo che sarebbe stata dura e, in più, noi abbiamo sbagliato le prime due partite o, meglio, la prima sbagliata, la seconda regalata. Non era pertanto facile gestire la situazione. Ci sono voluti carattere, voglia di vincere e tanta qualità, quindi c’è solo da essere entusiasti, anche perché quando si conquista uno scudetto non si dice più se è stata dura o meno, resta il successo. E noi abbiamo vinto”.
– Si dice che l’appetito vien mangiando e la stagione non è finita…
“Ora qualche giorno di riposo per potersi godere il momento e riposare un po’, poi abbiamo la Coppa Italia alla quale teniamo molto, visto che l’ultima l’abbiamo vinta noi e sarebbe bello e importante ripetere il successo. Dopo avremo la Coppa dei Campioni, che è il mio obiettivo più grande. Ho partecipato con Padova, siamo arrivati in finale e abbiamo perso 4-2, al termine di una gara particolare, e ci tengo ad andare con questa squadra con la convinzione che abbiamo le qualità per ottenere qualsiasi risultato. Questa sera devo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché, a parte qualche piccolo errore che ci sta in una partita come questa, hanno giocato bene, tutti hanno tenuto botta, abbiamo potuto dare dei cambi per rifiatare a Nathan e, alla fine, negli ultimi due minuti, abbiamo dovuto giocare prima 4 contro 4 e poi 4 contro 5 con Nathan fuori e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo dimostrato di essere una squadra da vertice e si rinnoverà la sfida con Milano, a volte perdendo e a volte vincendo. Spero, però, sempre più vincendo”.
– Obiettivo triplete con i Diavoli?
“Non mi paragono ad allenatori che hanno una pressione che io nemmeno mi immagino. Dalla mia ho una società che mi supporta, mi assiste, una grandissima società, che io considero la migliore in Italia. Abbiamo dimostrato dall’inizio di essere attenti, anche quest’anno facendo i tamponi prima ancora che fosse obbligatorio, abbiamo una presidente precisa, sempre presente, attenta, meticolosa; uno sponsor che dobbiamo ringraziare enormemente, per lo sforzo che fa per sostenerci e che è anche appassionato e tifoso, ci segue anche in trasferta e ha grande merito. E’ la società che costruisce la squadra mentre io devo gestirla e i giocatori devono dimostrare la loro qualità. Abbiamo fatto tutti il nostro dovere e l’abbiamo fatto bene. Quelli che collaborano con questa società lo fanno in modo importante, con capacità e, soprattutto, con una passione immensa. E’ un piacere essere qui. Ho allenato per la prima volta Vicenza a fine anni Novanta, agli esordi nell’in line e sono qui dopo tanti anni ad allenare Vicenza con il desiderio di continuare, di vincere e fare bene”.
Grande soddisfazione anche nelle parole della presidente, Daniela Repele: “Era un obiettivo che si aspettava da tantissimo tempo – ha aggiunto. – Ci arrivavano i complimenti da tutta Italia, anche da altre squadre per il nostro lavoro, ma stasera finalmente ce l’abbiamo fatta ed è un grande grande risultato. Quindi un grazie a tutti quanti”.
Mc Control Diavoli Vicenza – Milano Quanta 3-2 (0-0)
Mc Control Diavoli Vicenza: Alberti, Frigo, Wennerstrom, Delfino, Tabanelli, Dell’Uomo, Sigmund, Centofante, Ustignani, Trevisan, Roffo, Baldan, Frigo N., Macdonald, Pace, Piantoni. All. Angelo Roffo
Milano Quanta: Mai, Pignatti, Zagni, Barsanti, Ederle, Bellini, Battistella, Lettera, Rigoni F., Comencini, Ferrari, Belcastro, Banchero, Ronco, Spimpolo, Caletti. All. L. Rigoni
Arbitri: Lottaroli e Slaviero.
RETI. ST: 22.24 Banchero (M), 28.37 Sigmund (V) pp, 31.03 Delfino (V) pk, 33.14 Lettera (M), 36.20 Sigmund (VI)