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22 Novembre 2024
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A Terni il LR Vicenza battuto per 5-0 precipita in un… Profondo rosso

Ternana – LR Vicenza 5-0

Ternana –  Iannarilli; Ghiringhelli, Sorensen (dal 46’ Boben), Capuano, Martella; Palumbo, Proietti (dal 62’ Agazzi); Partipilo (dal 74’ Salzano), Falletti (dal 71’ Pettinari), Furlan (dal 62’ Capone); Donnarumma. A disposizione: Krapikas, Defendi, Celli, Kontek, Mazza, Paghera, Mazzocchi, Peralta. Allenatore Cristiano Lucarelli

LR Vicenza (3-4-1-2): Grandi; Brosco, Pasini, Cappelletti (dal 37’ Bruscagin), Di Pardo, Taugourdeau (dal 46’ Zonta), Ranocchia, Crecco; Proia (dal 46’ Giacomelli); Meggiorini (dal 75’ Longo), Dalmonte (dal 75’ Calderoni). A disposizione: Pizzignacco, Confente, Ierardi, Padella, Sandon, Pontisso, Mancini. Allenatore Cristian Brocchi

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo, assistenti Tegoni di Milano e Fontemurato di Roma 2, quarto uomo Cascone di Nocera Inferiore

Marcatori: 30’ Palumbo (T), 40’ e 66’ Partipilo (T), 55’ e 73’ Donnarumma (T)

NOTE: Ammoniti: Sorensen (T), Proia (LRV), Ranocchia (LRV), Crecco (LRV) Martella (T), Zonta (LRV), Brosco (LRV). Espulso: Giacomelli per proteste al 58’

 

CALCIO SERIE B – Cinque gol subiti, con una media di quasi tre reti a partita, ottava sconfitta in nove partite, un attacco che conferma di essere tra i più asfittici della cadetteria.

A Terni il LR Vicenza precipita in un… Profondo rosso che se non é da film degli orrori, come il celebre film di Dario Argento, lo é sicuramente degli… errori.

Troppi per poter tornare a casa con i punti sperati e, soprattutto, per impensierire un’avversaria sicuramente di valore e con delle ottime individualità.

E dire che i biancorossi, ancora una volta, erano partiti bene, sfiorando il gol al 23′ con Ranocchia a cui soltanto il palo diceva di no. Alla prima vera occasione erano invece i padroni di casa a passare in vantaggio, trovando i primi centri stagionali di Palumbo e Partipilo e una difesa in cui penetrare con una disinvoltura che doveva risuonare come un campanello d’allarme o, meglio, una sirena di quelle che in epoca bellica annunciava i… bombardamenti.

Che sono arrivati puntuali nella ripresa dopo che, nel finale del primo tempo, Crecco aveva avuto sui piedi la palla-gol per riaprire la partita, calciata con forse  con troppa potenza a lato.

Poi, dopo il 3-0 di Donnarumma, arriva di fatto la parola fine all’incontro. Inutili le reiterate proteste per il fallo, nell’avvio dell’azione, di Proietti su Brosco. Se il contatto c’è, il nostro giocatore sembra lasciarsi cadere come un birillo un po’ come successo con Cappelletti in occasione dell’1-0 in una difesa che non chiude né con gli esterni nè al centro in cui si salva forse il solo Bruscagin.

Certo, gli allenatori ripetono sempre che se si prendono reti é colpa del centrocampo che non filtra e degli attaccanti che non tornano a dare supporto ai compagni, sta di fatto che il reparto accusa problemi seri e, almeno ad osservarli da fuori, non di facile risoluzione.

Non che il resto sia di semplice riassestamento, capiamoci bene, con una squadra che ha perso una delle sue caratteristiche migliori: giocare in velocità sulle fasce per poi concretizzare l’azione in porta.

Un modulo “vecchio” che, però, vedi oggi la Ternana, é in grado con gli uomini giusti di poter fare sempre la differenza.

E, a proposito di uomini, Brocchi alla vigilia della sfida aveva elogiato il gruppo, dalle grandi qualità umane e professionali in allenamento. Che al momento, però, non trovano corrispondenza in partita.

Purtroppo il calcio non ha il tempo di aspettare e mercoledì sera al Menti arriva il Monza. Contro cui non ci sarà Stefano Giacomelli che, dopo l’espulsione rimediata per eccesso di proteste e qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro (un vizio antico!), non potrà provare a ripetere quel gol ai brianzoli che, nei ricordi dei tifosi, resta come una perla da cineteca.

Anche allora il Vicenza si presentava in campo  come Davide contro Golia e riuscì nell’impresa.

Perchè lo sport é fatto di imprese o, forse, semplicemente di sogni. Che però bisogna provare a realizzare: con forza, coraggio e, soprattutto, senza più errori.

 

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